Il nuovo libro di Nicola Brunialti, Vacanze Bestiali, edito Lapis Edizioni e con le bellissime illustrazioni di Giulia Dragone è un invito alla riscoperta di quei contesti di un tempo che, oggi, imbevuti di tecnologia e ritmi frenetici spesso si è soliti non ricordare più. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, con un linguaggio ironico, scorrevole e semplice, l’autore descrive la bellezza della campagna inducendo i piccoli lettori a riflettere sulla tutela dell’ambiente; tema, oggi più che mai, attuale.
Vacanze Bestiali, Nicola Brunialti: le avventure di una favola moderna
Protagonista del libro Vacanze Bestiali di Nicola Brunialti è Tommaso Palazzi; un bambino dai capelli color pannocchia, amante del calcio e delle comodità della città. Il suo mondo, fatto di allenamenti per entrare nella squadra della città, cambia radicalmente quando, all’improvviso, muore lo zio Nino. Lo zio Nino non si era mai sposato: il suo più grande amore erano la fattoria e gli animali.
Ma un giorno, il postino lo trova a terra come ”un’enorme melanzana di ottantasei anni”; a questo punto, l’unica erede dello zio resta la mamma del piccolo Tommy. Dopo la notizia, tutta la famiglia parte per la fattoria di Colle Sole per cercare di vendere la proprietà; per Tommy, questa vacanza, si prospetterà una vera e propria tortura: almeno fino a quando non accadrà qualcosa di magico e inatteso.
Mentre Tommy si allena il pallone si impiglia sul ramo; fa di tutto per riprenderlo ma, improvvisamente, il ramo che lo sorregge si spezza, e lui cade battendo con la testa. Dopo il tonfo sordo sente solo un vociare attorno a lui. Da questo momento della lettura, l’autore di Vacanze Bestiali introduce quello che sarà l’aspetto magico di tutta la storia: la caduta fa acquisire a Tommy il potere di riuscire a capire ciò che dicono tutti gli animali della fattoria.
Un magico potere per Tommy
La bellezza del libro di Nicola Brunialti, Vacanze Bestiali, risiede principalmente nella costruzione psicologica che l’autore dona a ogni personaggio del testo, dagli uomini agli animali, rendendoli unici e riconoscibili. Brunialti dedica un capitolo per spiegare i nomi, le caratteristiche e i caratteri peculiari di ogni animale presente nella fattoria: dal linguaggio alla loro storia. Ogni animale ha una storia personale fatta di maltrattamenti che vede nello zio Nino l’unico eroe e simbolo di salvezza; per questo, dapprima, gli animali sono restii nei confronti della famiglia di Tommy tanto da escogitare, addirittura, alcuni metodi non proprio docili per far tacere il bambino, considerando che ora può anche capire i loro discorsi.
C’è la mucca Rosa, Attila la capra, il gatto randagio Cesare, l’asino Oreste, Pepo il pavone, i cani Osvaldo e Nanika, le oche da guardia Ernesto e Teresina e le esilaranti scambi di battute fra il gallo Casanova e la gallina Marisa. E poi, Susy: la gallina con il record di uova deposte. Dopo uno scambio interazionale non proprio amichevole, gli animali della fattoria votano per lasciar libero Tommy Palazzi, con la promessa di tenerlo sempre d’occhio, qualora ci fosse bisogno.
Intanto, i genitori Anita e Michele cercano modi per vendere la fattoria valutando le proposte del Signor Grifagno: proprietario di un’immensa distesa di rigogliosi terreni di granturco che rileva le proprietà dei cittadini che non riescono più a mantenerle. Per Tommy il Signor Grifagno è un santo, nonché l’unico barlume di speranza per poter finalmente tornare in città. Ma, nel corso della lettura di Vacanze Bestiali, si scoprirà che l’apparente bontà di Grifagno nasconde un terribile segreto.
Giulia La Peste, il Signor Grifagno e la riscoperta della bellezza della natura
Un altro personaggio che aiuterà Tommy nella sua avventura in campagna sarà la vicina di casa Giulia La Peste: una ragazzina poco alla moda, a cui non interessa la città e che ama profondamente Colle Sole. Tuttavia, la sua famiglia è costretta a lasciare la piccola cittadina per trasferirsi in città; i raccolti non sono più fiorenti, come già accade ad altre famiglie, eccetto che per i terreni del Signor Grifagno che, lussureggianti, sono gli unici a produrre enormi pannocchie dorate e, come se non bastasse, il temibile proprietario terriero è l’unico a vincere, un’estate dopo l’altra, il prestigioso concorso ”Mister Mais” che si svolge a fine agosto e che premia la pannocchia più grande e bella di Colle Sole.
Giulia e Tommy, dopo l’avventura al mulino, le corse a far scorpacciate di frutta succosa e i giochi in campagna, saranno protagonisti di una sfida ben più seria; i due ragazzini scopriranno che è proprio il Signor Grifagno, insieme all’aiutante Igor, ad avvelenare il fiume e a far sì che i raccolti degli altri abitanti di Colle Sole periscano.
La faccenda si fa ben più importante quando, la volpe Luisa, resta quasi avvelenata dopo aver bevuto dal torrente, che un tempo era limpido, e quando i genitori di Tommy decidono di vendere la fattoria proprio al Signor Grifagno. Tommy, dapprima sostenitore della vita cittadina, non può lasciare i suoi amici animali in balìa della cattiveria di quell’ ”ammasso di mocciolo”.Così, insieme a Giulia, escogita un piano: recarsi nei terreni del perfido Signor Grifagno durante il giorno del concorso, sicuri di non trovare nessuno. I due ragazzini fanno una scoperta incredibile: il perfido Grifagno utilizza pesticidi, veleni, e OGM per far sì che le piante crescano a dismisura.
Vacanze Bestiali, Nicola Brunialti e la tutela dell’ambiente spiegata ai bambini
Mentre sono pronti a portare le prove in pubblica piazza, un contrattempo di nome Igor, arresterà il loro piano: il terribile aiutante di Grifagno vuole far fuori Tommy e Giulia. Saranno gli animali della fattoria a salvarli. I ragazzini finalmente sbugiardano il Signor Grifagno a cui vengono revocati tutti i premi. Intanto, Nicola Brunialti, riserva altre sorprese nel corso della lettura: grazie ad alcune tele dipinte da Attila, i genitori di Tommy ormai divenuti ricchi, aiuteranno gli altri proprietari a riacquistare i loro terreni. Ma c’è di più: la bellissima sorpresa sta tutta nella conclusione della storia perché i finali sono addirittura due.
Il libro di Nicola Brunialti possiede un rimando molto simile alle favole di Esopo, Fedro e Jean La Fontaine. La favola, nella sua accezione classica, ha per protagonisti animali e, alla fine, contiene una morale o un insegnamento. L’insegnamento di Vacanze Bestiali risiede nella riscoperta della vita di campagna, quella rustica e semplice, fatta di lentezza, quiete e genuinità; quasi una dimensione oggi perduta, relegata ingiustamente a tempi antichi e ormai sorpassati. Tuttavia, un altro insegnamento notevole è l’importanza della tutela dell’ambiente: Brunialti, attraverso questa favola moderna, sembra voler dire ai suoi piccoli lettori: ”Attenzione, la Terra non è nostra ma è l’unico posto che abbiamo”.
Stella Grillo
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