Chiusa dalla magistratura, a seguito della morte di uno degli operai, la discarica di Colleferro. La Raggi chiede a Zingaretti un sito alternativo per lo stoccaggio. Scoppia il caos nella capitale dove si comincia a parlare senza freni di emergenza rifiuti
Emergenza rifiuti: è caos nella capitale
La chiusura della discarica di Colleferro, a causa di un’ordinanza della magistratura romana che sta indagando sulla morte di uno degli operai di quel sito di stoccaggio, ha mandato in tilt il fragile sistema della raccolta rifiuti di Roma Capitale. Un’ordinanza regionale, emanata a luglio 2019 per chiudere la precedente emergenza rifiuti, individuava il sito di Colleferro come destinatario degli scarti degli impianti della regione Lazio derivati dallo smaltimento dei rifiuti di Roma.
Tutto questo fino al 6 gennaio 2020. Nella stessa ordinanza si cercava inoltre di imporre ad Ama l’approvazione dei bilanci del 2017 e 2018. Il cda della municipalizzata capitolina dei rifiuti si è dimesso e niente è stato ancora approvato. Ora la nuova emergenza rifiuti scatenata dalla chiusura di Colleferro ha riaperto lo scontro tra comune-Regione-Ama tanto che l’amministratore unico della municipalizzata romana Zaghis ha ammesso: “Roma da ieri alle 17.55 è in emergenza “.
Nessuna decisione è stata presa al momento dal sindaco Virginia Raggi che si è limitata a mandare una lettera al presidente della regione Lazio Zingaretti chiedendo di “indicare senza indugio un sito alternativo” per immettervi 1100 tonnellate di rifiuti al giorno “onde scongiurare una grave crisi nella raccolta “.
La dura riposta di Zingaretti
Il governatore Zingaretti ha replicato duramente alla richiesta della Raggi affermando che spetta al comune di Roma individuare “il sito in cui conferire i rifiuti o si rischia veramente un’emergenza drammatica“.
“Siamo alle solite perché è noto a tutti, a me, al ministro, che la legge prevede che deve essere l’amministrazione comunale o l’Ama ad individuare il sito in cui conferire i rifiuti e la Regione, entro le sue competenze, qualora fosse necessario, autorizzare il conferimento“, ha detto inoltre il governatore del Lazio attaccando il sindaco di Roma.
A cercare di mettere pace tra regione e comune di Roma ci ha pensato il ministro dell’ambiente Costa che ha detto:
“Sui rifiuti, Roma sconta una situazione irrisolta da oltre 20 anni. Bisogna lavorare tutti insieme, abbassando i toni e alzando il livello di attenzione e collaborazione, nell’unica ottica vincente che è il bene dei cittadini”. Al momento però non c’è nessun sito alternativo a Colleferro e l’emergenza dei rifiuti nella capitale continua.