ABC news sospende Whoopi Goldberg per affermazioni choc sull’Olocausto

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Di Redazione Metropolitan

L’attrice e conduttrice di “The view”, Whoopi Goldberg, ha affermato che l’Olocausto “non riguarda la razza, ma la crudeltà dell’uomo sull’uomo” e che ha coinvolto “due gruppi di bianchi”. Immediate le polemiche. L’attrice è stata condannata dall’opinione pubblica e sospesa dall’incarico di presentatrice dal presidente di ABC, che le ha chiesto di prendersi del tempo per riflettere e imparare in merito all’impatto dei suoi commenti.

Whoopi Goldberg si è scusata subito

Le parole di Whoopi Goldberg hanno suscitato molte reazioni. Jonathan Greenblat, capo della lega anti-diffamazione e il Museo dell’Olocausto negli USA hanno ritenuto fin da subito indegne le affermazioni dell’attrice. Lo scivolone della conduttrice afroamericana è avvenuto in un contesto ben preciso. Quel giorno, infatti, l’argomento affrontato nel programma The view era il bando del libro “Maus” di Art Spiegelman, deciso da un distretto scolastico del Tennessee, e quindi si sono fatti spesso riferimenti allo sterminio degli ebrei.

Whoopi Goldberg in serata, ha poi partecipato a “The late night show”di Stephen Colbert, dove si è finalmente scusata per quanto affermato precedentemente. In quanto persona di colore, si è fatta prendere dalla rabbia facendo riferimento al razzismo solo come fenomeno relativo al colore della pelle. Si è quindi rinsavita, dicendo che si trattava davvero di razzismo, poiché Hitler e i nazisti consideravano gli ebrei una razza inferiore.

Le scuse sono arrivate anche sull’account Twitter dell’attrice, in cui si legge “nello show di oggi ho detto che l’Olocausto non riguarda la razza, ma la cattiveria dell’uomo sull’uomo. Avrei dovuto dire entrambe. Il popolo ebraico ha sempre avuto il mio sostegno e il mio supporto, e non smetterà mai di averlo. Sono sinceramente dispiaciuta per il dolore provocato. Le mie più sincere scuse.”

Un episodio triste che fa riflettere molto sulla storia. Primo Levi disse che se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Ci auguriamo che affermazioni di questo tipo non vengano più proferite da nessuno, e che tra i banchi di scuola venga trasmessa un’educazione tale per cui non si verifichino più sofferenze anche solo paragonabili all’Olocausto.

Michela Foglia

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