Un duello rusticano senza esclusione di colpi che, fin dal principio, ha riempito pagine di giornali, conferenze stampa e trasmissioni televisive. Spalletti vs Icardi: una faida capace di occupare il vertice della main card del calcio nostrano.

Spalletti vs Icardi- guerra e pace

Ogni grande storia che si rispetti ha una sua genesi determinabile con precisione nel tempo. Quella denominata “Spalletti vs Icardi”, illumina il panorama della Serie A come un fulmine a ciel sereno il 13 febbraio scorso, attraverso un post della società nerazzurra che, in modo laconico, sancisce la fine dell’era da capitano di Maurito, affidando la fascia ad un altro senatore, Samir Handanovic.

Una notizia che produce un effetto simile a quello della bomba atomica. Fin da subito si generano tante reazioni, sia sui social che nelle trasmissioni televisive. Gli opinionisti ed ex calciatori si scatenano, imputando la colpa dell’accaduto alla moglie e procuratrice del calciatore, Wanda Nara. Emblematiche le parole di Cassano durante la trasmissione “Tiki Taka”, il quale, di fronte alla show girl, non si esime da addossarle le maggiori responsabilità:


Wanda con le sue dichiarazioni e i tweet social ha creato terra bruciata intorno a Icardi. È Wanda che ha creato questo disastro e lo ha messo in difficoltà. Parla troppo sui social: parla di Spalletti, poi della squadra. Si creano dei problemi” – Antonio Cassano

Sferrato il primo attacco, la guerra entra nel vivo. Icardi maschera l’esclusione imputando l’assenza ad un infortunio al ginocchio che, in realtà, si trascinava già da mesi. Spalletti, dal canto suo, cerca di isolare il problema, facendo quadrato intorno al resto della rosa ed affidando le chiavi dell’attacco al giovane gioiello Lautaro Martinez, bravo a non farsi trovare impreparato, timbrando il cartellino, tra l’altro, anche nell’ultimo derby della Madonnina.

Un finale che sembrerebbe già scritto, con l’esclusione del numero 9 fino a fine stagione e con la conseguente cessione in estate. E invece no. All’improvviso ecco alcuni segnali di disgelo. L’argentino, tramite il proprio profilo Instagram, giura amore all’ Inter. Wanda Nara afferma di aver chiarito con la società e le condizioni di Mauro sembrano migliorare con il ritorno tra la lista dei convocati, complice la sosta della nazionali, già fissata per lo scontro Champions con la Lazio. Maurito scalpita e l’infortunio rimediato da Lautaro con la nazionale sembra consegnargli su un piatto d’argento la maglia da titolare. Il cammino di redenzione è stato stato completato.

View this post on Instagram

? #MI9

A post shared by Μαυʀɸ Iϲαʀδι (@mauroicardi) on

Un lieto fine degno di un cartone della Walt Disney, se non fosse che il principe azzurro cade da cavallo lasciando sola la principessa. Il venerdì prima della gara, come riportato dalle maggiori testate nazionali, durante la riunione tecnica, Icardi e Spalletti entrano di nuovo in collisione. Il tecnico di Certaldo non accetta lo status di separato in casa dell’ex capitano (reo di non aver chiesto scusa ai suoi compagni), escludendolo dalla lista dei convocati. Concetto ribadito poi nella conferenza stampa post partita:


“Oggi lui doveva star fuori per come si è comportato, è giusto che giochino gli altri. Bisogna avere credibilità all’interno di un gruppo”Luciano Spalletti

Spalletti vs Icardi: quando il fine giustifica i mezzi

Spalletti vs Icardi: una faida infinita. Due schieramenti opposti che si riflettono anche nelle opinioni della tifoseria. Lasciando la parola al campo, i nerazzurri, nel primo periodo del 2019, non riescono a dare continuità ai risultati, rischiando di vedersi scippare dalle inseguitrici un terzo posto che appariva ormai come acquisito. Spalletti è cosciente del momento difficile e sa che il valore tecnico di Icardi non si discute. Così, alla vigilia del turno infrasettimanale, decide di mettere la parola fine sulla questione, affermando:


“Mauro è convocato. Quello di Marotta è stato un lavoro determinante, ha fatto in modo che le parti in causa arrivasse a un confronto reale e non virtuale. Questo confronto mette nelle condizioni Icardi di poter aiutare la squadra. Poi se la mediazione è stata chiesta per dettare delle condizioni allora diventa tutto più complicato. Dietro c’è la squadra, la tifoseria e l’allenatore: tutte queste componenti hanno cuore, occhi e orecchie. Secondo me c’è bisogno del sudore, di essere dentro la squadra. Per noi Icardi vale moltissimo, pure più di Messi e Ronaldo messi insieme. A patto che però sia dentro la squadra, che sudi”.


