And Just Like That torna a far parlare di se, ora sotto il mirino c’è il politicamente corretto.
Così il detto di Oscar Wilde “nel bene o nel male, purché se ne parli” torna di moda e sembra accompagnare perfettamente il revival And Just Like That, il sequel del famosissimo Sex And The City. Continua, infatti, la storia infinita delle polemiche sulla miniserie, in Italia disponibile su NOW. l’acceso dibattito sulla serie ha già coinvolto diverse personalità e trattato diverse questioni.
Ecco gli ultimi rumors sulla revival And Just Like That
Teoricamente si tratterebbe di una miniserie, quindi da una sola stagione. Ma ovviamente data la buona riuscita del progetto ci si chiede se ci sarà una seconda stagione. Da quanto trapelato da alcune fonti semmai ci fosse bisogno di convincere qualcuno ad investire di nuovo sul progetto non ci sarebbero problemi nel continuare. Solo due ostacoli ci sarebbero. Casey Bloyd, Chief Content Officer di HBO, ha infatti rivelato he le sorti della serie sono in mano a solo due persone: Sarah Jessica Parker (Carrie) e il produttore esecutivo Michael Patrick King.
Alle accuse di aver “tirato troppo in ballo il politicamente corretto” rispondono tutte le protagoniste
Appena arriva una critica, il cast non perde tempo e risponde immediatamente. Quando la giornalista Meghan McCain ha scritto sul Daily Mail online lo scorso dicembre che, a suo parere, la serie è troppo politicamente corretta e woke. Stavolta a prendere per prima la parola è stata Cynthia Nixon, interprete di Miranda(che vedremo su Sky nel racconto in costume The Gilded Age) : “Non sono d’accordo” ha ribadito, perché si trattava di «allontanare i personaggi dalla loro zona di comfort”. E ha aggiunto: “Il pubblico conosce la serie benissimo e si crogiola nella nostalgia. Ma stavolta la serie ha saputo spingersi oltre. E credo che questo sia incredibile averlo fatto, aver intrapreso tantissime direzioni diverse e infranto barriere e scosso gli animi. E soprattutto scuotere le protagoniste. Non vogliamo vedere rilassate”.
Le fa eco Sarah Jessica Parker, che ha confessato di aver visto solo due dei nuovi episodi. Risponde pungente “Forse è troppo per te. Per le protagoniste che vivono a New York non lo è“. Si riferisce probabilmente alla frase in cui la critica parlava del nuovo impiego di Carrie: “Ora interpreta la parte della donna cisgender in un podcast con conduttori più giovani. Uno di loro è queer e non binario. Perché sarebbe troppo noioso e retrogrado che fosse una donna bianca etero”. E Kristin Davis (Charlotte) aggiunge: «Non conosco nessuna altra situazione in cui si sia fatto qualcosa di simile in una serie».
Nel frattempo però la stessa Candace Bushnell, autrice dei romanzi da cui è tratta la serie, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Newyorker in cui non sembra sprizzare troppa gioia per il sequel. “Sono a dir poco trasalita rispetto a moltissime decisioni prese […]. Non mi ci rivedo affatto. Carrie Bradshaw è diventata una donna bizzarra sposata a un riccone. E non è né la mia storia né quella di nessuna delle mie amiche. Anche se la TV ha una logica tutta sua”. Queste sono le nuove chiacchiere ma in realtà ce ne sono state molte altre, eccone alcune qui sotto.
Il gossip sulla miniserie sono iniziare molto tempo fa
Si era da poco trattato dell’argomento John Corbett, l’attore che ha rubato il cuore dei fan nel ruolo del falegname che aveva ammaliato Carrie, in una delle parentesi più lunghe lontane da Mr. Big. È anche ritornato in scena nel primo film della saga e in molti si aspettava di trovarlo nel nuovo capitolo televisivo Anzi, fu lo stesso attore a dire che sarebbe stato presente, ma la produzione ha detto che non l’attore non era stato neanche tenuto in considerazione, così ha fatto delle scuse formali a Corbett per avergli lasciato intendere che sarebbe tornato.
Per non parlare di tutti i rumors girati intorno all’attrice Kim Cattrall che interpreta la famosissima Samantha Jones. L’attrice aveva già sabotato il film Sex And The City 3, per lei la storia doveva trovare una fine, o per lo meno il personaggio di Samantha non aveva più senso di esistere nella saga. Secondo lei la Jones doveva uscire di scena per non finire umiliata e per non diventare una figura caricaturale. Non sappiamo esattamente come si siano evolute le cose per questo revival, sappiamo certamente che per la Cattrall era un “no ma probabilmente non c’è potuto essere neanche un corteggiamento da parte degli autori verso l’attrice per colpa di Sarah Jessica Parker (Carrie). Tra le due non c’è mai stato buon sangue e la Parker ha infatti recentemente dichiarato “Non sarei a mio agio (con il ritorno di Kim Cattrall) perché credo che i suoi sentimenti li abbia ampiamente condivisi pubblicamente”. Probabilmente la produzione non ha potuto insistere più di tanto con la Cattrall, ci sarebbe comunque stato muro da parte della Parker.
Enrica Nardecchia
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