Cinema

Quentin Tarantino e Uma Thurman dal twist alla vendetta contro Bill

Quentin Tarantino compie oggi 60 anni e diventa uno dei registi cinematografici statunitensi più famosi al mondo. Raggiunge il successo all’inizio degli anni 90 con il film Le Iene, ma l’apice della sua carriera arriva con Pulp fiction e Kill Bill, sancendo la collaborazione con l’attrice Uma Thurman che porterà entrambi al trionfo cinematografico mondiale.

Quentin Tarantino fa di Uma Thurman la sua musa in Pulp Fiction

Quentin Tarantino e Uma Thurman in Pulp Fiction
Quentin Tarantino e Uma Thurman sul set di Pulp Fiction, 1994

Pulp fiction è un film del 1994 scritto e diretto da Quentin Tarantino, che sceglie come una delle protagoniste principali Uma Thurman. La pellicola ottiene 7 candidature e un premio Oscar, sei candidature e un premio ai Golden Globes. In Italia il film incassa 4,8 milioni di euro. Rilancia la carriera di John Travolta e porta al massimo successo quella di Uma Thurman. Tipico di Tarantino, e ovviamente di tutti i suoi film, anche Pulp fiction non rispetta l’ordine cronologico degli eventi e alterna scene di massima violenza con dialoghi particolarmente ironici, ed eccezionali monologhi. La storia narra le vicende di due gangster vestiti in abito scuro, Vincent Vega e Jules Winnfield interpretati da John Travolta e Samuel L. Jackson.

Ezechiele 25.17: “il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.”

Il film si apre in una tavola calda dove una coppia di rapinatori, Zucchino e Coniglietta, decidono di compiere una rapina proprio in quello stesso locale, non sapendo che nel bar si trovano anche i due killer. Nel secondo atto Vincent e Jules recuperano una valigetta appartenente al loro capo Marcellus Wallace, rubatagli da una banda di teppistelli. La scena si chiude con Jules che recita il suo solito passo della Bibbia di Ezechiele 25.17: “il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi” e l’uccisione dei ladri. Nel frattempo Marcelus, interpretato da Ving Rhames, sta intimando a Bruce Willis, nei panni di Buch un pugile prossimo al ritiro, di perdere il suo prossimo incontro.

Uma Thurman è la tormentata Mia Wallace nel Pulp Fiction dell’ineccepibile Quentin Tarantino

La sera stessa Vincent è stato ingaggiato a scortare Mia Wallace, moglie del capo, a cui dà volto Uma Thurman, per passare una piacevole serata fuori casa. Prima di recarsi da Mia, Vincent acquista una dose di eroina dal suo spacciatore, Lance. La serata prosegue in un locale anni 50, culminando con il famoso ballo eseguito dai due in una gara di twist. La serata però non finirà bene perché Mia, cercando un accendino nella giacca di Vincent, scambia l’eroina per cocaina e inalandola finisce immediatamente in overdose. Si riprenderà solo dopo che Lance le praticherà un’iniezione intra sternale di adrenalina. Nel capitolo successivo Buch decide di non stare alle regole di Marcellus vincendo l’incontro di box e dandosi alla fuga per paura di ripercussioni da parte di Wallace. Dovrà però tornare in albergo per recuperare l’orologio d’oro, lasciatogli dal padre.

Qui ad aspettarlo troverà Vincent, che verrà ucciso dal pugile con la sua stessa mitraglietta. Poco dopo un incidente d’auto coinvolgerà proprio Butch e Marcellus, che subito dopo verranno rapiti da due personaggi malati di mente e sadici. Il pugile riesce a liberarsi e invece che scappare deciderà di salvare la vita anche a Marcellus. Il boss deciderà di perdonare Butch e di lasciarlo quindi libero di andarsene. La scena si sposta a quando Vincent e Jules, appena recuperata la valigetta di inizio film, uccidono accidentalmente all’interno dell’auto un loro infiltrato, imbrattando la macchina di sangue. Dell’auto e dei due distratti Killer si occuperà mister Wolf, grazie all’aiuto del paranoiato Jimmie, piccolo cameo del regista Quentin Tarantino. I due si recheranno nella tavola calda dove li ritroviamo all’inizio del film.

