Una storia d’amore che non è terminata, per buona pace di tutti i protagonisti chiamati in causa, nel migliore dei modi con gli interpreti che si sono stretti la mano, salutati freddamente e che dalla prossima stagione saranno nemici giurati all’interno del campionato dedicato alle derivate. Axel Bassani voleva compiere, finalmente, il salto di qualità, ma Ducati non gli ha mai regalato la concreta possibilità di poterlo fare andando a scegliere Nicolò Bulega al fianco di Alvaro Bautista nel team ufficiale che l’annata scorsa ha vinto tutto. Uno smacco, o meglio una decisione, che il veneto non ha mai accettato a cuor leggero e che ha accelerato, sicuramente, l’addio. Oggi, però, l’azzurro può certamente ritenersi soddisfatto: dopo la grande delusione, il suo indiscutibile talento è approdato in Kawasaki dove avrà a disposizione una moto sempre aggiornata che negli anni precedenti era appartenuta a Jonathan Rea, leggenda della Superbike. È già partito il piano vendetta?

Axel Bassani in Kawasaki per sgambettare la “sua” Ducati: ci riuscirà?

Sono molto felice di prendere parte al mio primo lancio con un team ufficiale – queste le dichiarazioni più recenti di Axel Bassani, passato in questo mercato piloti tra le fila della Kawasaki andando a sostituire una leggenda vivente come Jonathan Rea . Sarà un momento speciale per me, per la mia famiglia e per tutti i ragazzi che mi hanno aiutato ogni giorno in questo lavoro. Penso che la presentazione sarà l’inizio di una bella storia. Sto lavorando quotidianamente per questa nuova avventura e non vedo l’ora di lottare in pista“.

Vendetta, forse, è una parola troppo grossa. Chiamiamolo, forse più correttamente, senso di rivalsa verso una squadra che non ha creduto fino in fondo in lui. La voglia di emergere, anche su quel Borgo Panigale che ospita i campioni, certamente c’è, ma Kawasaki potrà garantire all’italiano di essere immediatamente competitivo all’interno del Mondiale 2024 di SBK? Presto, ancora, per dirlo, ma nelle gerarchie di pista la moto verde non partirà certamente per competere per i titoli. Ducati, Yamaha e BMW sembrano avere qualcosa in più allo stato attuale, ma i nipponici potrebbero rivestire senza troppi problemi il ruolo di schegge impazzite di questa annata. La voglia è tanta.

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