L’Esorcista del Papa”, in uscita nelle sale italiane dal 14 aprile, racconta la drammatica storia del parroco più celebre nella storia degli esorcismi effettuati per conto del Vaticano.

L’Esorcista del Papa: trama e recensione

Il film horror “L’Esorcista del Papa” è tratto dal libro “Un esorcista racconta” scritto da Padre Gabriele Amorth, che ha svolto più di 70 mila esorcismi su mandato del Vaticano. La storia racconta in particolare di un esorcismo fatto da Padre Gabriel, interpretato da Russel Crowe, che deve affrontare uno dei demoni più pericolosi che abbia mai incontrato. Un giovane ragazzino americano (Peter DeSouza-Feighoney) viene impossessato da un demone durante la ristrutturazione di un antico castello in Spagna. Il padre aveva deciso di lasciare questa tenuta alla famiglia.
Prima ancora dell’uscita del film non sono mancate le critiche da parte dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, che ha definito la trama come inaffidabile e pretenziosa.
L’Esorcista del Papa” non si rivela però come un banale film horror. In alcune scene si ritrova una componente tipica del genere thriller. Infatti si sviscera un vero e proprio mistero intorno alla possessione del giovane dodicenne, che Padre Gabriel deve risolvere, seguendo una serie di indizi. Al pari di un detective, il Papa deve riportare alla luce il mistero che si cela dietro alla possessione, in modo tale da salvare il giovane Henry dal demone che l’ha imprigionato. Inoltre sono state inserite alcune scene che cercano di sdrammatizzare una trama inquietante e traumatizzante. Gabriel si mostra anche come un uomo simpatico e giovale che cerca di risollevare gli animi con alcune battute, anche fuori contesto.
L’interpretazione di questo personaggio da parte di Russell Crowe sembra essere quindi ben riuscita, insieme a quella del giovane esordiente Peter. Non mancano inoltre alcuni attori italiani come Franco Nero che interpreta il Pontefice e Alessandro Gruttadauria.

Sonia Faseli

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