Out: il corto Pixar sul coming out su Disney Plus

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Di Redazione Metropolitan

I Pixar Animation Studios amano sperimentare nuove tecniche ed esplorare qualsiasi tipo di storia. Iniziato già più di un anno fa, il progetto Spark Shorts rappresenta la categoria di corti animati realizzati da nuovi talenti in cui si ricerca la creatività e la capacità di sapere raccontare una storia. Il corto Pixar più recente si intitola Out e presenta il primo protagonista gay del mondo Disney ed è ispirato ad una storia vera.

I personaggi omosessuali sono presenti da un po’ di tempo nei prodotti della casa di Topolino, ma hanno sempre avuto ruoli marginali. Li abbiamo visti ad esempio nella nuova serie animata DuckTales, nel live action de La bella e la bestia, nel recente film Pixar Onward – Oltre la magia (ancora inedito in Italia) e nella nuova serie di High School Musical su Disney Plus.

"Out" copertina del corto su Disney Plus.
Photo credit: dal web

Di cosa parla il nuovo corto Pixar Out?

Scritto e diretto da Steven Clay Hunter, prodotto da Max Sachar, con Lindsey Collins e David Lally nel ruolo di produttori esecutivi e arricchito dalle musiche di Jake Monaco.

Out mostra una coppia gay alle prese con un trasloco. Tra gli oggetti da impacchettare c’è una foto incorniciata che riporta alla mente un momento speciale. L’evidente armonia si spezza bruscamente quando, a sorpresa, arrivano i genitori di uno dei due ragazzi per aiutare a sistemare. Il figlio si agita e manda via il compagno perché non ha ancora trovato il modo di far sapere ai genitori della sua omosessualità. Intenzionato a comunicarglielo al più presto, inizia ad immaginare un possibile discorso, ma per qualche motivo la paura sembra che sia troppa.

Una scena del corto Pixar "Out".
Photo credit: dal web

Out è toccante, divertente e davvero piacevole da guardare. A questa storia, che fin’ora potrebbe sembrare già sentita, si aggiunge un aspetto sorprendente: un po’ di magia. Il ragazzo, preoccupato di trovare il modo giusto per parlare con i genitori, si troverà catapultato nel corpo del suo cane. A questo punto non mancano divertenti gag del padrone che corre per la casa con la lingua di fuori, mentre il cane cercherà di prevenire eventuali danni e, soprattutto, che la madre possa vedere la fotografia introdotta all’inizio.

È incredibile come la comunicazione tra uomo e cane possa essere molto più semplice rispetto a quella tra due umani. Infatti, sarà proprio quella magica esperienza che farà capire al ragazzo che non c’è nulla di male ad essere gay e che i genitori continueranno a volergli bene.

Una scena da "Out", il corto Disney Pixar con la prima coppia gay protagonista.
Photo credit: dal web

Il look di Out e gli Easter Eggs Pixar

I disegni del corto appaiono molto semplici, si discostano dalla grafica digitale alla quale siamo ormai abituati. D’altra parte, realizzare un Pixar Spark Shorts vuol dire anche avere la libertà di sperimentare nuove tecniche. Nella loro semplicità si apprezza l’effetto “pennellata” soprattutto sugli sfondi che dà l’impressione di essere immersi in questa coloratissima storia.

Come ogni prodotto Pixar che si rispetti, non mancano gli Easter Eggs. Piccoli dettagli familiari che rimandano ad altri film o corti della stessa casa. Il più evidente è Wheezy, il giocattolo visto in Toy Story 2, è spesso in bocca al cane di Out. Un altro elemento inconfondibile, che si è visto per meno tempo è la lampada dal classico design Pixar posta sul comodino.

Easter Egg nel Pixar Spark Short "Out".
Wheezy, da Toy Story 2, in bocca al cagnolino del corto – Photo credit: dal web

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