E’ stato un meteorite – più che un fulmine – a ciel sereno quello che ha colpito la comunità dei videogiocatori di tutto il mondo: sono stati pubblicati su YouTube oltre 90 minuti di gameplay di una versione di sviluppo dell’attesissimo GTA 6. Il leak – ormai arginato per gran parte – è di una versione molto lontana dal prodotto finale, ma ci dà alcune conferme relative alle indiscrezioni dei mesi passati. Si potrà infatti giocare – a quanto si vede – nei panni di un protagonista maschile e uno femminile, seguendo il mito criminale di Bonny e Clyde, in una città grande e che ricorda la Vice City di Tommy Vercetti. Ma non solo: nel gameplay, anche gli elementi di gioco come le rapine, gli ostaggi, il sistema di metropolitana, dialoghi irriverenti di classico stampo Rockstar Games. Che effetti avrà il più grande leak della storia dei videogiochi?
Rapine, ostaggi, una protagonista femminile: tutti gli elementi trapelati dal leak di GTA 6, il più massivo della storia dei videogiochi
Alla fine del 1999, una versione di sviluppo del seguito dell’action-stealth targato Looking Glass, Thief II, venne diffusa su internet. Un intero gioco mostrato dall’inizio alla fine avrebbe potuto eclissare tutto il lavoro compiuto dagli sviluppatori, dai designer, dagli ideatori di un videogioco. Ma fortunatamente non fu così, e Thief II, the Metal Age, è – ancora – uno dei migliori videogiochi per PC mai usciti. GTA, al contrario del datato Thief, non ha bisogno di presentazioni. E un semplice leak non scalfirà la sua fama. Sempre al centro di polemiche sulla sua violenza gratuita, GTA V è stato il gioco di generazioni intere. Col suo enorme comparto multigiocatore e la sua campagna in singolo, ha occupato i pomeriggi di milioni di persone attraverso ben tre generazioni di console. E il seguito, naturalmente, ne occuperà forse di più.
Sì, perché il gigantesco leak di ieri avrà delle conseguenze pesantissime per la software house Rockstar Games. La casa di sviluppo, nota per concentrare – negli ultimi anni – tutti i propri sforzi in singoli, maestosi prodotti di immensa qualità (si pensi che il loro prodotto più recente, Red Dead Redemption 2, è di ben 4 anni fa), dovrà rivedere la propria tabella organizzativa. Sì, perché il prodotto è ancora molto lontano dal completamento, stando a quanto visto su YouTube. Anzi, secondo molti commentatori la grafica ricorda uno di quei sottoprodotti-truffa che si trovano su Steam a prezzi irrisori. Ma non solo: stando ai messaggi nei video-leak ormai non più disponibili, a diffondere i filmati sarebbe stato un hacker infiltrato alla Rockstar Games, che aveva promesso “niente crunch“ (orari durissimi e intensivi per rientrare nelle scadenze) per il gioco, in cantiere da ben otto anni.
Alberto Alessi
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