Il 21 aprile nasceva Charlotte Bronte, autrice di Jane Eyre

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Di Sonia Faseli

Il 21 aprile è l’anniversario della nascita di Charlotte Bronte, la scrittrice inglese passata alla storia per i suoi romanzi, come “Jane Eyre”, e “Villette”. Charlotte Bronte è stata anche una poetessa, ma viene ricordata principalmente per i suoi romanzi che rispecchiano il suo carattere femminile e passionale.

La vita in breve di Charlotte Bronte

Charlotte Bronte è nata il 21 aprile 1816 a Thornton, nel Regno Unito. Nonostante le origini umili della sua famiglia, Charlotte riesce ad avere un’istruzione adeguata. Nel 1846 Charlotte consegna ad un editore le poesie di Emily, e nello stesso anno pubblica il suo primo romanzo intitolato “Il professore”. L’anno seguente esce “Jane eyre”, il romanzo che ottiene un grande successo. Nel 1854, Charlotte Bronte sposa un pastore anglicano, ma dopo soli nove mesi di matrimonio muore il 31 marzo 1855 a Haworth, prima ancora di partorire il suo primo figlio. La causa della morte e stata attribuita alla tisi o alla consunzione. Attualmente si ritiene che Charlotte sia morte di iperemesi gravidica, una complicazione dovuta alla gravidanza. Secondo le fonti storiche le sue ultime parole sono state “Sono felice”.

I romanzi

I principali romanzi attribuiti alla penna di Charlotte Bronte sono stati “Il professore”, che viene inizialmente rifiutato, e poi pubblicato l’anno prima del celebre “Jane Eyre”, che viene pubblicato immediatamente sotto lo pseudonimo di Curre Bell, utilizzato da Charlotte per pubblicare. Altri due celebri romanzi sono “Shirley”, ambientato durante l’epoca luddista e “Villette”, con accenni autobiografici. Dopo la morte della sorella Emily Bronte ha curato anche un’edizione posta del romanzo “Cime tempestose”.

Il personaggio femminile dei romanzi di Charlotte Bronte

Negli anni in cui vive Charlotte Bronte, nasce il movimento femminista fondato dall’attività Mary Walllstonecraft. Con questa nuova visione sociale, negli ambienti borghesi si diffonde per la prima volta il desiderio per le donne di partecipare alla vita sociale. Dall’altra parte, il mondo borghese dell’epoca vittoriana è ancora incentrato sui valori del puritanesimo, secondo un convenzionale moralismo. La donna borghese e ancora segregata in casa, dove può coltivare solo inutili interessi. Questa contrapposizione è evidente nel romanzo “Jane Eyre”, che a causa del personaggio principale ha creato molto scalpore in seguito alla sua pubblicazione. Jane Eyre è una donna molto intraprendente rispetto ai canoni del tempo. La sua volontà di ferro deve essere tenuta costantemente sotto controllo dai radicati principi morali si dell’epoca.

Sonia Faseli

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