La trasferta con il Genoa è l’occasione giusta per tornare a vincere tranquillizzando l’ambiente. Icardi segna su rigore e fornisce un assist perfetto a Perisic, uno dei membri dello spogliatoio più diffidenti verso il reintegro in rosa dell’argentino.

Tutto apparentemente perfetto, se non fosse che la Curva Nord non ci sta. Prima non esulta al gol dell’argentino e poi, nei giorni seguenti, attraverso vari comunicati, dichiara chiuso il rapporto con Maurito, schierandosi apertamente contro la politica societaria.

Spalletti vs Icardi: il main event perfetto

Spalletti vs Icardi = The Undertaker vs Shawn Michaels a Wretelmania XXV. Un parallelo quasi perfetto, per storyline e stipulazione: in palio, da una parte, il futuro di Icardi (quasi un career match) e, dall’altra, la fine dell’appellativo di leader senza rivali di Spalletti (molto simile al The Streak a Wrestelmania di The Undertaker).

Spalletti vs Icardi
Uno scontro epico, durato ben più di trenta minuti- Photo credit- TJR Wrestling

Una similitudine che, anche per l’andamento dello stesso match durante lo Showcase of the Immortals, sembrerebbe calzare a pennello, se non fosse per l’epilogo. Spalletti, dopo la non convocazione con la Lazio, è sicuro di aver mandato al tappetto l’avversario, ma Maurito si rialza e, con una
Sweet Chin Music degna del miglior Shawn Michaels, ribalta l’andamento del match ottenendo il fatidico contro di tre.

Una serie di Sweet Chin Music di Shawn Michaels ai danni di The Undertaker

Spalletti vs Icardi: la situazione con Totti come sintomo di una difficile convivenza tra il tecnico di Certaldo e gli uomini simbolo

Basta volgere lo sguardo indietro di qualche anno per accorgersi che lo scontro Spalletti vs Icardi, ha molto caratteristiche in comune con quello tra il tecnico toscano e l’ex numero dieci della Roma, Francesco Totti. Una battaglia lunga un anno, tra dichiarazioni al veleno e stoccate molto pesanti (alcune esulanti anche l’aspetto tecnico) che hanno visto trionfare Spalletti, capace di condurre i giallorossi ad un piazzamento Champions, lasciando ai margini un campione del mondo, relegandolo ad un’ultima stagione agonistica più che da calciatore da spettatore.

Una convivenza difficile dove Spalletti, invocando il bene della Roma, ha cercato di trascinare la piazza dalla sua parte, non riuscendo però nel suo intento. La sponda giallorossa del Tevere è alimentata da una passione sregolata e non basta certo il presunto fattore vecchiaia per porre in secondo piano un calciatore che in ventitré anni di carriera ha vestito una sol maglia, quella della squadra del cuore. L’ambiente romano, a differenza di quello milanese, si è schierato apertamente dalla parte del suo capitano, rendendo la situazione insostenibile per Spalletti, costretto ad abbandonare la capitale al termine della stagione. Sul campo ha vinto il tecnico, ma nel cuore dei tifosi non c’è stata quasi mai partita, con una giornata, quella dell’addio di Totti, che resterà per sempre tra momenti più emozionanti per i tifosi romanisti.

Spalletti vs Icardi
28 maggio 2017: Totti chiude la sua carriera da calciatore di fronte a quasi settanta mila spettatori- Photo credit- inliberta.it

SEGUICI SU:

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/metropolitanmagazineit/

CANALE TELEGRAM: https://t.me./MMI

PAGINA TWITTER: https://twitter.com/MMagazineItalia