”Nessun sogno è mai veramente un sogno”

”Eyes wide shut” (1999) è certamente uno dei capolavori del regista Stanley Kubrick ed è tratto dal romanzo ”Doppio sogno” dello scrittore Arthur Schnitzler scritto nel 1925. Il romanzo, così come il film raccontano la crisi di coppia di una giovane coppia borghese. Kubrick trasforma il romanzo in realtà.

Bill (Tom Cruise) e Alice (Nicole Kidman) sono una coppia di benestanti borghesi che vivono a New York. In una di tante sere di festa, la coppia partecipa ad un party di un amico di Bill. Proprio durante questo party, Bill nei panni di medico, soccorre al piano di sopra la giovane Amanda che ha un overdose in atto. Tornati dalla festa, sotto l’effetto della Marjuana Alice confessa di aver fantasticato su un altro uomo durante la loro precedente vacanza. Bill è fortemente turbato da queste confessioni e dopo aver ricevuto una chiamata da parte della figlia di un paziente appena morto inizia a vagare per la città.

”Eyes wide shut”: racconto onirico di Kubrick

Il suo girovagare porta Bill, prima nella camera di una prostituta e poi in una locale jazz dove incontra un suo vecchio amico pianista. Quest’ultimo rivela a Bill di una festa segreta ed esclusiva in cui dovrà recarsi per lavoro. Incuriosito dalla festa segreta e dai toni orgiastici descritti dal suo amico, Bill decide di recarvisi. La visione di fronte al giovane uomo è quella di una cerimonia ambigua alla quale partecipano uomini mascherati e donne nude. Proprio una di queste donne lo salva dall’essere scoperto, senza conoscere la sua identità, Bill torna a casa da Alice. Dopo l’accaduto Bill è deciso a svelare il mistero che si vela dietro a quella strana cerimonia. Da questo momento in poi strani avvenimenti si verificano nella vita di Bill...

Il film di Kubrick riesce a mettere in scena la condizione di degrado inesorabile della società e in particolare delle classi più agiate. La borghesia sembra infatti essere dominata dal denaro, dal materialismo e dal sesso, di cui il film è pervaso. Una critica pungente viene fatta alle élite e viene sottolineata la disparità fra le classi, fra ricco e povero e sul ruolo della donna e specialmente del suo corpo. Piuttosto che essere una critica diretta, ”Eyes wide shut’‘ è un sogno, una metafora e un racconto onirico. Con questa ultima pellicola di successo e di riflessione il grande Kubrick scompare, uscendo magistralmente di scena nel marzo del 1999.

Miryam Saturno

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