Zygmunt Bauman: l’analista della società moderna

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Di Redazione Metropolitan

Zygmunt Bauman nacque a Poznan in Polonia, nel 1925 da una famiglia di origini ebree. E’ stato uno dei sociologi più apprezzati e affermati dell’era contemporanea. A seguito dell’invasione nazista in Polonia, si rifugiò nella zona di occupazione sovietica. Nel 1939, si mise a servizio di un’unità militare sovietica, per la precisione il KBW, un’unità sorta con lo scopo di combattere l’anticomunismo.

Dopo la guerra, studiò sociologia all’università di Varsavia. Nello stesso periodo collaborò con diverse riviste specializzate, tra cui “Sociologia na co dzien” (sociologia di tutti i giorni), che raggiungeva un’ampia parte di pubblico. La posizione di Bauman già all’epoca non lasciava possibilità d’appello, schierato fortemente com’era, contro i nazisti e i negazionisti della Shoah. Finita la guerra, tornò in Polonia dove riprese gli studi di sociologia laureandosi all’Università di Varsavia.

Immagine di Zygmunt Bauman   photo credit: larepubblica.it
Immagine di Zygmunt Bauman photo credit: larepubblica.it

Antiglobalizzazione e “Società liquida” secondo Zygmunt Bauman

Costretto nuovamente ad emigrare in seguito al riaccendersi del sentimento antisemita da parte del governo polacco, nel 1968 si rifugiò in Israele, dove insegnò all’Università di Tel Aviv. Più tardi si trasferì in Gran Bretagna. Qui dal 1971 al 1990, fu professore di sociologia all’Università di Leeds. Proprio in questo periodo il filosofo polacco esercitò una notevole influenza sul movimento Anti-Globalizzazione.

Padre del concetto di “Società liquidaBauman così definì l’aspetto della nostra condizione contemporanea. La “Società liquida” si riconosce nell’incapacità delle strutture, delle istituzioni, comprensivo anche delle scelte e delle azioni individuali, nella staticità, nel non cambiamento, in una forma che tende a restare immutata o di poco alterata. Come i liquidi infatti che si modellano ma non mutano di sostanza. Nella teoria del sociologo e filosofo polacco, questa tendenza interessa tutti gli aspetti della vita umana.

Immagine libro di Zygmunt Bauman    photo credit: amazon.it
Immagine libro di Zygmunt Bauman photo credit: amazon.it

I saggi baumaniani

Critico per eccellenza del concetto di “globalizzazione Bauman si cimentò nel complesso lavoro che lo portò nel 1998 a pubblicare un saggio intitolato “Dentro la globalizzazione“. La tesi di Bauman è che essa genera sostanzialmente delle differenze, ed esaspera quelle già esistenti. Nel saggio illustra quindi anche le conseguenze della globalizzazione sulla vita delle persone nel quotidiano. Si tratta di uno studio sullo “spazio”, dimensione che tende a diminuire nel tempo in cui la globalizzazione si attua.

Inoltre evidenzia i due differenti percorsi vissuti per un verso “dall’élite”, vertice della globalizzazione, e dall’altro “dalle masse”, la base. I successivi lavori di Bauman sono per la maggior parte incentrati sui temi della stratificazione sociale e sulla “Modernità liquida” titolo del saggio pubblicato nel 2000. Con questo concetto Bauman descrive la società attuale priva di direzioni e di progetti. Zygmunt Bauman è morto il 9 gennaio 2017 a Leeds, in Inghilterra, all’età di 91 anni.

di Loretta Meloni

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