“I predatori dell’arca perduta”, il primo capitolo della saga di Indiana Jones

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Questa sera, su TV8 alle 21.30, andrà in onda “Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta”. Diretto da Steven Spielberg, il giovane archeologo interpretato da un giovanissimo Harrison Ford ha conquistato pubblico e critica fin dal primo capitolo.

Un professore di archeologia, un Führer incontentabile e un potere divino

La storia è ambientata nel 1936, e il Professor Jones non perde tempo a mostrare al pubblico la sua natura avventuriera e i suoi metodi di ricerca decisamente poco ortodossi. L’obbiettivo della sua missione è il recupero di una statuetta d’oro, idolo della popolazione indios Hovitos, prima che se ne impossessi il suo rivale: l’archeologo francese Renè Belloq, spregiudicato e disposto a tutto pur di averla vinta su Jones.

"Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta" una scena dal film. Photo credit- TVZAP
“Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta” una scena dal film. Photo credit- TVZAP

Ritornato in America, Indiana Jones torna a rivestire i panni di un professore ordinario, ma solo per poco.

Dall’altra parte del mondo, in Egitto, i nazisti hanno appena ritrovato l’antica città di Tani che, secondo la leggenda, custodiva l’Arca dell’Alleanza, prima di sprofondare misteriosamente tra le sabbie del deserto. Ma al Reich manca un pezzo fondamentale, un antico amuleto che indica l’esatto luogo in cui scavare per trovare l’Arca. Sarà compito di Indiana trovare l’amuleto e l’Arca prima che finisca nelle mani di Hitler, che vuole attingere dal suo immenso potere per poter controllare il mondo intero.

Hitler e la ricerca degli oggetti sacri: l’Hitlerismo esoterico non è un’invenzione di Spielberg

Il nemico principale di Indiana Jones, in tutti i suoi film, è sempre uno: i nazisti di Hitler.

In tutte le sue avventure, l’archeologo deve trovare oggetti leggendari come l’Arca dell’Alleanza o il Santo Graal, per proteggerli dalle mani dei nazisti che li cercano per conto del Fuhrer. Ma aldilà della finzione cinematografica, quanto c’è di vero nell’ossessiva ricerca di oggetti sacri e luoghi mitici da parte di Hitler? Molto.

Nel 1944, la cittadina francese di Oradour-sur-Glane venne messa a ferro e fuoco e i suoi abitanti massacrati perché colpevoli di aver nascosto il Santo Graal. Nel 1938, subito dopo la conquista dell’Austria, uno dei primi gesti di Hitler fu quello di impossessarsi della Lancia di Longino, conservata a Vienna, che, secondo la leggenda, aveva trafitto il costato di Cristo. Non che Hitler fosse un accanito credente. Questi oggetti e il loro potere divino, secondo il Fuhrer, avrebbero aiutato i tedeschi a vincere la guerra e permesso a Hitler di dominare il mondo.

La Lancia di Longino recuperata da Hitler, oggi conservata al museo Hofburg di Vienna. Photo Credit- Artribune
La Lancia di Longino recuperata da Hitler, oggi conservata al museo Hofburg di Vienna. Photo Credit- Artribune

Indiana Jones, l’archeologo più famoso del mondo tornerà presto al cinema

Dopo 40 anni dalla sua prima comparsa cinematografica, Il professor Jones si prepara alla prossima avventura: nel 2022 è prevista l’uscita del quinto capitolo della fortunata saga che vedrà sempre Harrison Ford come protagonista. Il film sarà diretto da James Mangold e distribuito da Walt Disney. Tra i produttori c’è Kathleen Kennedy (LucasFilms) insieme al marito Frank Marshall, già fautori del grande successo “I predatori dell’arca perduta” (1981) al quale hanno fatto seguito producendo gli altri titoli della saga dedicata a Indiana Jones.

Vera Martinez