Mia Wallace di Quentin Tarantino porta Uma Thurman al successo mondiale

Mia Wallace porta Uma Thurman al successo mondiale, inizialmente però l’attrice rifiuta il ruolo. Il regista per convincerla, le spiegherà e leggerà tutto l’intero copione al telefono. Samuel L. Jackson, che invece voleva a tutti i costi il ruolo di Jules, chiese di poter rifare il suo provino, per convincere al meglio il regista Tarantino. Per i ruoli di Vincent e Jules, in fase di casting, Quentin si era orientato su Gary Oldman e Tim Roth. Per interpretare il ruolo del pugile Butch inizialmente il regista pensò a  Sylvester Stallone al posto di Bruce Willis. La famosa recitazione di Ezechiele 25.17 pronunciata da Samuel L Jackson era stata inizialmente pensata per il film “Dal tramonto all’alba”, ma in fase finale venne tagliata. Tarantino pensò così di riutilizzarla in Pulp fiction ottenendo ottimi risultati. La famosa valigetta recuperata da Vincent e Jules lascia gli spettatori dubbiosi sul suo contenuto. In fase di stesura il regista decise che avrebbe dovuto contenere i diamanti del film Le Iene. Idea che poi fu abbandonata. In un’intervista Quentin Tarantino rivela che il contenuto della valigetta “ È qualunque cosa lo spettatore voglia che sia”. Pulp fiction entra negli annali anche per il numero di imprecazioni che il film contiene. La parola “Fuck” è ripetuta infatti ben 265 volte.

Basato sul personaggio della Sposa, creato da Q&U

Quentin Tarantino e Uma Thurman in Kill Bill vol.I
Quentin Tarantino e Uma Thurman in Kill Bill vol. I, 2003

Nei titoli di coda di «Kill Bill Vol. 1» si legge: «Based on the character of The Bride created by Q&U/basato sul personaggio della Sposa creato da Q&U». Q e U stanno per Quentin e Uma, che ebbero l’idea della «sposa imbrattata di sangue». L’idea di realizzare il film Kill Bill arrivò proprio da Uma Thurman durante le riprese di Pulp fiction. Quentin voleva realizzare il film ispirandosi al cinema degli anni 70 e alle arti marziali, ma fu di Uma l’idea che la protagonista fosse una sposa malmenata e torturata proprio durante il giorno delle nozze. Kill Bill volume I di Tarantino è del 2003. Qui il regista, con la collaborazione di Uma Thurman, dà alla vita a una pellicola d’azione, incentrato su di una sposa, Beatrix Kiddo. Anni prima la ragazza apparteneva a un gruppo di assassini chiamato Deadly Viper Assassination Squad, dove si faceva chiamare Black Mamba. Viene aggredita e lasciata in fin di vita proprio il giorno delle nozze mentre aspetta un bambino, per mano del suo ex e capo della banda, Bill. La ragazza finisce inesorabilmente in coma e al suo risveglio crede di aver perso il suo bambino.

Uma Thurman contro Bill, un assassino bastardo

Sono passati 5 anni e nasce in lei un forte desiderio di vendetta contro Bill e i suoi seguaci. Per poter compiere il piano si reca a Okinawa in Giappone, dove Hattori Hanzo costruirà per lei una spada. La sua rabbia non si placherà fino a che non avrà ucciso Vernita Green, O’Ren-Ishii (Lucy Liu), Elle Driver, Bud (fratello di Bill) e Bill. Proprio Bill si era vendicato a sua volta della sparizione improvvisa di Beatrix, che credeva morta. All’inesorabile resa dei conti Bill esordirà con la famosa battuta: “Io sono un killer, un assassino bastardo, tu lo sai. E ci sono delle conseguenze quando spezzi il cuore a un assassino bastardo“. Durante le riprese del film però, Quentin convince Uma a girare una scena senza controfigura guidando una Volkswagen a 70 km all’ora, su di una strada sterrata. L’attrice non era convinta e disse di aver paura al regista, che però insistette per farle girare la scena ad alta velocità, cosicché il vento le scompigliasse i capelli. Il risultato fu un incidente in cui l’auto colpi un albero in pieno e la protagonista dovete passare diversi giorni in ospedale. Questo incrinò parecchio i rapporti tra i due. Tornata sul set l’attrice voleva vedere il filmato dell’incidente ma la Miramax non lo permise, a meno che la Thurman non firmasse una liberatoria con specifica, che non li riteneva responsabili. Tarantino ammetterà che girare quella scena così pericolosa era stato uno dei più grandi errori che avesse commesso. I due si riappacificheranno poi nel 2020.

Sabrina Baiocco

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