A un anno dalla sua uscita, ho deciso di riguardarmi WandaVision, in un momento dove, per circostanze personali, ero lontana dalla mia famiglia. Sarà una questione di età, o magari sono semplicemente io che sono un’inguaribile romantica innamorata dell’amore, oltre che delle storie Marvel; ma ho dovuto aggiungere dei punti in più a questa serie, che mi sono riconfermata essere davvero ben riuscita.

L’appuntamento settimanale con Elisabeth Olsen e Paul Bettany, mi aveva soddisfatto; ma una visione più ravvicinata delle 9 puntate mi ha permesso di apprezzare molto di più il modo in cui è costruita la serie. Essendo il primo prodotto Marvel dopo Avengers EndGame, e SpiderMan Far From Home, l’astinenza era tanta. Quindi dopo ogni episodio c’era la ricerca di easter egg, anticipazioni, citazioni ai fumetti. Cosa che caricava la visione dei successivi di aspettative inutili.

Nonostante le domande iniziali, che ogni spettatore si pone alla vista di Visione vivo e di alcune circostanze inquietanti; i primi episodi sono leggeri e divertenti. Ci si sente ospiti graditi in casa di Wanda e Visione; abbiamo il posto in prima fila per vedere finalmente i due che si godono la loro storia d’amore. Inizialmente assistiamo infatti al coronamento del loro sogno. Che detto fra noi, è il sogno della maggior parte delle persone: poter trascorrere la propria vita insieme a qualcuno che amiamo e che ci ricambia. Con cui avere una complicità speciale data da ciò che si è vissuto nel passato e dai progetti per il futuro.

Per tutti e tre i primi episodi, ci sentiamo stregati, intrappolati nella visione di qualcosa che ci compiace. E sotto sotto lo sappiamo che c’è qualcosa che non quadra. Visione è morto, le gemme dell’infinito sono state distrutte.. Com’è possibile che sia lì con lei? Infatti negli episodi successivi, cominciamo a capire che è tutta una montatura messa in piedi da Wanda. Che ha soggiogato un’intero paese per poter avere la possibilità di vivere la sua storia d’amore (con tanto di gemelli nati e cresciuti nel giro di un’episodio).

WandaVision, Tommy e Billy - photocredits: L'Antro Atomico del Dr.Manhattan
WandaVision, Tommy e Billy – photocredits: L’Antro Atomico del Dr.Manhattan

Onestamente, la prima volta che l’ho visto non ne ero rimasta delusa, ma avevo la sensazione di non essere riuscita a dare l’attenzione ai dettagli giusti. Riguardandolo quasi nell’arco di 2 giorni ( ho avuto parecchio tempo disponibile ^^ ), sono riuscita a empatizzare un pò di più col personaggio di Wanda Maximoff, a cui Jack Kirby ha regalato una storia personale davvero complessa da gestire.

WandaVision, i protagonisti: orgoglionerd.it
WandaVision, i protagonisti – photocredits: orgoglionerd.it

Se mettiamo da parte l’intento narrativo di raccontarci la nascita di Scarlet Witch e l’ingresso di nuovi personaggi come Monica Rambeau, Agatha Arkness o dei figli di Wanda e Visione; il resto di ciò che vediamo è la materializzazione del dolore di Wanda, lasciata sola a doverlo affrontare. Questo è secondo me il punto più dolente. E’ la dimostrazione che chiunque, anche la persona più forte o speciale, se si ritrova sola a dover gestire la sofferenza, può diventare potenzialmente pericoloso. E non solo per se stesso.

WandaVision, Wanda e il lutto di Visione - photocredits: everyeye serie tv
WandaVision, Wanda e il lutto di Visione – photocredits: eveyeye serie tv

Per carattere, quando mi succede qualcosa di brutto, che mi tocca davvero nel profondo, sono istintivamente portata a chiudermi, e credo che sia in generale la reazione più naturale. Questo mio modo di fare scaturisce un vortice di pensieri che mi trascinano sempre più in basso. Ma fortunatamente, negli anni, ho avuto la fortuna di incontrare persone che nei miei momenti difficili, quando mi trovo in fondo al pozzo, sono pronte a tendermi la mano.

(L-R): Teyonah Parris as Monica Rambeau and Elizabeth Olsen as Wanda Maximoff in Marvel Studios' WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo by Suzanne Tenner. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.
(L-R): Teyonah Parris as Monica Rambeau and Elizabeth Olsen as Wanda Maximoff in Marvel Studios’ WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo by Suzanne Tenner. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Ed è proprio questo, il lato della trama che mi ha colpito di più. Wanda riesce a recuperare se stessa, a realizzare davvero che cosa ha fatto solo quando il personaggio di Monica decide di aiutarla. Facendole capire che non importa quanto tu possa aver sbagliato, quanto male tu possa aver fatto: ci sarà sempre qualcuno che ti vedrà per come sei nella tua integrità, e sarà disposto a fidarsi di te. Contrapponendosi ad Agatha, che nonostante la finta vicinanza e disponibilità nei confronti di Wanda, è solo desiderosa di rubarle il suo potere.

Quando sono arrivata a rivedere l’ultimo episodio, oltre all’evoluzione della storia, ho apprezzato moltissimo gli spunti di riflessione che mi ha lasciato. Mi piace pensare che sia proprio questo il valore aggiunto, oltre agli scontri fra super, i raggi laser e le esplosioni stupefacenti. Tolta la maschera, quello che resta sono, a parere mio la cosa più importante: i rapporti umani.

Seguiteci sulle nostre pagine Facebook & Instagram

Carlotta Mione