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Ottobre 22, 2024, martedì

Edward Norton, passione e talento senza compromessi

Edward Norton è uno degli attori più brillanti degli ultimi decenni, costituendo, per intensità e coerenza artistica, quasi un fenomeno di eccezione nel panorama cinematografico hollywoodiano. Del resto, l’antidivo non è minimamente interessato allo status di celebrità, ed abbraccia ogni progetto con una devozione e un rigore totale. Egli incarna più di tutti il mito del perfezionista, talmente ossesso dal raggiungimento del risultato, da assumere degli atteggiamenti autodistruttivi. La sua volontà di non cedere a compromessi e la paura di scadere nella mediocrità, gli procurano notoriamente dei problemi nel set, e la reputazione di attore difficile.  

Del resto, infatuarsi del teatro dall’età di cinque anni, parlare correntemente giapponese e laurearsi nella prestigiosa università di Yale, non è da tutti. Edward Norton si è affermato principalmente con la propria bravura; De Niro e Pacino sono le sue principali ispirazioni, che lo avrebbero convinto che “avrebbe potuto recitare, pur non essendo il più attraente tra gli uomini”. Egli è considerato da autorevoli critici il miglior attore della sua generazione; se ne elogia anche la capacità di incarnare personaggi odiosi, dimostrando versatilità e abilità di non “essere etichettato” esclusivamente come attore protagonista, villain, o caratterista.

L’autoparodia in Birdman e la debacle di Fight Club a Venezia

Se dovessi mai dover smettere di prendere la metropolitana, mi verrebbe un infarto”, ha dichiarato Edward Norton, a proposito del suo profondo desiderio di avere una vita normale. Quello dell’attore, per lui, è un mestiere, che non deve essere sottoposto a nessuna forma di compromesso. Diversamente da altri, egli non ha mai scelto di accettare una parte, solo perché voleva lavorare con un determinato collega; il ruolo è la sola cosa che conta. Questo desiderio di integrità non è spesso compatibile con le dinamiche dell’industria cinematografica e Norton si è guadagnato la nomea di persona difficile ed arrogante; tale idea romanticizzata dell’attore maledetto dall’umore intrattabile è da egli stesso ritratta nel film Birdman, di Alejandro Iñárritu, in cui recita, non senza ironia, proprio il ruolo di un teatrante ambizioso, pretenzioso ed impossibile da gestire.

Parlando di ironia, è con tale attitudine che Edward Norton ha affrontato il clamoroso insuccesso della pellicola Fight Club, al momento della sua proiezione durante il Festival di Venezia. Egli vi presidiava insieme al collega Brad Pitt, di cui è miglior amico, fin dai tempi della pellicola. Le cose non sono andate come ci si aspettava, ma i due allora giovanissimi attori l’hanno presa alla leggera, complice il fatto di aver fumato una canna prima della proiezione.

Ci avevano sistemato in balconata, proprio accanto al capo degli organizzatori del Festival. Tutti ci guardavano e ci applaudivano, poi iniziò il film: alla prima battuta, silenzio assoluto, nessuna risata. Stessa cosa alla seconda battuta. Una situazione imbarazzante, ma col passare del tempo, di fronte a quella gelida accoglienza, io ed Edward non riuscimmo a fare altro che ridere. Sì, eravamo noi quegli str…i che ridevano durante il film, ed eravamo gli unici a farlo.

Sara Livrieri

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