L’espansione dell’universo Marvel non è vista di buon occhio da Quentin Tarantino. Dopo i commenti di Martin Scorsese che hanno diviso il cinema a metà, anche Quentin Tarantino ha voluto dire la sua in merito al successo raggiunto dai film ambientati nell’universo Marvel. Il noto regista, ospite del podcast 2 Bears, 1 Cave, ha raccontato ai microfoni che, nonostante sia sempre stato un fan dei fumetti e dei personaggi dell’universo Marvel, non è a favore di quest’espansione.
Il mondo dei supereroi sta rapidamente conquistando il piccolo e grande schermo, lasciando però poco spazio alla realizzazione di altre tipologie di film. In merito ai loro interpreti, ha poi aggiunto:
“Questi attori non sono star del cinema”.
Il commento di Tarantino: “Se questi film fossero usciti quando avevo 20 anni, sarei stato felicissimo”
Nel corso dell’intervista, Tarantino ha sottolineato che il suo non è un commento mirato al contenuto dei film o alla qualità del franchise in sé. Piuttosto ha sottolineato che l’entusiasmo generato da questi prodotti ha lasciato poco spazio alla realizzazione di altri film.
Quentin Tarantino da bambino ha sempre amato collezionare i fumetti Marvel, e al podcast americano ha ammesso che:
“Se questi film fossero usciti quando avevo 20 anni, sarei stato felicissimo. Ora invece (a quasi 60 anni), non li vedo più in modo così positivo perché credo che siano “le uniche cose al momento fattibili”. Il problema per il regista è che ora il mondo dei supereroi firmato Marvel sembra essere l’unico in grado di far divertire e rendere felice il pubblico. Sembra essere l’unica cosa che genera qualsiasi forma di eccitazione tra i fan o anche per lo studio che realizza. Sono la totale rappresentazione dell’attuale generazione cinematografica. Non c’è molto spazio per altro ad essere onesti. Ed è questo il problema“.
Le critiche di Tarantino al successo degli attori Marvel
Il noto regista americano, ha poi spostato l’attenzione sugli attori che prestano il loro volto all’universo Marvel, come Chris Hemsworth nei panni di Thor, o Chris Evans in quelli di Captain America. Tarantino crede che il successo, è strettamente collegato al personaggio interpretato e non all’attore in sé.
“Non sono la prima persona a dirlo. Penso che sia stato detto un’infinità di volte. Parte della Marvel-izzazione di Hollywood è che hai tutti questi attori diventati famosi per aver interpretato questi personaggi, ma non sono star del cinema“.
Quentin Tarantino: verso la fine di un’era?
L’ultima dichiarazione di Quentin che sta facendo parlare riguarda un’annosissima questione: è vero oppure no che il suo prossimo film sarà l’ultimo? Nel corso di una recente intervista con la CNN, Tarantino ha affermato:
«Faccio questo mestiere da trent’anni, e forse è il caso di interrompere lo spettacolo. Sono un intrattenitore, voglio lasciare il pubblico col desiderio di qualcosa di più. Non voglio diventare un vecchio che ha perso il suo tocco. In realtà mi sento già un vecchio, quando osservo il panorama cinematografico di oggi. È esattamente quello che mi sta succedendo».
Il suo prossimo progetto, potrebbe dunque essere davvero l’ultimo:
«Non ho fretta di girarlo. Ho il mio libro (il romanzo che amplia le vicende di C’era una volta a… Hollywood, ndr), tante altre cose in ballo. Deciderò poi di cosa parlerà il mio prossimo film».
Mariapaola Trombetta
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