La software house Team Ninja, che ha già ideato i primi due capitoli della saga, sta lavorando su uno spin-off action che porta il nome di Stranger of Paradise Final Fantasy Origin. Il produttore Jin Fujiwara spiega i motivi che hanno spinto il team a optare per una storia diversa dal solito, ma strettamente collegata a Final Fantasy 1.

Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin sarà disponibile dal 18 marzo 2022.

Il gioco, che uscirà su Playstation 4 e 5 il 18 marzo 2022, vira verso una direzione nuova, focalizzandosi principalmente sul personaggio di Jack e la sua evoluzione fino a diventare Garland, l’antagonista del primo episodio della saga, Final Fantasy 1.

Quali sono le cause che lo hanno spinto a passare al lato oscuro? Fujiwara racconta che nel primo episodio l’arco di trasformazione del personaggio viene scarsamente approfondito, ma al team sembrava una grande idea riprendere il personaggio e la sua storia per adattarla al concept base di questo nuovo capitolo della saga.

Il fulcro della storia quindi sarà il racconto di Jack che diventa Garland, la storia di una caduta. Nobumichi Kumabe, il director del gioco, dice: “Dal momento che il percorso di Jack per diventare Garland è necessario come fondamento alla storia, abbiamo deciso di prendere il suo impulso distruttivo – che non c’è in altri protagonisti di Final Fantasy – come un concetto centrale e lo abbiamo tradotto in vari elementi d’azione.”

Il gameplay, insomma, sembra andare di pari passo con lo story concept.

“Credo che un buon antagonista dovrebbe avere una chiara ragione per cui è diventato un cattivo in primo luogo, quindi ho sentito che approfondire quell’aspetto di Garland sarebbe stato interessante.”

Così dichiara Fujiwara, il che ci fa intendere che l’attenzione al lato biografico del personaggio è stata tanta. Il suo arco di trasformazione funziona come base sia per la trama che per l’estetica del gioco. Noteremo, infatti, che l’ombra maligna che assale Jack si mescolerà allo stile classico di Final Fantasy, creando un contrasto visivo dello scontro tra il bene e il male che alla fine prevale, per lo meno questa volta.

I fan sono divisi: nell’hype generale ci sono anche voci stanche che non sembrano essere entusiaste né tantomeno colpite dall’idea di un capitolo ambientato in un universo parallelo. Che dire, ci vediamo a marzo.

Serena Baiocco