Oscar Piastri si prepara ad affrontare l’avventura in F2 in questa nuova stagione ormai alle porte. Dopo essersi laureato campione della Formula 3 l’anno passato, punta a maturare e a crescere quanto più possibile prima di fare il grande salto. Un 2021 impegnativo per l’australiano che non si carica di troppe aspettative.
La doppia conferma di Prema e Alpine
Fino ad ora la categoria cadetta ha accolto moltissimi rookie che prenderanno parte alla stagione 2021: dalla coppia Lawson-Vips in Hitech, al vice campione di F3 Théo Pourchaire, fino ad arrivare al giovane Lirim Zendeli, ex Trident. Tra questi c’è anche Oscar Piastri, vincitore del campionato propedeutico alla F2. L’australiano ha ricevuto una doppia conferma in Prema e in Alpine, nel programma dedicato alle giovani promesse organizzato dall’omonima scuderia e di cui fa parte dal 2020.
Una doppia fiducia da parte di uno dei team migliori delle categorie minori e da una academy volta a formare dei potenziali campioni. Una conferma che fa intendere che il pilota classe 2001 ha talento da vendere e che può arrivare lontano per poter, un giorno, competere con i più grandi professionisti al mondo. Nonostante tutti i buoni propositi e le ottime circostanze che gli si sono presentate davanti, Oscar Piastri sembra non avere alcuna fretta. Il giovane australiano, infatti, non ha troppe aspettative e rimane perciò con i piedi ben piantati a terra.
Un piano biennale per Piastri in F2
Secondo quanto riportato da Autosport, il 19enne di Melbourne vorrebbe prepararsi al meglio per il suo approdo in F1. Infatti, Oscar Piastri ha previsto di rimanere in F2 per almeno due anni: un periodo più che giusto per imparare quanto serve. Inoltre, non può fare troppo affidamento su Alpine, dal momento che la academy francese ha ben cinque piloti che concorrono per il titolo nella categoria cadetta e che, ovviamente, non possono arrivare in F1 tutti assieme. Piastri è quindi consapevole che ci vorrà tempo e pazienza.
“Penso che sia un anno molto importante. Ho un’ottima ‘spinta’ al momento grazie a due campionati vinti (Formula Renault e F3, n.d.r.), quindi se posso aggiungerne un terzo di fila, penso che mi metterà solo in buona luce. Penso che la griglia di quest’anno sia estremamente competitiva e passare alla F2 di per sé non è facile. Credo che quest’anno sia importante, ma a seconda di come andrà, il prossimo potrebbe essere quello importante. Non sto mettendo troppa pressione su me stesso per ottenere qualcosa di straordinario in questo mio primo anno”.
Il giovane australiano ha fatto poi riferimento ai suoi compagni di academy, che si aspetta saranno molto veloci:
“Penso che il tempismo possa funzionare molto bene, ma ci sono anche altri due ragazzi dell’academy Renault con me in F2, quindi non posso fare affidamento su questo per approdare in F1. Mi aspetto che Zhou e Christian siano forti quest’anno. Credo che se hai grande successo in pista, puoi quasi creare il tuo tempismo. Questa è una specie di mentalità che sto assumendo, e dà ad Alpine e Mia (Sharizman, n.d.r.) un po’ di mal di testa, ma immagino sia un bel mal di testa da creare. Se ho successo e dimostro di essere pronto e che non c’è alternativa, penso che sia solo un bene per me”.
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Maria Iuliano
