Cinema

Il controverso Johnny Depp e i suoi outsider ammantati di mistero

Negli ultimi tempi facendo un giro sul Web alla ricerca di informazioni sul divo, bello e impossibile Johnny Depp, vediamo che gli articoli proposti riguardano per lo più la vicenda dello scontro con l’ex moglie Amber Heard, delle accuse di violenza domestica e della causa (oramai pesa) contro la rivista “Sun“.

Seppur rimane difficile ignorare la vita privata dell’attore in un’epoca in cui viene, nel bene e nel male, continuamente esposta agli occhi del pubblico, in questa sede si cercherà di scindere, per quanto possibile, l’uomo dall’artista e di celebrare la figura dell’attore che ha stregato più generazioni atraverso i suoi personaggi eccentrici e tenebrosi.

Jhonny Depp, Credits: Newshub
Johnny Depp, Credits: Newshub

Johnny Depp e Tim Burton, un sodalizio nel nome del genere noir

Il debutto cinematografico nell’horror “Nightmare – Dal profondo della notte” di Wes Craven (1984) sembra segnare in modo irreversibile la direzione su cui si muoverà quasi tutta la carriera di Johnny Depp. Sei anni dopo veste i panni del giovane eroe incompreso e tormentato “Edward mani di forbice“, personaggio a cui deve la sua fama internazionale, che diventa il secondo punto necessario per titare giù quella linea retta che legherà tutta la vita artistica dell’attore a ruoli di outsider cupi e tenebrosi, possibilmente ammantati di mistero e che richiamino un contesto problematico.

Edward mani di forbice” è anche il primo film in cui Depp viene diretto dal Tim Burton, regista amante del dark con cui l’attore stringe un’amicizia pluridecennale e dà inizio ad una proficua collaborazione che si concretizzerà in ben 8 pellicole. Su Johnny Depp sembra calare a pennello l’estetica decadente di Burton, che ricorda il loro primo incontro con queste parole:

Non capita spesso nella vita di incontrare qualcuno e sentire immediatamente una connessione totale.”

Tim Burton
Jhonny Depp nei panni del protagonista di "Edward mani di forbice", Credits: Best Movie
Johnny Depp nei panni del protagonista di “Edward mani di forbice”, Credits: Best Movie

Da “Ed Wood” a “Sweeney Todd”: la collaborazione Depp-Burton fino al trionfo ai Golden Globes

Johnny Depp torna quindi sul set per un film con la regia di Burton già nel 1994 con “Ed Wood“, il biopic su quello che è noto come il peggior regista della storia, Edward D. Wood Jr.. Passando per il gotico “Il mistero di Sleepy Hollow“, lo spumeggiante remake “La fabbrica di cioccolato“, la deliranza del Cappellaio Matto in “Alice in Wonderland“, la collaborazione ne “La sposa cadavere” e il fantasy “Dark Shadows“, si arriva alla pellicola che varrà all’attore il suo primo Golden Globe.

Jhonny Depp in "Sweeney Todd", Credits: Fanpop
Jhonny Depp in “Sweeney Todd”, Credits: Fanpop

Si tratta del film musicale “Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street“, adattamento cinematografico del musical di Stephen Sondheim, ovvero della macabra storia del barbiere Benjamin Barker che coltiva un profondo e violento desiderio di vendetta nei confronti del Giudice Turpin (Alan Rickman). Accanto a Depp, nel ruolo della co-protagonista Mrs Lovett troviamo qui Helena Bonham Carter, compagna di vita di Burton.

Quest’ultima interpretazione cruda e appassionata, guidata dalla regia dell’amico Burton, nelle vesti di un personaggio che trova il suo mototore interiore nel proprio tormento e nella sete di sangue, porta Depp alla vittoria nella categoria Migliore Attore Protagonista ai Golden Globe del 2008.

Gli outsider di Johnny Depp travolti dalla deriva pop

In anni più recenti il volto dell’attore consacrato nell’Olimpo di Hollywood grazie ai suoi ruoli più noir, è stato associato a personaggi che si distaccano dalla direttrice dominante finora delineata. Si pensi a Jack Sparrow (“Capitano! Capitan Jack Sparrow!“), il pirata della saga disneyana “Pirati dei Caraibi” a cui Johnny Depp ha regalato un’indimenticabile caratterizzazione, che non mancò di preoccupare gli executives, come ha raccontato l’attore al Festival di Zurigo:

Erano nervosi, avevano paura che nessuno capisse una parola di quello che diceva il Capitano Jack. Mi chiamarono per chiedermi: “Ma è ubriaco? Sei ubriaco? Perché muovi le mani così?” Non mi scoraggiai nemmeno un po’, mi caricai. Sapevo che se loro erano preoccupati, allora stavo facendo il mio lavoro. Quando mi chiesero di stemperare, io calcai la mano.

Jhonny Depp in "Pirati dei Caraibi", Credits: Prensa Libre
Johnny Depp in “Pirati dei Caraibi”, Credits: Prensa Libre

Il maestro delle Arti Oscure nel mondo fantasy potteriano

Ancora una volta è una saga, in tempi recentissimi, ad avvicinarlo al pubblico più giovane nei film fantasy “Animali fantastici“, spin-off della saga potteriana. Prima dell’abbandono forzato a causa della decisione della Warner Bros di allontanarlo dalle proprie produzioni a seguito delle vicende citate ad inizio articolo, Johnny Depp interpretava uno dei maghi più potenti mai visti dalla Storia della Magia: Gellert Grindelwald.

Questo film porta sì Johnny Depp di nuovo nel ruolo di un antagonista, ma in una produzione dai toni relativamente leggeri. Grindelwald è un mago oscuro, prima più che amico e poi problematico nemico di Albus Silente (direttore della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts). Parlando dei possibili paragoni del suo personaggio con la stringente attualità degli scorsi anni, l’attore precisa la propria opinione:

“Non vedo nessun possibile confronto con Donald Trump. Per me c’è qualcosa di quasi infantile in Grindelwald. Il suo sogno di ergersi nel mondo magico. È un elemento fascista e non c’è niente di più pericoloso di qualcuno che è un sognatore con una visione così forte e dannosa da renderla reale. Ma nessun personaggio si sveglia e fa ‘Oggi farò il peggio che posso e sarò malvagio come l’inferno‘. Io credo che Grindelwald sia stranamente un personaggio piacevole.”

Niente di meglio per celebrare i 58 anni di un attore col gusto dei personaggi controversi, cupi, sfaccettati e tormentati, che chiudere con questa dichiarazione del piacere dello strano, dell pericoloso, del “cattivo”, dell’antieroe a cui il talento attoriale di Johnny Depp ha saputo dare il giusto spessore e un sapore persino romantico.

Debora Troiani

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