Oggi compie 70 anni una delle personalità più importanti del panorama musicale italiano: Gaetano Curreri, leader degli Stadio. Curreri con la sua voce avvolgente, è un grandissimo autore e musicista. Andiamo a scoprire maggiori dettagli riguardo la sua vita, la sua carriera e le collaborazioni con altri grandi della musica.

Gaetano Curreri, non solo Stadio

Credit: Getty Images

Gaetano Curreri è nato in provincia di Forlì-Cesena, il 26 Giugno del 1952. Esordisce suonando nelle balere ma è l’incontro con Vasco Rossi che gli cambia la vita. I due fondano Punta Radio a Bologna, una radio libera. L’affiatamento tra i due è sempre più viscerale, tanto che Gaetano lavora sia come arrangiatore, che come musicista, ai primi due album di Vasco: “Ma cosa vuoi che sia una canzone” e “Non siamo mica gli americani”. Nel 1979 viene scelto da Lucio Dalla e Francesco de Gregori per il loro tour “Banana Republic”.

Due anni dopo, forte della sua esperienza vicino a musicisti di rilievo Nazionale e della sua crescita artistica, crea gli Stadio e il loro primo singolo è “Grande figlio di puttana”.

Nel 1990 dopo anni di collaborazione, e soprattutto amicizia, si separa da Lucio Dalla e riesce, grazie a Vasco Rossi, a firmare un contratto con la EMI.

Autore di grande risonanza nella musica italiana, tra i suoi successi si annoverano “Un Senso”, “Rewind” e “Buoni e cattivi” di Vasco, “Dimmi che non vuoi morire” di Patty Pravo e “La Tua ragazza sempre” e “Prima di partire per un lungo viaggio” di Irene Grandi.

Gaetano Curreri: il suo dramma ed i suoi successi

La vita di Gaetano non è stata tutta rosa e fiori. Ha avuto un tumore con cui ha convissuto per alcuni anni. Inoltre fu colpito da un ictus durante un concerto ad Acireale, fortunatamente venne salvato da un medico presente tra il pubblico. Un avvenimento terribile che ha segnato la vita di Curreri è stata anche la morte del padre. Di lui su Vanity Fair dice: “Parlava poco ma quando lo faceva, sapeva sempre quel che aveva da dirti”.

Adesso però non rattristiamoci! Ascoltiamo le canzoni che hanno reso Gaetano uno dei più proficui musicisti del Paese.

“Noi come voi”, Lucio Dalla (da “1983”)

Questa canzone ci insegna che nonostante tutte le differenze che ci possono essere tra le persone, alla fine, non sono così diverse davanti a un sorriso tutti sono contenti. Ed è così, da un semplice sorriso, che tra due persone può nascere anche l’amore “E così è stato che io e te adesso siamo qui /Trovati per caso, ma ancora qui tenuti per mano qualche volta scherzando / qualche volta imbrogliando, chissà ancora per quanto saremo qui.

“…e dimmi che non vuoi morire”, Patty Pravo (musica di Gaetano Curreri e Roberto Ferri, testo di Vasco Rossi e Roberto Ferri)

Un pezzo molto pieno di pathos ed emozione. Una donna non vuole rassegnarsi alla fine della relazione col suo amato e cerca, come può, di cambiare il destino “La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me bevi qualcosa, se non ti siedi vuoi far l’amore con me”. Un tappeto musicale superlativo che accompagna un testo che si adatta alla perfezione alla ‘fisicità’ di Patty Pravo. Nonostante il testo sia scritto da 2 uomini, descrive bene una donna ferita.

“Prima di partire per un lungo viaggio”, Irene Grandi (da “Prima di partire”)

E’ un brano che racconta la storia di una donna che intraprende un viaggio, inteso come “viaggio metaforico”, dell’anima, nel quale grazie ad una voce interiore, la sua bussola, vagherà alla ricerca di alcune risposte che la guariranno dallo stare male. La canzone inizia con la frase “Prima di partire per un lungo viaggio devi portare con te la voglia di non tornare più” Prima di ogni grande cambiamento, occorre una forte convinzione e una grande volontà. Infatti, una volta che si apre una finestra non è possibile richiuderla né tornare indietro. La consapevolezza è in continuo movimento, ecco perché non smettiamo mai di crescere.

“Vuoto a perdere”, Noemi (da “Rossonoemi”)

Una canzone dedicata alle donne, in particolare a quelle che a un certo punto della propria vita si rendono conto del fatto che il tempo sta passando e loro non sono più le ragazzine di una volta. Sono una persona completamente diversa. Un brano rock ma al tempo stesso sensibile e che può far riconoscere in sé tante persone.

“Grande figlio di puttana”, Stadio (da “Stadio”)

Primo fortunato brano della band degli Stadio. Questo pezzo ebbe subito un successo incredibile grazie alla presenza nella colonna sonora del film cult “Borotalco” di Carlo Verdone del 1982. Un biglietto da visita azzardato per un gruppo che si affaccia nel mondo discografico ma, gli Stadio, guidati oggi come allora da Gaetano Curreri, avevano già un nome tra gli addetti ai lavori ed erano già professionalmente formati ben prima del lancio del disco. Lucio Dalla è colui che crederà in questo gruppo prima lasciandosi accompagnare sul palco per anni nei suoi concerti e poi dando origine al loro debutto artistico in qualità di autore, musicista d’eccezione in diverse occasioni, collaboratore palese ed occulto e grande sponsor verso il gota del mondo discografico italiano.

“Un senso”, Vasco Rossi (da “Buoni o Cattivi”)

Chiudiamo la nostra ‘playlist’ con uno dei brani più famosi di Vasco Rossi: Un Senso. Il quesito filosofico più antico e importante di ogni tempo è al centro di questo capolavoro dal testo esistenziale, musica memorabile e interpretazione come al solito unica. Qual è il significato di questa canzone? Nientemeno che del senso della vita. Voler trovare un senso nelle cose, e soprattutto nel nostro stesso vivere. Una ricerca antica, che gli esseri umani portano avanti praticamente da sempre. Buona parte della filosofia si basa proprio su questo: la ricerca di un senso.

Alessandro Carugini

Seguici su Google News