La crisi climatica racchiude in sé diverse problematiche: dall’inquinamento, allo scioglimento dei ghiacci con conseguente innalzamento del livello del mare, fino all’immissione di gas serra nell’atmosfera. Le conseguenze sfociano spesso in eventi meteorologici estremi ma ce ne sono altre che possono sembrare meno dirette e riconoscibili: il riscaldamento globale ha un forte impatto anche sulla nostra salute. Nuovi virus e infezioni vengono diffusi e studiati dalla scienza, come nel recente caso del Nord America.

Infezioni - Photo Credits meaww
Infezioni – Photo Credits meaww

Infezioni: il caso di Vibrio Vulnificus

In uno studio recente, pubblicato su Nature, viene presentato il Vibrio Vulnificus, un patogeno batterico che si trova in acque calde a bassa salinità. Le infezioni delle ferite dovute all’esposizione all’acqua di mare sono rare, ma i tassi di mortalità sono elevati e raggiungono il 18%. La concentrazione del patogeno nelle acque marine è in aumento, motivo per cui lo studio, basato su trent’anni di casi di Vibrio Vulnificus, vuole valutare la variazione e la distribuzione della malattia.

Dalla ricerca emerge che, negli Stati Uniti, tra il 1988 e il 2018, le infezioni da Vibrio Vulnificus sono aumentate di otto volte, raggiungendo un numero di casi annuali compreso tra 10 e 80. Inoltre, entro il 2041-2060, il batterio si potrebbe espandere versi i principali centri abitati intorno a New York. Combinato con una crescita e una popolazione sempre più anziana, il numero di casi annuali potrebbe raddoppiare.

In cosa consiste il patogeno

L’infezione da Vibrio Vulnificus può raggiungere circa cento casi all’anno negli Stati Uniti. Ci si può infettare a seguito dell’esposizione di lesioni cutanee all’acqua di mare. Le ferite possono necrotizzarsi rapidamente e richiedere la rimozione chirurgica del tessuto. I tassi di mortalità per mezzo del batterio raggiungono il 18% e può verificarsi già 48 ore dopo l’esposizione.

Dallo studio è emerso che, oltre ad essere aumentati, i casi hanno visto un’importante espansione geografica: se fine degli anni ’80 erano rari sopra la Georgia, nel 2018 sono stati segnalati regolarmente fino a Philadelphia. Le proiezioni indicano che la crisi climatica contribuirà alla distribuzione e alla diffusione dell’infezione a causa del riscaldamento delle acque costiere. Questo, infatti, favorisce la presenza di batteri e le temperature elevate portano a una maggiore ricreazione costiera.

Martina Cordella

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