Sapevate quali sono i look più iconici del Festival più importante dell’anno? In attesa della prima serata del Festival, e di scoprire tutti i look di artisti di Sanremo 2023, vediamo insieme quali sono stati i più iconici look delle scorse edizioni.
I look indimenticabili del Festival di Sanremo
Non solo musica: Sanremo è da sempre palcoscenico non solo di cantanti, ma anche di stilisti e truccatori. La parte beauty e fashion è ciò che rende gli artisti parte dello spettacolo, e sin dalle prime edizioni ha fatto tanto parlare. Ci sono stati look meravigliosi, espressione artistica di grandi case di moda (vedi: Gucci), che si sono affidati a un artista per renderlo volto della maison. Ma soprattutto, ciò che da sempre ha fatto parlare i salotti televisivi, e anche quelli di casa, sono stati i look fail. Ci sono, infatti, alcune esibizioni di cui ci ricordiamo per l’abito dell’artista, o delle mancanze dell’abito.
Alcuni hanno proprio deciso di evitare alcuni “pezzi” importanti, come Madame nel 2021 che ha calcato il palco dell’Ariston direttamente senza le scarpe. E non è stata la prima: già Anna Oxa nel 2001 l’aveva fatto, mentre nel 2006 è stata Marina Rei a presentarsi al suo esordio al Festival senza scarpe. Nel 2007 poi l’ospite Josse Stone è stata accolta da Pippo Baudo scalza e in minigonna, mentre le sue colleghe indossavano tutte i pantaloni. Nel 2009 invece, fu Karima, la giovane pupilla di Burt Bacharach, ad abbandonare le scarpe in camerino. L’anno dopo, nel 2010 Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero, accompagnata dai Nomadi, si è presentata scalza per l’esordio tra i big.
Festival tra fail e look iconici
Negli anni ’80 la moda era una cosa seria: parlaimo del vestito in maglie metallica del 1984, creato da Gianni Versace per Patty Pravo, che pesava quasi 40 kg. Ma c’era anche un minidress, molto in voga all’epoca, che sembrava una bandiera italiana. Indossato da Loredana Berté nel 1988, per omaggiare la seconda medaglia d’oro di Alberto Tomba. Negli anni ’90 Anna Oxa si presenta con il G string di Gucci nel 1999, tornato (purtoppo?) di moda. Sempre la Oxa, concorrente di quest’anno, ha mostrato l’ombelico nel 1986. Dieci anni dopo, nel 1996, Elio e le storie tese si esibiscono sul palco in -letteralmente- total silver. Nel 1991 Sabrina Salerno entra nella storia del Festival grazie al brano “Siamo donne“, cantata con Jo Squillo. Della sua esibizione ricordiamo il suo due pezzi argento con giacca svolazzante.
Ma come dimenticare la famosissima “farfallina” di Belen? Nel 2012 la showgirl indossa e scandalizza il pubblico con uno spacco vertiginoso dell’abito di Fausto Puglisi. Suscitò tantissime critiche, ma anche tante domande, lanciando la moda dell’intimo invisibile (una vera conquista nel mondo della moda, che ancora oggi è in commercio). Mentre Michelle Hunziker nel 2018 è apparsa sul palcoscenico dell’Ariston con un abito di Moschino che replicava letteralmente un bouquet di fiori. L’abito, di Jeremy Scott per la collezione primavera/estate 2018, era l’iperbole dei fiori che vengono lanciati alle star quando ricevono gli applausi.
Madalina Ghenea nel 2016 ha stregato il pubblico con una serie di trasparenze, come quella del meraviglioso abito di Zuhair Murad. L’attrice e modella ha deciso di mettere in risalto il suo decolleté con una scollatura profonda; ma su Twitter, allora, era stata definita l’erede di Elsa, la protagonista del cartone animato Frozen. In tempi più recenti come non dimenticare Achille Lauro e la sua ispirazione a San Francesco: l’artista, per tutte le serate del Festival 2020, ha vestito Gucci, facendosi icona di alcune importanti personalità, tra cui proprio San Francesco d’Assisi.
Un abito con cui ci siamo rifatti gli occhi: l’eleganza di Noemi
Ci sono alcune creazioni che invece hanno lasciato un segno nella storia del Festival. Anzi, elencarli tutti sarebbe impossibile. Ma ci sono artisti, come Noemi, che raramente hanno sbagliato qualcosa in tutte le esibizioni al Festival. Per esempio, nel 2018 la cantante si è presentata con uno splendido abito quasi-vintage di Dolce&Gabbana della collezione 2007/2008.
«Ogni volta è come la prima, ma questa sera ha qualcosa di speciale. È stato bellissimo condividere con voi la Metamorfosi che ho affrontato come artista e come Donna. Con Glicine vi voglio raccontare la nascita di una nuova forza, di una nuova consapevolezza. Ora sono orgogliosa di indossare le mie emozioni. Questo abito da sera in tulle Dolce&Gabbana completamente ricoperto di Swarovski, è realizzato e ricamato a mano, con la stessa passione che guida il mio percorso musicale». Indossa lo stesso abito che 14 anni prima era stato portato sul catwalk da Gisele Bündchen proprio in occasione della sfilata della maison milanese.
Marianna Soru
Seguici su Google News