Sharm el-Sheik: intossicazione per una famiglia italiana, morto il bimbo

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Di Redazione Metropolitan

Tragedia a Sharm el-Sheik: un’intera famiglia in gravi condizioni a seguito di un’intossicazione alimentare, per cui ha perso la vita il figlio di sei anni. Aperta l’inchiesta da parte della magistratura egiziana, nell’occhio del ciclone il Sultan Gardens, resort di lusso in cui la famiglia soggiornava. Poco chiara la vicenda che ha colpito la famiglia Mirabile, ricoverata d’urgenza all’ospedale internazionale di Sharm. Durata un’ora la rianimazione del piccolo Andrea, per cui non c’è stato niente da fare. Mobilitata la Farnesina, che ha previsto un volo di Stato per far rientrare la famiglia insieme all’équipe medica, ostacolata dalle procedure dell’ospedale. Cordoglio anche del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.

In gravi condizioni la famiglia Mirabile per un’intossicazione alimentare, aperta un’inchiesta in Egitto, previsto il ritorno con un volo di Stato

La piscina del resort di lusso Sultan Gardens, dove soggiornava la famiglia Mirabile

Una vacanza terminata nel peggior modo possibile: questa la sintesi di quanto accaduto al Sultan Gardens di Sharm el-Sheik, dove soggiornava la famiglia Mirabile. Ha perso la vita dopo una terribile intossicazione alimentare il piccolo Andrea, di sei anni, mentre il padre è attualmente ricoverato. Hanno pensato subito ad un colpo di calore i Mirabile, ma i sintomi come dissenteria e vomito hanno confermato l’ipotesi di intossicazione. Non ha potuto fare nulla la guardia medica, situata d’altronde a breve distanza dal resort. Sotto inchiesta la cucina del Resort, dove i palermitani, sottolineano i familiari, hanno sempre pranzato e cenato. Ricoverati all’ospedale internazionale della città egiziana in forte stato di disidratazione, il piccolo è deceduto dopo più di un’ora passata in rianimazione.

Immediata la mobilitazione della Farnesina, che sotto pressione del deputato palermitano Adriano Varrica, che ha affermato come “lo Stato deve garantire ogni forma di assistenza per il rientro in Italia.” Sotto forte stato di shock la madre del piccolo Andrea, Rosalia, attualmente al quarto mese di gravidanza. I familiari hanno tentato inutilmente di noleggiare un volo privato per il rientro a Palermo, ma i costi proibitivi e i quattro giorni d’attesa gliel’hanno impedito. Ostacolo ulteriore sembra essere l’ospedale, indisposto nel fornire i referti medici dei Mirabile; il medico di famiglia ha definito inoltre “lacunoso e contradditorio” il documento parziale fornito dall’équipe medica egiziana. Il fratello di Rosalia, madre di Andrea, ha dichiarato che il cognato Antonio è in condizioni critiche, cardiache, renali e polmonari. “Ci sembra di vivere un incubo. Chiediamo solo di riportare a casa Andrea.”

Alberto Alessi

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