Nostradamus, nasceva oggi lo scienziato-mistico che affascina ancora con le sue “profezie”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan


Nostradamus, lo scienziato e astrologo che è passato alla storia come il profeta preveggente, nasceva oggi nel 1503. I suoi scritti e le sue “profezie” continuano ad affascinare tutti, ancora oggi. Si dice che nei suoi scritti abbia profetizzato l’arrivo di Hitler e l’uso degli aeroplani per viaggiare, solo per citarne alcune. Ma fu davvero un mistico che seppe vedere nel futuro?

Nostradamus, origini e formazione

Nostradamus nasce in Francia a Saint-Remy-de-Provence, nella vallata del Baux, il 14 dicembre 1503, in pieno periodo Rinascimentale. Le sue origini sono ebree. La maggior parte dei suoi avi avevano esercitato l’attività di medici. I poteri e le speciali doti di preveggenza per cui Nostradamus oggi è noto a tutti, derivano dai suoi studi ma anche, pare, dalla dote congenita nelle origini della sua famiglia. Il nonno Pietro de Notre-Dame, anch’egli medico e astrologo, discendeva dalla tribù ebrea di Issacar. Questa tribù si dice che si impossessò dei documenti rinvenuti nelle camere di iniziazione egizie, di tutte le formule geometriche, cosmologiche e algebriche usate in seguito nella Torah e nella costruzione del tempio di Salomone. Dopo la diaspora il sapere si tramandò fino ad arrivare nelle mani di Nostradamus.

Frequentò  l’Università di Avignone, dove studiò retorica, astrologia e matematica. Fu costretto però ad abbandonare gli studi avviati a causa della pandemia di peste che colpì la Francia nella prima metà del cinquecento. Nel tentativo di trovare una cura efficace, girovagò per diversi paesi, lavorando come erborista e speziale, riuscendo a confezionare quella che fu definita “pillola rosa“. Un rimedio terapeutico contro la peste che lo rese famoso  in tutta Europa. Nostradamus continua a viaggiare, interessandosi di occultismo, esoterismo, astrologia e scrivendo Almanacchi che attirarono l’attenzione di nobili e regnanti. 

La profezia che lo rese immediatamente famoso fu quella relativa alla morte del Re Di Francia, Enrico II: “Il leone giovane il vecchio vincerà. Il campo bellico, per dolore singolare. In gabbia d’ oro gli occhi gli salteranno delle forze in combattimento: una rimarrà, l’altra morrà di morte crudele”.

Le Centurie e le profezie sul futuro

La sua opera e documento più conosciuto sono le “Centurie astrologiche“, libri profetici dal linguaggio oscuro che ancora oggi incantano e incuriosiscono per i contenuti. Scritte in quartine poetiche, le Centurie contengono premonizioni ottenute attraverso la pratica astrologica ma anche mediante procedimenti magici. Alle Centurie  quindi, si lega l’immortalità di questo personaggio e a questo libro si legano tutti i fraintendimenti che di lui sono stati fatti nel corso dei secoli.

Avverso alla medicina del suo tempo, accademica, basata solo sui libri, Nostradamus si è dedicato con passione allo studio delle piante e delle loro virtù terapeutiche perché i metodi naturali, raccomandati e descritti nelle opere dei grandi dell’antichità, rappresentavano per lui il riferimento più sicuro. Concluso il periodo dei viaggi, si stabilisce a Salon dove ha trascorso la maggior parte della sua vita e dove ha scritto le sue maggiori opere. 

Tali profezie che si estendono, dicono gli interpreti, fino all’anno 3797, sono a tutti note, per aver predetto alcuni degli eventi più catastrofici e importanti della storia mondiale come l’incendio di Londra nel 1666, la Rivoluzione Francese e la creazione della bomba atomica. Inoltre sembra che Nostradamus abbia predetto avvenimenti riguardanti proprio i giorni nostri, come l’attentato alle Torri Gemelle o l’attentato e la morte di Papa Wojtyla.

Nostradamus, mago o scienziato?

Contrariamente a quanto si possa pensare, Nostradamus non era un mago che, chissà come, ha avuto visioni più o meno apocalittiche del futuro. È stato un grande scienziato, un grande astronomo che ha saputo riconoscere negli eventi che si susseguivano delle ripetizioni cicliche. Non è stato un uomo che faceva profezie, quanto un uomo che traduceva in maniera criptica cose che non potevano essere dette al suo tempo. Le Centurie sono effettivamente ed eccessivamente criptiche. Sono infatti state adattate agli eventi solo dopo il loro verificarsi ed attraverso una forzata attività interpretativa.

Il 2 luglio 1566 è morto a Salon. La popolazione, che lo venerava come un santo, dopo la sua morte fece della sua tomba un luogo di pellegrinaggio. Si dice che il suo feretro sia stato profanato durante la Rivoluzione francese e che egli tenesse in mano una tavoletta con inscritte la data della violazione della tomba e alcuni anatemi rivolti al violatore. Questi sarebbe morto il giorno dopo il suo crimine. Dopo di allora, la storia dei suoi estimatori ha intrapreso e battuto il corso sbagliato della mistificazione. Così la fraintesa fama di Nostradamus profeta ha superato e oscurato la sua valenza di scienziato.

Ilaria Festa

Seguici su:
Instagram
Facebook
Metropolitan