Notte di San Lorenzo. 10 Agosto. Stanotte tutti con il naso all’insù per cercare di vedere una stella cadente e magari esprimere anche un bel desiderio. Come ogni estate, anche in questo Agosto è arrivato il giorno più amato dai romantici. La notte in cui non solo si esprimono desideri ma si ha l’occasione di ammirare il cielo notturno completamente pieno di stelle. Le stelle, quei piccoli astri che illuminano le notti. Da sempre uno dei temi di cui l’arte è piena. Tante le interpretazioni, oggi ve ne proponiamo tre insolite e poco conosciute.

La leggenda delle stelle cadenti

La notte di San Lorenzo è chiamata anche “notte delle stelle cadenti”. La tradizione trae origine da una leggenda, nello specifico quella del martirio di San Lorenzo, il quale fu arso vivo su una graticola. Si narra che, nel momento della sua morte, la forma delle stelle cadenti ricordasse i tizzoni ardenti che hanno portato il santo alla sua tragica fine. Non una ricorrenza certamente felice ma che con il passare del tempo, ha assunto un significato totalmente diverso.

La notte di San Lorenzo è la notte della speranza, in cui si rivolge lo sguardo al cielo per scrutare una stella ed affidare a questa i pensieri e i desideri. Le stelle hanno comunque influenzato la vita quotidiana degli uomini fin dai tempi più antichi. Sono state luce guida, punto di riferimento, sogno, mistero e anche semplicemente riferimento astronomico. Per questo sono molte le testimonianze artistiche che vedono maestri di ogni epoca cimentarsi con la rappresentazione di questo tema.

Stelle nelle rappresentazioni artistiche

Una delle testimonianze più antiche si può trovare nella tomba della regina Nefertari (1295-1255 a.C.), moglie del faraone egizio Ramses II, presso la Valle delle Regine. Queste distese di stelle, generalmente, non hanno riferimenti astronomici ma in alcuni casi gli astri sono raffigurati in modo tale da far pensare a delle vere e proprie mappe stellari. Nell’arte classica non ci sono grandi esempi di rappresentazioni stellari, c’è una rappresentazione dell’epoca greca del Dio Eosforo che porta la luce del mattino.

Per ritrovare delle grandi volte ricoperte di stelle bisogna aspettare fino al V secolo d.C. con l’arte bizantina, fino ad arrivare poi direttamente circa novecento anni dopo. A Padova, nella Cappella degli Scrovegni, Giotto affresca intorno al 1300 scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento e ricopre la volta di un magnifico cielo stellato. Sicuramente, però, il cielo stellato più famoso dell’arte è quello di Van Gogh del 1889. Secondo le informazioni fornite dall’artista stesso, la scena sarebbe riferita all’alba del 19 giugno quando il pittore poteva vedere all’orizzonte la luminosa “stella del mattino” cioè Venere. Oggi però vi proponiamo tre opere poco conosciute ma che vi incanteranno ugualmente.

Notte di San Lorenzo, 3 opere per tre cieli stellati

Stella Cadente, W.Pruszkowski_photocredit:wikipedia
Stella Cadente, W.Pruszkowski_photocredit:wikipedia

Uno dei dipinti che vi proponiamo si intitola proprio “Stella Cadente” dell’artista polacco Witold Pruszkowski. Uno dei rappresentanti del simbolismo europeo, questo pittore poco conosciuto ci lascia un dipinto straordinario. Eseguito nel 1884, raffigura una figura femminile, evanescente, che viene colpita da una stella cadente proprio al centro della fronte. Conservato al Museo Nazionale di Varsavia, è uno splendido esempio di pittura simbolista e in quanto tale di difficile spiegazione. La sensazione che però lascia è chiara. Tutto è avvolto da una luce indistinta che lascia intravedere meglio solo le stelle e il volto della donna, probabilmente una figura mitologica.

Starry Sky, Attempt, W.Hablik_photocredit:wikipedia
Starry Sky, Attempt, W.Hablik_photocredit:wikipedia

Qualche anno più tardi, nel 1909, Wenzel Hablik, il pittore dell’inizio del XX secolo, associato all’espressionismo tedesco, dipinge “Starry Sky, Attempt”. Doveva fare il falegname, ma un incidente gli fece tentare strade nuove. Questo dipinto, di cui non si conosce molto, è pieno, luminoso e raffigura un universo vivo. Quello che viene chiaro da pensare quando lo si guarda è l’estrema vivacità che può avere un cielo stellato. Un cielo stellato particolare, che va al di là del visibile umano. Oltre alle stelle ci sono pianeti e spirali che si affacciano su paesaggi quasi lunari.

Tramonto Lunare, Gerardo Dottori_photocredit:wikipedia
Tramonto Lunare, Gerardo Dottori_photocredit:wikipedia

L’ultima opera a tema stelle che vi proponiamo è “Tramonto Lunare” di Gerardo Dottori. Pittore italiano della corrente futurista, firmatario del manifesto dell’Aeropittura. L’autore dipinge questa tela nel 1930. Dottori, rimasto sempre fedele alla corrente del futurismo, ci lascia un capolavoro di questa corrente artistica. In questa tela, conservata alla Galleria Nazionale dell’Umbria, l’autore ha scelto di rappresentare il cielo stellato tra reale e mistico.

Ilaria Festa

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