Rapunzel: il 24 novembre 2010 usciva nelle sale il 50° Classico Disney

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Di Federica Checchia

Il 24 novembre di tredici anni fa, nei cinema americani faceva capolino la bionda chioma di Rapunzel. Liberamente ispirato alla fiaba Raperonzolo, pubblicata dai Fratelli Grimm, il lungometraggio è il 50° Classico Disney. Un bel traguardo per lo studio di animazione statunitense. Chiamato Tangled nella versione originale, in riferimento ai folti capelli della ragazza, ma anche ai rapporti intricati presenti nella vicenda, il film è al 7° posto per incassi, nonché il più costoso nella storia della Walt Disney Animation Studios.

La trasposizione cinematografica del mito tedesco era in programma sin dagli anni ’50, ma il progetto era stato abbandonato in seguito al flop de La bella addormentata nel bosco. Il racconto originale, infatti, era stato ritenuto troppo simile alle vicende narrate da Perrault. L’idea riaffiorò decenni dopo, per concretizzarsi nel 2010, con l’opera diretta da Nathan Greno e Byron Howard (co-regista di Encanto).

La creazione di Rapunzel, tra modifiche e voci note

Rapunzel e Flynn Rider nella famosa scena delle lanterne

Le avventure della giovinetta ribelle, del suo piccolo camaleonte Pascal e del tenebroso Flynn Rider hanno richiesto una lavorazione di ben cinque anni, tra rielaborazioni e modifiche in corso d’opera. Inizialmente, i creatori avevano previsto un’animazione 2D, come per La principessa e il ranocchio, pellicola precedente a Tangled. La produzione ha, però, optato per la più moderna CGI, nella speranza di essere più accattivante per le nuove generazioni.

Diversi volti noti, negli USA, hanno prestato le loro voci ai personaggi. La star Mandy Moore (la Rebecca della serie This Is Us) ha doppiato Rapunzel, mentre Zachary Levi (Chuck, Shazam) ha caratterizzato Flynn Rider. L’attrice teatrale e televisiva Donna Murphy ha impersonato la crudele Madre Gothel, e Ron Perlman (Sons of Anarchy) ha ricoperto il doppio ruolo dei Fratelli Stabbington. Nella versione italiana, invece, sono stati reclutati Laura Chiatti, Giampaolo Morelli, Pino Insegno, Mario Biondi e Massimiliano Alto, indimenticabile Aladdin nell’omonimo film.

Curiosità e aneddoti su Tangled, dagli easter eggs alla colonna sonora

Sono diverse le curiosità legate al capolavoro Disney. Possiamo citare, ad esempio, il software creato ad hoc per la capigliatura di Rapunzel (lunga 21 metri, formata da più di 100000 singoli capelli). Ricordiamo, inoltre, il lavoro certosino sulla cascata presente nel bosco, ricreata sul modello delle Yosemite Falls, in California. Degno di nota, ovviamente, é anche il ritorno del compositore Alan Menken, otto volte Premio Oscar. Autore della OST de La Sirenetta, La Bella e la Bestia, Pocahontas, Aladdin, Hercules, Il gobbo di Notre Dame e altre tra le più belle colonne sonore disneyane, ha ottenuto, grazie al main theme di Tangled, I see the light, la sua diciannovesima candidatura, senza però vincere la statuetta.

Il carattere della protagonista, invece, si basa sulla personalità di Claire Keane, figlia dell’animatore Glen Keane. L’eroina è stata incoronata decima principessa Disney, in una cerimonia ufficiale svoltasi a Kensington Palace, a Londra, un tempo residenza di un’altra celebre “reale”, Lady Diana. Gli omaggi alle antecedenti principessine, all’interno del cartone, non mancano. Nella torre/prigione della fanciulla, infatti, troviamo svariati riferimenti alle sue “colleghe”, dall’arcolaio di Aurora, alla mela di Biancaneve, dalla rosa di Belle alla conchiglia di Ariel. Piccoli easter eggs, fili rossi tra le paladine del passato e Rapunzel, che, con la sua curiosità, il suo coraggio e il suo desiderio di libertà, incarna perfettamente lo spirito delle giovani donne che si affacciano alla vita. Principessa sì, ma del nuovo millennio.

Federica Checchia

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