Il consiglio dei ministri ha approvato la bozza della delega fiscale per la riforma sul catasto, ma i ministri della Lega hanno disertato l’incontro. E’ scontro tra Salvini e Draghi.

Il cdm ha approvato la bozza della delega fiscale per la riforma sul catasto. La lega ha disertato l’incontro

Il governo dopo mesi di preparazione ha approvato la bozza della delega fiscale che porterà a un sistema “più efficiente e meno distorsivo”.

Si tratta, ha spiegato Daniele Franco in conferenza stampa accanto al premier Mario Draghi, di “ridisegnare un sistema vecchio di 50 anni, partendo dal lavoro già svolto dalle Camere con le quali bisognerà continuare una collaborazione essenziale”.

I dieci articoli della delega intervengono ad ampio raggio sull’attuale sistema, compresa la riforma della riscossione con la fusione delle due agenzie e la semplificazioni delle addizionali che diventeranno sovraimposte.

S’ipotizza che la riforma preveda la revisione delle aliquote Irpef, con attenzione al ceto medio, l’abolizione dell’Irap ed un intervento sulle aliquote Iva.

Nella delega è inserito anche il trasloco dell’agenzia della riscossione, nata dal superamento di Equitalia, all’interno dell’Agenzia delle Entrate. C’è anche la riforma del Catasto con la revisione degli estimi catastali, mentre è stata rimandata la revisione della tassazione.

Il Ddl nasce però tra le polemiche e gli scontri nella maggioranza. La Lega ha abbandonato la cabina di regia voluta dal premier Draghi e ha disertato l’incontro.

Scontro tra Draghi e Salvini

Tensione alle stelle nel governo guidato da Mario Draghi, con Matteo Salvini che chiede “chiarezza” all’esecutivo su una legge che “non conteneva quanto previsto dall’accordo” e rassicurazioni sulle tasse che, dice, “non è il momento di aumentare”. Ecco le loro parole:

Durante la conferenza stampa il premier Draghi ha detto riguardo all’assenza dei ministri leghisti: ” Ce lo spiegherà l’onorevole Salvini, gli scambi avvenuti nei giorni passati in cabina di regia, in varie conversazioni, avevano dato informazioni sufficienti per valutare il contenuto della legge delega che è molto generale. Non si prendono impegni che diventa difficile mantenere o si fanno promesse. E’ una scatola che s’ispira a certi principi che ritengo ampiamente condivisi dalla Lega“.

“Non necessariamente questo pone un problema serio per l’azione dell’esecutivo. Tuttavia, per capire quali siano le sue implicazioni bisognerà aspettare cosa dice la Lega a riguardo”. Intanto il premier tira dritto, ha subito messo in chiaro che si tratta di una legge delega e dunque andrà riempita di contenuti mentre il confronto andrà avanti.

Salvini ha invece ribattuto: “Non abbiamo firmato la legge delega fiscale, perché non conteneva quanto previsto dall’accordo. Il governo aveva la fiducia per non aumentare le tasse, qua, invece, c’è un’ipotesi di aumento, non c’è una crisi di governo, ma un governo che deve chiarire che non è il momento di aumentare le tasse.

Continua, “Il consenso della Lega non c’è, se mi dai un documento mezz’ora prima del Cdm, per analizzare il futuro degli italiani. Io mi fido di Draghi, ma se tra un anno c’è qualcuno che tassa pure l’aria non va bene dare ora una delega in bianco. Qui ci sono di mezzo il lavoro, la casa e i risparmi degli italiani”.