Walter Benjamin, l’intellettuale eclettico

Foto dell'autore

Di Giusy Celeste

Il 15 Luglio 1892 nacque Walter Benjamin, un filosofo, scrittore, traduttore e critico letterario tedesco. Il suo contributo è riconosciuto nei campi della: sociologia, epistemologia, estetica, misticismo ebraico e materialismo storico. Molti intellettuali sono stati influenzati dalle sue opere, come il drammaturgo Bertolt Brecht. Morì suicida per evitare di cadere nelle mani dei nazisti.

Walter Benjamin, l’intellettuale eclettico: biografia e opere

“La tecnologia non è la conoscenza profonda della natura ma la relazione fra la natura e l’uomo”.

W. Benjamin

Benjamin nacque in una famiglia ebraica: suo padre, Emil, era un ricco antiquario, e sua madre, Paula Schönflies, veniva da una famiglia di commercianti. Nel 1902 frequentò a Berlino il Friedrich-Wilhelm Gymnasium. Dopo essersi diplomato nel 1907 (dopo aver interrotto per problemi di salute), si iscrisse alla facoltà di filosofia dell’Università di Berlino. Si laureò con la lode nel 1919 con la tesi su “Il concetto di critica nel primo romanticismo tedesco”. In precedenza, nel 1917, aveva sposato Dora Kellner, la quale aveva divorziato proprio per “merito” suo dal marito Max Pollak. L’anno successivo da questa relazione nacque Stefan, il suo unico figlio.

Gli anni compresi tra il 1920 e il 1927 furono di grande produzione. Si ricordano: “Per la critica della violenza”, “Il compito del traduttore”, Saggio su “Le affinità elettive” di Goethe e “Il dramma barocco tedesco”. Nel 1924, oltre ad aver conosciuto la regista lettone Asja Lacis (con la quale iniziò un rapporto intellettuale e sentimentale, fondamentale per la sua svolta al marxismo), fallì l’abilitazione presso l’Università di Francoforte che gli avrebbe permesso di entrare a far parte del mondo accademico.

Negli anni Trenta strinse amicizia con Brecht e si immerse nella stesura di saggi letterari ricchi di riflessioni filosofiche. Si stabilì a Parigi dove nel settembre del 1939 venne mandato in un campo di lavori forzati perché tedesco. Nel giugno del 1940 Benjamin fuggì a sud sperando di giungere in Spagna ed imbarcarsi per gli Stati Uniti. A settembre giunse a Portbou, in Catalogna, ma gli fu ritirato il visto. Preso dal panico di essere catturato si suicidò con una overdose di morfina. Con lui aveva la sua celebre valigia nera contenente il suo tesoro, i suoi manoscritti. Nulla tuttavia è più prezioso della vita stessa.

Giusy Celeste