Dopo quasi 40 anni, il vulcano attivo più grande del mondo, il Mauna Loa (Hawaii) si è svegliato. L’eruzione in corso è attualmente circoscritta alla caldera. Non succedeva dal 1984.

Hawaii, Mauna Loa erutta: allerta ai massimi livelli

Hawaii Mauna Loa
Riprese dell’eruzione dalla videocamera termica – USGS

Il Mauna Loa, il vulcano attivo più grande del Pianeta è tornato a eruttare dopo 38 anni. Si sviluppa dalle profondità dell’Oceano Pacifico, raggiungendo un’altezza di 4.169 metri s.l.m (considerando anche la parte sottostante si arriva ad un totale che va oltre 11.000 metri). Come riporta la rivista scientifica Focus:

«da quando ha iniziato ad esistere circa 5 milioni di anni fa, ha eruttato circa 75.000 chilometri cubi di lava».

Attualmente i flussi di lava sono circoscritti all’enorme caldera, ma i livelli di allerta sull’isola delle Hawaii sono massimi. L’eruzione infatti potrebbe presto cagionare danni a cose o persone, scendendo nelle aree residenziali. I cittadini devono dunque tenersi pronti ad una possibile evacuazione, come sottolinea il geologo statunitense «La lava molto fluida è in grado di cambiare velocemente la propria strada». Proprio come tutte le altre isole Hawaii, il Mauna Loa è definito un un vulcano da “punto caldo”, ciò significa che le sue lave provengono direttamente dal mantello profondo. Il vulcanologo George Andrews ha spiegato che l’hawaiano Mauna Loa«erutta da decine di anni, ma dal 1984 si è preso una pausa che è la più lunga della storia registrata» risulta, proprio per questa ragione, fondamentale tenerlo sotto controllo. Un rischio significativo è, infatti, rappresentato anche dai gas fuoriuscenti dalla bocca centrale che, attraverso, possono spandersi su vaste aree dell’isola. A causa di questo lungo “letargo”, l’eruzione potrebbe avere una durata molto prolungata, derivante dall’accumulo di magma addensato nella camera magmatica.

Rossella Di Gilio

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