La posizione difficile di Erdogan nei confronti di Putin

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Di Redazione Metropolitan

Troppo spesso, nel mondo contemporaneo, gli interessi di un gruppo ristretto di persone vanno a discapito della vita di molti. È questo il caso di Putin, e di tutti quei leader che hanno deciso di sostenerlo o, detto in modo più diplomatico, di fare gli equilibristi. Turchia, Israele e la Cina non sembrano essersi schierati in modo netto contro le decisioni del Presidente russo, questo perché inimicarsi Putin potrebbe metterli in seria difficoltà.

Analisi dei rapporti tra Erdogan e Putin

Partendo dalla Turchia di Erdogan, alcuni analisti hanno parlato, in riferimento ai suoi rapporti con Putin, di una interdipendenza asimmetrica a favore della Russia. I due Presidenti di Stato hanno stipulato degli accordi in diversi ambiti. Il primo in ordine di importanza è l’energia. La Russia è il primo fornitore di gas della Turchia. Inoltre, molti turisti russi si recano ogni anno in villeggiatura in Turchia. Di tutte le presenze straniere a scopo ricreativo o di istruzione nel paese di Erdogan, il 18% è rappresentato dal popolo russo. Tuttavia, il contraltare di questo aiuto sul fronte energia e viaggi, è una situazione delicata in diversi teatri di crisi, primi fra tutti la Siria e la Libia, dove i due Paesi sono su fronti opposti. Lo stesso accade in Ucraina. Infatti, tale Paese rappresenta un argine all’influenza e alla pressione russa nella regione di Erdogan. Nel 2014, a causa di ciò, la Turchia non aveva riconosciuto l’annessione russa della Crimea.

Allo scoppio del conflitto, la Turchia ha manifestato il suo sostegno all’Ucraina, che però non è stato espresso fermamente come negli altri Paesi. Il governo turco ha fatto riferimento all’applicazione della Convenzione di Montreux, che regolamenta il regime degli stretti. Secondo tale convenzione le navi militari di Ucraina e Russia non possono passare attraverso il Bosforo e i Dardanelli, tranne che per il loro diritto di transito per tornare nelle basi del Mar Nero. Una mossa che sembra voler trovare un equilibrio, senza doversi schierare totalmente dalla parte di una o dell’altra forza in conflitto.

Michela Foglia

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