Rai Movie ripropone stasera in tv il cult di Sergio LeoneIl buono, il brutto, il cattivo”. È il terzo film della cosidetta triologia del dollaro interpretato da Clint Eastwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef. Una pellicola che conquistò il pubblico mondiale e grandi cineasti come Kubrick e Tarantino. Per questo è uno dei cult del cinema western

“Da sempre pensavo che il buono, il cattivo e il violento non esistessero in senso assoluto e totalizzante. Mi sembrava interessante demistificare questi aggettivi nell’ambientazione di un western. Un assassino può fare mostra di un sublime altruismo, mentre un buono è capace di uccidere con assoluta indifferenza. Una persona in apparenza bruttissima, quando la conosciamo meglio, può rivelarsi più valida di quanto sembra – e capace di tenerezza… Incisa nella memoria avevo una vecchia canzone romana, una canzone che mi sembrava piena di buon senso comune: È morto un cardinale che ha fatto bene e male. Il mal l’ha fatto bene e il ben l’ha fatto male. In sostanza era questa la morale che mi interessava mettere nel film”.

Con queste parole Sergio Leone spiegò la genesi del suo capolavoro “Il buono, il brutto, il cattivo”. In tutti e tre i personaggi protagonisti c’è qualcosa di autobiografico del grande regista che vi ha messo un po di se stesso realizzando tre personaggi straordinari entrati con tutto il film nella storia del cinema. In particolar,e Leone si ispirò al mondo degli anarchici perchè, come lui stesso affermò, le sue idee erano vicine alle loro.

Il buono, il brutto, il cattivo e la regia di Sergio Leone

Il trailer di Il buono, il brutto, il cattivo, fonte Paolo Buatti

Il buono, il brutto, il cattivo” può essere definito la summa cinematografica del western di Sergio Leone. Un capolavoro passato alla storia grazie ad una simbiosi perfetta tra le azioni cinematografiche con la leggendaria colonna sonora di Ennio Morricone. Qui non manca tutto il repertorio del grande regista italiano con i suoi mitici primi e primissimi piani. Indimenticabile è poi il l’invenzione del cosiddetto triello con cui Leone girò la mitica sequenza finale del suo film al cimitero. Bisogna infine aggiungere con questa pellicola Leone fa una vera propria critica alla follia e alla disumanità della guerra rappresentando, come sfondo della storia dei protagonisti, il drammatico conflitto civile americano.

Alcune curiosità sul film

Il buono, il brutto, il cattivo”, si doveva chiamare inizialmente “I due magnifici straccioni” ma il titolo fu cambiato in quello che tutti conosciamo appena prima delle riprese del film. Clint Eastwood accettò il ruolo di Il biondo dopo un’estenuante trattativa poiché convinto che la sua parte non fosse importante quanto quella di Tuco. Eli Wallach rischiò più volte la vita sul set come in occasione della scena del treno a causa dei gradini dei vagoni, nel momento in cui Tuco deve spezzare la sua catena legata ad un prigioniero ormai morto.

Stefano Delle Cave