19.8 C
Roma
Settembre 10, 2024, martedì

Fors Fortuna, la dea del destino celebrata il 24 giugno e associata al Solstizio d’Estate e al culto di San Giovanni

Fors Fortuna la Dea del destino e del caso associata Solstizio d’Estate e al culto di San Giovanni, celebrata il 24 Giugno. In occasione dell’arrivo della stagione estiva, nella rubrica ClassicaMente, un’analisi sull’antica dea protettrice della sorte, della povera gente, e delle messi.

Fors Fortuna, la divinità protettrice della sorte associata al culto di San Giovanni e all’estate

Dea Fors Fortuna - Wikipedia

Si deve Servio Tullio, sesto re di Roma, l’introduzione del culto della dea Fors Fortuna, a partire dal VI sec. a.C. La tradizione vuole che la prima istituzione della festa fosse avvenuta proprio nel giorno del  Solstizio d’EstateFors Fortuna era una dea legata al destino; il termine Fortuna, nel suo significato latino, si rispecchiava proprio nel concetto di fato. Nel tempo la figura della si associa sempre più sorte. Secondo alcuni studiosi presentava delle attinenze con altre figura mitologiche: il corrispettivo di Fors Fortuna era, infatti, la dea greca Tiche, ma anche l’antica divinità etrusca Norzia.

Roma le celebrazioni dedicate alla Dea Madre, protettrice di ogni avversità, si celebravano il 24 giugno; un altro appellativo con cui si definiva la Dea Fortuna era la ”Dea Forte”. I festeggiamenti avvenivano lungo le rive del Tevere con barche ornate di fiori e boccioli, simboli rimandanti alla Natura. L’ elemento essenziale era l’acqua – da cui l’importanza del cerimoniale nel fiume – sostanza imprescindibile che, non casualmente, è vitale anche per i suoi corrispettivi mitologici; la dea greca Tiche, era infatti figlia di Oceano e di Teti, da cui generavano le divinità fluviali.

I culti agrari di fine giugno

La figura di Fors Fortuna era scissa in tre forme: Fortuna MuliebrisFortuna Primigenia o Pubblica, festeggiata il 5 aprile e il 25 maggio, e molti altri appellativi. Tuttavia era il 24 Giugno, giorno del Solstizio d’Estate, che si festeggiava la Grande Dea, la Dea Forte la cui protezione ricadeva, specialmente, sulla povera gente che la venerava e invocava nei templi a lei dedicati. I festeggiamenti, oltre alle barche inghirlandate di fiori sul Tevere, si contrassegnavano da lunghe bevute e divertimenti che duravano tutta la notte.

Tali rituali e cerimonie sarebbero successivamente stati associati alla festa cristiana di San Giovanni, festeggiata il 24 giugno, in quanto la Dea era anche protettrice dei culti agrari. I riti più antichi testimoniavano che Fors Fortuna simboleggiava anche la Natura: durante la notte, infatti, le sacerdotesse accendevano un falò nelle campagne e , dopo musiche, lauti pasti, vino in abbondanza e danze erano solite procedere agli accoppiamenti, tradizione seguita anche dai contadini.

La condanna di stregoneria e la sostituzione con il culto di San Giovanni

I tradizionali rituali tipici del culto di Fors Fortuna sparirono piano piano, anche se alcune tradizioni perdurarono nel corso dei secoli, soprattutto negli ambienti rurali e campestri. La Chiesa cercava di sradicare in ogni modo i riti legati alla Dea Madre ricorrendo, addirittura, alla condanna per stregoneria. Successivamente, si tramuta nella festa dei roghi delle streghe in diversi paesi. La Chiesa cambiò i festeggiamenti in onore della Dea Fortuna in quelli di San Giovanni, che si trasformarono automaticamente nella Notte delle Streghe.

Durante la notte tra il 23 e il 24 giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni Battista, la Chiesa diffonde una credenza; durante questa notte particolare le streghe si davano appuntamento presso la Basilica di San Giovanni a Roma, andando in giro per la città con lo scopo di catturare anime. Chi presenziava la cospicua schiera di streghe vaganti, erano i fantasmi di Erodiade Salomè; le loro anime erano, oramai, perdute e dannate per aver causato la decapitazione di S.Giovanni. La Chiesa, quindi, convertiva una festa prettamente orgiastica e pagana in un culto puritano che ammoniva il sesso e soprattutto la donna; molte donne, infatti, furono messe al rogo, torturate e uccise specialmente durante la Santa Inquisizione.

Stella Grillo

Photo: Wikipedia

Foto in copertina: Wikipedia

Seguici su Google News

- Advertisement -

Continua a leggere

- Advertisement -

Ultime News