È domani il limite ultimo per le partite iva per presentare domanda per i bonus da 200 euro e da 150 euro in base a specifici requisiti previsti dal Decreto Aiuti e dal Decreto Aiuti ter. Per avere entrambi i bonus non si dovrà superare i 20.000 euro di reddito per il 2021. E’ possibile in alcuni casi ricevere una doppia indennità da 150 euro perchè non c’è incompatibilità come affermato in una recente circolare dell’Inps

La scadenza del 30 novembre e come accedere ai bonus per le partite Iva

Bonus partite iva, fonte focusicilia.it

Domani è il termine ultimo per le partite Iva per accedere ai bonus da 200 e 150 euro. Le due indennità sono disciplinate rispettivamente dal decreto Aiuti e dal Decreto aiuti ter e sono erogate in base a specifici requisiti. Per avere entrambi bonus non bisogna aver avuto per il 2021 un reddito superiore ai 20.000 euro che è limite previsto per l’indennità da 150 euro mentre per i 200 sale a 35.0000 euro. Inoltre le partite Iva dovranno essere iscritte in maniera attiva alle rispettive gestione autonome entro il 18 maggio 2022 ed essere titolari alla stessa data della rispettiva partita iva con un attività avviata. In caso di iscrizione all’Inps ed un altra gestione autonoma la domanda va fatta solo all’Inps che ha la precedenza.

Bisognerà inoltre aver versato un contributo totale o parziale alla gestione d’iscrizione con competenza dal primo gennaio 2020 entro il 18 maggio 2022 e con scadenze di versamento entro la stessa data. Infine occorre non essere titolari di trattamenti pensionistici diretti e percettori di prestazioni elencate dagli articoli 31 e 32 elencati nel decreto Aiuti.

La doppia indennità da 150 euro

Il decreto Aiuti stabilisce l‘incompatibilità della doppia indennità da 200 euro per cui la stessa persona non può ricevere due volte il bonus da 200 euro. Nel caso invece dei 150 euro la circolare n 127 del 2002 chiarisce che un “analoga incompatibilità non è, invece, prevista tra l’incremento di 150 euro dell’indennità a favore dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti disposto dall’articolo 20 del decreto-legge n. 144/2022 e le indennità una tantum previste dall’articolo 19, commi da 9 a 15, del medesimo decreto-legge”.

Per tanto la richiesta del bonus da 150 euro per partita iva non si esclude per chi ha già diritto all’indennizzo per categorie come titolari di rapporti co.co.co dottorandi e assegnisti, stagionali a tempo determinato e intermittenti, iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, disoccupati/e, titolari di disoccupazione agricola, beneficiari di alcuni bonus Covid e incaricati delle vendite a domicilio in base ai requisiti previsti dal decreto Aiuti.

Stefano Delle Cave

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