Avrebbe compiuto oggi 64 anni l’icona punk per eccellenza: John Simon Ritchie, in arte Sid Vicious. Fino al 1977 la sua carriera musicale si limitò a una serata come batterista dei Siouxsie and the Banshees, ma in corrispondenza dell’uscita di Glen Matlock dai Sex Pistols, Vicious venne fatto entrare nella band dall’amico Lydon come bassista. Il resto è storia!

Chi era Sid Vicious?

Sid Vicious
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Figlio di John Ritchie, guardia a Buckingham Palace e suonatore semiprofessionista di trombone nella scena jazz londinese, e di Anne McDonald, Sid ebbe un’infanzia difficile. Subito dopo la sua nascita il padre lasciò la famiglia e madre e figlio si trasferirono a Ibiza. Anne, purtroppo, era tossicodipendente ed il figlio l’aiutava a spacciare. Tornati a Londra Sid Vicious iniziò a idolatrare star del glam rock come David Bowie ed i Roxy Music. Nel 1965 Anne sposa Christopher Beverley. Sid ne adotta il cognome diventando John Simon Beverley.

Nel 1975 John conosce John Lydon, futuro cantante dei Sex Pistols. Il nome Sid Vicious gli venne dato scherzosamente proprio da Lydon in quanto quest’ultimo considerava il criceto di John (Sid) “malvagio”.

In quel periodo iniziò a frequentare la nascente scena punk di Londra, inventando secondo alcuni il pogo e rendendosi protagonista di alcuni incidenti durante i concerti. Malcolm McMlaren, marito di Vivienne Westwood e futuro manager dei Sex Pistols dirà a tal proposito: “Ovunque ci fosse Sid, c’era una rissa!

I Sex Pistols

Per capire bene la figura di Sid Vicious bisogna guardare all’ascesa dei Sex Pistols nel panorama musicale inglese della seconda metà degli anni Settanta. La band divenne ben presto un punto di riferimento per la nascente scena punk britannica con le sue filosofie anarchiche e anti ideologiche. La scalata iniziò nel 1976, anno del loro tour epocale culminato nella tappa del 4 giugno alla Lesser Free Trade Hall di Manchester: quella serata diede una svolta decisiva alla nascita di una serie di importanti band.

Il 26 novembre dello stesso anno uscì il singolo Anarchy in the Uk. Con quel brano i Pistols si fecero portavoce di un’intera generazione. Nel 1977 Sid Vicious entrò a far parte del gruppo per rimpiazzare l’uscita di Glen Matlock.

Lo stesso Lydon si spese molto per arruolare Vicious nel gruppo poiché, anche se non aveva mai suonato il basso fino ad allora, era convinto che avrebbe imparato in poco tempo e riteneva che il suo aspetto si adattasse molto bene ai mass media.

Anni dopo McLaren, a proposito di Lydon e Vicious, disse: “Vivienne mi disse che aveva visto un ragazzo di nome John che veniva spesso in negozio e lo vedeva bene per fare il cantante della band. Purtroppo sbagliai John e presi Lydon.

L’amore tormentato con Nancy Spungen ed i problemi di droga

Non si può parlare di Sid Vicious senza menzionare la sua relazione con Nancy Spungen, giunta a Londra agli inizi del 1977, in occasione di un concerto degli Heartbreakers. Nancy era una groupie della band.

La Spungen era una nota eroinomane e Lydon fece di tutto per cercare di tenere Sid lontano da lei. Purtroppo i due si piacquero subito diventando coppia fissa. Nancy era una nota eroinomane e ciò ha finito per coinvolgere anche Vicious nel tunnel della droga. Nel 1978 i due si trasferirono a New York, dopo la decisione di Vicious di lasciare la band, ma la loro relazione continuò a essere tormentata tra eccessi e droga. La data che cambiò per sempre la vita dell’ex bassista fu il 12 ottobre dello stesso anno quando trovò Nancy morta nella camera del Chelsea Hotel dove vivevano. Vicious, che dichiarò di non ricordare nulla poiché in quel momento era in stato confusionale per abuso di stupefacenti, venne arrestato in quanto unico indagato per la morte della donna e, successivamente, scagionato su cauzione.

Dopo la morte di Nancy la sua vita divenne un calvario e poco dopo morì di overdose.

L’ultimo concerto londinese

Dopo il turbolento e snervante tour negli Stati Uniti, Johnny Rotten aveva lasciato la formazione e gli altri provavano a barcamenarsi con un musicista in meno. Avranno vita breve ovviamente, arrivando alla rottura definitiva all’inizio del 1979. L’estate dell’anno precedente tuttavia, è degna di nota anche per un altro fatto. Quell’agosto del 1978 vedrà l’ultimo concerto live di Sid Vicious a Londra.

In quell’anno Sid Vicious mette su un gruppo di musicisti, sotto il nome di Vicious White Kids, composto da Rat Scabies dei The Damned, Glen Matlock dei Sex Pistols, Steve New dei The Rich Kids e Nancy Spungen come corista. Quell’ultima esibizione live si terrà all’Electric Ballroom di Londra e sarà l’ultima occasione per vedere Sid su un palco europeo.

Non solo una formazione d’eccezione quella sera, ma anche un pubblico eccezionale assistette al concerto dell’ex bassista dei Sex Pistols, erano presenti Elvis Costello, Blondie e Joan Jett.

La band ha preparato un set di circa 30 minuti, così decidono di suonarlo per due volte consecutive. Al secondo giro, Nancy Spungen sale sul palco a cantare e urlare insieme a Sid, nonostante il resto della band l’abbia già fermamente respinta come corista alle audizioni. C’era da aspettarselo: se c’è una cosa che Sid non ha mai fatto è compiacere pubblico e amici dandogli quello che si aspettavano. Nonostante ciò, i The Vicious White Kids suonano compatti, tesi ed esaltati, offrendo pochissimi sorrisi e le parole tra un brano e l’altro sono selezionate con il contagocce. Sid Vicious cita, immancabilmente), le parole di Iggy Pop: “Voi idioti pagate e noi ce la ridiamo”. Sid era così: da un lato molto egocentrico e dall’altro confusissimo e infelice, privo di qualsiasi atteggiamento auto-celebrativo tipico di chi sa di avere il proprio nome scritto nell’enciclopedia della musica rock.

La scaletta del concerto

C’Mon Everybody

(Not Your) Stepping Stone

(Don’t You Gimme) No Lip Child

I Wanna Be Your Dog

Belsen Was A Gas

Chatterbox

Shake Appeal

Something Else

My Way

Alessandro Carugini

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