The Last of Us Part II: quale sarà il futuro del titolo più atteso di PS4?

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Di Redazione Metropolitan

E’ abbastanza curioso come una pandemia reale come quella del COVID-19 possa far tardare uno dei videogiochi più attesi di questa attuale generazione di console che tratta, appunto, un mondo attaccato da una più grande e temibile pandemia. The Last of Us Part II è stato tristemente rinviato per l’ennesima volta – ne parliamo qui – a data da destinarsi.

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L’ultima fatica di Naughty Dog, annunciata quattro anni fa, è ben lontana dalla sua uscita nei negozi. The Last of Us Part II non solo è stato rimandato, ma è anche sparito dallo store digitale di Playstation. Stessa sorte anche per un altro atteso titolo esclusivo per PS VR: Iron Man VR. Non vorrei dire che quest’ultimo non fosse atteso tanto quanto l’avventura di Ellie e Joel, ma c’è da dire che è davvero strano come un videogioco in sviluppo da quattro anni sia stato ancora posticipato – Sony parla di ritardi dal punto di vista logistico – e non c’è neanche la possibilità di provare una demo.

Neil Druckmann, riguardo questa possibilità, risponde che una demo significherebbe altro lavoro che i dipendenti di Naughty Dog non possono attuare adesso, proprio per via del lavoro in remoto da casa. Ha, inoltre, aggiunto che non può essere presentata ai consumatori la demo che doveva essere destinata alla stampa durante il PAX East 2020 poiché il gioco è cambiato molto da allora.

Questo ci permette di pensare che dalla convention di Boston di fine Febbraio ad oggi sono comunque state apportate molte migliorie a livello tecnico e il gioco sembra comunque lontano dall’essere completato.

Questo ha permesso molti fan di dubitare lo stato di lavori di Naughty Dog, ancora “in alto mare” e che sarebbe più saggio, secondo alcuni fan, di spostare l’uscita di The Last of Us Part II a Dicembre 2020, in concomitanza con l’uscita di PS5. Questo significherebbe che The Last of Us Part II potrebbe uscire in cross-platform, per entrambe le console Sony.

Un atto davvero rivoluzionario, in quanto The Last of Us Part II sarebbe davvero un’ottima killer app per la nuova console e che, se ben gestita, può usare a suo vantaggio le features del nuovo controller Dualsense, mostrato in anteprima ieri sera.

fonte: web

Ma quanto sarebbe giusta una mossa del genere? Molti sarebbero curiosi di provarlo sulla nuova console a patto che ci siano cambiamenti significativi a livello visivo ed esperienziale in generale grazie alle nuove features della console (Audio 3D, Ray-Tracing e così via), ma altri ancora potrebbero continuare a scegliere di giocare ad una delle ultime esclusive Sony per PS4, essendo ancora lontana da essere mandata “in pensione”.

La mancanza di una possibile finestra di lancio per il titolo Tripla-A di Naughty Dog è quello che ha destato più stupore nei fan. Con Ghost of Tsushima atteso per l’estate, che sembra – ancora oggi – esente dal posticipo, non è verosimile l’uscita a Giugno proprio per non accavallarsi con l’altra esclusiva di spessore dei ragazzi di Sucker Punch. E’ più logico pensare ad una probabile uscita per il mese di Settembre, una finestra di lancio molto prolifica per i videogiochi, come dimostrato da tanti titoli di successo usciti in quel periodo. Tuttavia, malgrado la natura videoludica completamente diversa, The Last of Us Part II sarà in diretta competizione con un altro titolo atteso da anni, Cyberpunk 2077 dei polacchi CD Projekt Red.

Non è Settembre troppo vicino a Natale 2020? La storia insegna: Grand Theft Auto V di Rockstar fu lanciato a Settembre 2013, qualche mese prima del lancio della nuova generazione di console e, malgrado questa vicinanza, le vendite sono state tutt’altro che carenti. Sicuramente, ci sarà da aspettarsi una versione “definitiva” di The Last of Us Part II per PS5 più avanti nel tempo, con DLC e altre features esclusive.

The Last of Us Part II quindi è un gioco che ha ancora bisogno di correzioni, soprattutto considerando la grandezza del titolo (vi ricordo che occuperà due bluray) e del grande lavoro svolto dal team. Questo comporterà continue revisioni e la pressione di Naughty Dog sarà sicuramente alta tanto quante sono alte le aspettative da parte della stampa e del pubblico. Non dimentichiamo, inoltre, che per via del COVID-19 e la chiusura di tantissime attività, sarà difficile – se non impossibile – per Sony provvedere alla creazione di copie fisiche e la successiva distribuzione sul mercato mondiale. Vi ricordo che gli store fisici e le grandi catene sono attualmente chiuse e Amazon ha ridotto la disponibilità di beni che non sono di prima necessità. Sì, ma il digitale? Si chiedono il molti.

Il mercato digitale, seppur fiorente adesso, comporta “solo” il 61% dei ricavi per Sony. E la restante parte è ancora legata al retail, dovuto anche al fatto delle partnership di Sony, Microsoft e Nintendo con store come Gamestop e compagnia cantante. Come non dimenticare, tra l’altro, il fiorente collezionismo di edizioni limitate ed esclusive; non dimentichiamoci che le edizioni da collezione di The Last of Us Part II si sono esaurite in poche ore.

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Neil Druckmann ha chiaramente spiegato di dare la stessa opportunità a tutti i consumatori e bilanciare per tutti l’esperienza di gioco. Questo anche per non evitare spoiler da parte di utenti, soprattutto dopo una campagna promozionale, come quella di Naughty Dog, molto risicata dal punto di vista contenutistico proprio per preservare la sorpresa e la natura stessa del titolo, molto story-driven e ricco di novità.

Insomma, davvero tanti problemi per Joel ed Ellie e ancora ci è ignoto il futuro delle prossime esclusive Sony, come Ghost of Tsushima. Ovviamente tutte le possibili finestre di lancio che abbiamo evidenziato poc’anzi sono frutto di riflessioni e non hanno alcuna validità effettiva. Non ci resta che attendere nuove notizie ufficiali!

Cosa pensate del rinvio di The Last of Us Part II e Iron Man VR? Scrivetecelo nei commenti!

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