La fama di Guido Gozzano non proviene dalle fiabe ma dalle sue poesie, eppure il poeta è stato anche un abilissimo e apprezzatissimo scrittore per l’infanzia. Nello specifico, il volume La danza degli gnomi e altre fiabe ( Editoriale Opportunity Book s.r.l., 1995 Biblioteca Ideale Tascabile, n. 59) è una raccolta delle più note composizioni rivolte alla letteratura per bambini da parte del poeta. Nel nuovo appuntamento della rubrica Letteratura per l’Infanzia, le fiabe del poeta Guido Gozzano apparse su Il Corriere dei Piccoli.
Guido Gozzano, fiabe e magia: uno stile appartenente al mondo dei sogni

La delicatezza di Guido Gozzano come narratore di fiabe ricrea gli stessi climi pacati e liliali che il lettore ritrova nella sua poetica crepuscolare. Fiero poeta delle piccole cose, della descrizione minuziosa del quotidiano e degli ambienti apparentemente grigi della provincia, Guido Gozzano era un malinconico perennemente alla ricerca del passato ed estremamente legato alla dimensione infantile. A tal proposito, vi è una riprova tangibile sia nella raccolta I Colloqui (1911) che in diversi sonetti dedicati a episodi della sua infanzia. Per esempio nei versi della poesia Il nonno, contenuta nella raccolta I sonetti del ritorno, 1907. Qui il poeta ritorna bambino attraverso la memoria, rimembrando il momento in cui il caro nonno rientrava dalla campagna e, fanciullo, lo osservava risalire il sentiero con la sua chioma canuta e lucente.
Le fiabe di Guido Gozzano alimentano quella tradizione fiabistica europea che ben si interseca con Hans Christian Andersen, così come con i fratelli Grimm. La scrittura presuppone l’incanto, l’immaginazione onirica: Guido Gozzano racconta ma con la sua parte fanciulla; scene fantastiche che si riflettono nei sogni e che, almeno una volta, qualsiasi bambino ha bramato. Dietro ogni storia si rivela un sogno, un desiderio, un’aspirazione pura e incontaminata come quelle dei bambini, che si realizza nel riscatto concreto dell’auspicio.
La fantasia di un mondo lontano nello spazio e nel tempo
La fantasia unita alla sensibilità fanno dello stile di Guido Gozzano una penna unica ed eclettica che rivive in un’atmosfera quasi atemporale, in cui malinconia e fantasia si intrecciano donando alla letteratura un’opera pura e preziosa. L’estremo candore e la pacata umanità di Gozzano hanno contrassegnato la sua poetica, sempre composta e delicata, in cui si denotano delle sfumature di genuina nostalgia che poco hanno a che fare con la tristezza; è il caso della Signorina Felicita così come L’amica di Nonna Speranza. Questa peculiarità letteraria risulta evidente anche nella produzione rivolta alla letteratura infantile. Le fiabe di Guido Gozzano non sono rielaborazioni di racconti appartenenti della tradizione popolare, ma sono delle vere e proprie creazioni personali che attingono dall’anima del poeta.
I titoli delle fiabe appartenenti alla raccolta La danza degli gnomi e altre fiabe sono i seguenti:
- Piumadoro e Piombofino
- Il Re Porcaro
- Il Reuccio Gamberino
- La danza degli gnomi
- I tre talismani
- La fiaccola dei desideri
- La lepre d’argento
- Nonsò
- La leggenda dei sei compagni
- La camicia della trisavola
- La cavallina del negromante
- Nevina e Fiordaprile
Ogni fiaba ha per protagonisti la magia, la natura, ma soprattutto il trionfo della giustizia. Le ricompense morali nei riguardi dei personaggi di Gozzano celano allegorie che mirano al perseguimento della lealtà, unica condizione per la quale si può raggiungere la tanto bramata ricompensa. Fra animali parlanti, gnomi, principi e principesse chi nella fiaba verte in una condizione di svantaggio raggiunge sempre un premio grazie a una morale integra, la bontà e l’onestà; qualità esclusiva per la riuscita di intenti poiché, come i precetti di virgiliana memoria insegnano Omnia vincit amor. Guido Gozzano sembra veicolare un messaggio per il quale solo i buoni sentimenti del presente assicurano un futuro luminoso e scevro da iniquità, degno di esser vissuto.
Stella Grillo
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