L’11 Marzo del 1952 nacque, a Cambridge, Douglas Noël Adams, il rivoluzionario scrittore di fantascienza che regalò al suo pubblico la famosissima serie “Guida galattica per gli autostoppisti”.
Nato da Janet Donovan e Christopher Douglas Adams, sin da piccolo si appassionò alla scienze e alla scrittura e venne incoraggiato a creare racconti persino dai suoi stessi insegnanti. Instancabile curioso e viaggiatore, fece l’autostoppista dall’Europa ad Istanbul durante il periodo in cui studiò a Cambridge, facendo vari lavori durante il percorso per mantenersi. Infine, nel 1974 riuscì a ottenere il Bachelor of Arts e, qualche anno dopo, la laurea in Letteratura Inglese al St. John’s College.
L’inizio della carriera e il successo di Douglas Adams
Nonostante fosse stato chiamato a scrivere delle sceneggiature per alcune serie televisive inglesi (tra cui alcuni episodi di “Doctor Who”), Douglas Adams fece particolarmente fatica a raggiungere il successo nella fase iniziale della sua carriera, tanto da dover portare avanti i lavori di lavapiatti in un ristorante e guardia del corpo per avere soldi da dedicare alla sua passione per la scrittura. Ma, dopo tanti sacrifici, il successo arrivò nel 1979, quando venne pubblicata per la prima volta la famosissima “Guida galattica per gli autostoppisti”, il romanzo derivante dalla famosa serie radiofonica creata dallo stesso Adams. La storia riuscì a conquistare rapidamente i lettori di tutto il mondo, volando tra le prime posizioni delle classifiche dei best-sellers dell’epoca.
Ottenuto il premio Golden Pen per la sua opera, lo scrittore inglese continuò ad inventare storie sul suo mondo fantascientifico, creando ben quattro sequel: “Ristorante al termine dell’Universo”, “La vita, l’universo e tutto quanto”, “Addio e grazie per tutto il pesce” e “Praticamente innocuo”. Oltre ai cinque romanzi citati, Adams scrisse anche due libri sull’investigatore Dirk Gently e “L’ultima occasione”, un resoconto di un suo viaggio in cui descrisse specie animali a lui particolarmente care. Lo scrittore ebbe intenzione anche di aggiungere un sesto libro alla saga della “Guida”, “Il salmone del dubbio”, ma la storia fu lasciata incompiuta alla sua morte, avvenuta a causa di un attacco cardiaco nel 2011.
“Guida galattica per autostoppisti”: un romanzo stellare
Intriso di un humor tutto inglese, “Guida galattica per gli autostoppisti” parla di Arthur Dent, il quale scopre all’inizio della narrazione che la sua casa sta per essere demolita a causa del nuovo progetto per costruire una superstrada. Solo successivamente si comprende che, in realtà, l’intero pianeta Terra sta per essere demolito per aprire la strada ad una flotta di astronavi. Arthur, controvoglia, viene salvato da Ford Prefect, un suo amico che si rivela essere un alieno, e i due si ritrovano a chiedere un passaggio (facendo letteralmente l’autostop) ad una delle navi spaziali arrivate sulla Terra. Da qui partono le peripezie dei protagonisti in un universo completamente nuovo, dove l’unico modo per orientarsi è leggere la stessa “Guida galattica per gli autostoppisti”.
Ricco di spunti filosofici e di domande esistenziali (bisogna trovare una “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto”), la “Guida” riuscì a conquistare i lettori, vendendo 15 milioni di copie in tutto il mondo e diventando un film nel 2005 con Martin Freeman come protagonista.
Per una lettura divertente, rigenerante ed appassionante, il romanzo di Douglas Adams è un toccasana. Porta il lettore in un universo nuovo e appassionante da cui è difficilissimo staccarsi e, una volta voltata l’ultima pagina, le atmosfere fantascientifiche mancheranno a tutti coloro che si sono fidati dell’autore per farsi trasportare in una storia piena di bizzarre avventure.
Monica Blesi
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