Sono 25 le donne più influenti al mondo secondo la lista 2022 del Financial Times. E la presentazione è tutto un programma. L’articolo che la presenta infatti esordisce così: Influence comes in many forms (“l’influenza si presenta in molte forme”). Nelle tre sezioni (leaders, eroine e creatrici) sono CEO, atlete e artiste, ma la menzione più significativa va alle donne iraniane. Per ogni donna menzionata, una breve frase le descrive e un excursus sulla sua attività ne motiva la presenza. Così tra le “combattenti per la libertà” iraniane e la “voce di una generazione” Billie Eilish il minimo comune denominatore è l’impegno per il cambiamento.

Le donne più influenti descritte da altre donne

Il Financial Times cede il passo. L’autorevole giornale di Londra raccoglie contributori autorevoli. Le lotte delle donne iraniane sono raccontate da Christiane Amanpour, conduttrice della CNN. L’arte di Anna Imhof, definita “Esploratrice delle tenebre” da Marina Abramovic. E il Financial Times raccoglie competenze, lascia che donne parlino di altre. In una celebrazione totale della straordinaria capacità femminile.

Per aspera ad astra

Lo racconta nel suo libro “Bully Market”. Jamie Fiore Higgins lavorava come banchiere alla Goldman Sachs quando muggivano perché si tirava il latte per il suo bambino. Quando le lasciarono una mucca giocattolo sulla sua scrivania. Il suo libro l’ha resa una delle donne più influenti dell’anno perché ha raccontato verità scomode, come testimonia il corsivo che le dedica il giornale. Se Rina Gonoi, che ha “rotto il silenzio”, potesse dire qualcosa alle future generazioni di donne ufficiali dell’esercito, sarebbe: “Non siete sole. Anch’io mi sentivo molto sola ma l’unica cosa che potessi fare era credere in me stessa“. Credere in sé stessa quando ha preteso scuse formali dall’esercito giapponese per essere stata aggredita sessualmente da ufficiali ubriachi. Credere in sé stessa nei mesi prima che le forze di terra riconoscessero la validità delle sue accuse.

Presente anche “La mano ferma della moda”, la nostrana Francesca Bellettini. Jo Ellison, redattore dell’inserto del giornale How To Spend It, la definisce the unassuming Italian (“l’italiana senza pretese”) perché guida la prestigiosa maison Yves Saint Laurent lavorando in silenzio con risultati straordinari.

Le donne più influenti passano per l’attualità, e viceversa

Molte delle voci parlano al presente. C’è Annie Ernoux, “escavatore emotivo” della letteratura, premio Nobel 2022 e cronista della storia delle donne francesi. C’è Oleksandra Matviichuk, avvocatessa ucraina e attivista per i diritti umani che ha raccolto prove dei crimini di guerra russi nel suo Paese che sono valse alla sua associazione il premio Nobel. E ci sono loro, che, al grido di Women, Life, Freedom (“Donne, vita, libertà”) e sulla scia delle proteste in seguito alla morte di Masha Amini lottano perché venga riconosciuto ciò che è stato troppo a lungo negato loro. La lista del Financial Times è specchio dell’attualità, di ciò che compone il nostro oggi. Qualcosa che, come scrive Marina Abramovic, “sta accadendo proprio ora in questo mondo“.

Sara Rossi