Pierre Auguste Renoir, l’Impressionismo e la pittura della “joie de vivre”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Pierre Auguste Renoir, pittore e incisore, uno dei primissimi esponenti dell’Impressionismo francese. Oggi è l’anniversario della sua nascita, avvenuta il 25 febbraio 1841 a Limoges in una famiglia di origini modeste. Aderendo all’ideale impressionista, Renoir cercava un’interpretazione soggettiva del mondo in cui è l’occhio del pittore il protagonista vero. Quello che si vede in un momento è diverso da quello successivo.

Formazione artistica e incontri fortunati tra artisti

Pierre-Auguste Renoir, La Grenouillère Nationalmuseum, Stoccolma
Pierre-Auguste Renoir, La Grenouillère Nationalmuseum, Stoccolma

Pierre Auguste Renoir, dopo gli studi, venne assunto come apprendista nella ditta di porcellane decorate Lèvy Frères. È qui che l’artista, in giovane età, familiarizza con i pennelli ed i colori, decorando piatti e tazzine. La sua vera formazione artistica però  comincia nel 1862, frequentando i corsi all’Ecole de Dessin et des Arts Dècoratifs. Ammesso poi all’Ecole des Beaux Arts per seguire i corsi di Emile Signol e Charles Gleyre, Renoir si rivela però uno scolaro indisciplinato e restio a seguire gli stili e i modelli pittorici proposti dal corso di studi.

Qui conobbe Bazille, Monet e Sisley con cui avrebbe presto condiviso le prime esperienze di pittura en plein air e la frequentazione del Café Guerbois, noto luogo di ritrovo di artisti e intellettuali. Insieme ai tre amici, quindi, l’artista francese dà il via alla rivoluzione del gusto. La tradizione del tempo era legata al concetto di pittura al chiuso, dentro uno studio, anche quando si trattava di rappresentare un paesaggio. Ma nella primavera del 186, Renoir e il gruppo si recano nella foresta di Fontainebleau per dipingere direttamente la natura, un metodo poi denominato appunto “en plein air”. E’ così che nasce la nuova corrente artistica chiamataImpressionismo che tanto scandalo suscitò nel 1874 quando alcuni quadri legati a questa avanguardia vennero esposti in un salone indipendente rispetto all’ufficiale “Salon“.

Pierre Auguste Renoir e il movimento Impressionista

Pierre-Auguste Renoir, Gli ombrelli  Londra, National Gallery
Pierre-Auguste Renoir, Gli ombrelli Londra, National Gallery

Tra i pittori più importanti del movimento, oltre a Renoir, ci sono Claude Monet ed Edouard Manet, Edgar Degas e Camille Pissarro. Pur facendo parte di un movimento che aveva basi comuni, questi pittori adottano stili e tematiche completamente diverse. Il principale elemento che contraddistingue quindi  il movimento è lo stesso approccio all’uso della luce e del colore. Attraverso il colore, dato da colori in tubetto puri in pennellate rapide e fitte, gli impressionisti riescono a rappresentare la realtà cogliendo l’impressione istantanea.

È proprio tramite un uso nuovo e libero del colore che l’artista cerca di suggerire non solo il senso del movimento, ma addirittura lo stato d’animo dei soggetti che dipinge. Forma e colore diventano così un tutt’uno. Lo stile di Renoir è inconfondibile. Il modo di utilizzare il pennello con i suoi tratti rapidi, sottili, quasi “sensibili” che via via formano un soggetto, lo rappresentano privo di tratti.

La pittura “en plain air”: natura e femminilità

Pierre-Auguste Renoir, Sulla terrazza Chicago, The Art Institute
Pierre-Auguste Renoir, Sulla terrazza Chicago, The Art Institute

La sua attività artistica è molto prolifica. L’artista infatti vanta un totale di circa cinquemila dipinti, non contando acquerelli e disegni. Durante il suo percorso artistico sviluppa diverse tematiche che toccano diversi periodi della sua vita. Il suo lungo periodo di produzione è marcato quindi da una lunga evoluzione, che modifica sia lo stile che i soggetti. Nei primi anni i suoi soggetti preferiti sono immagini carpite dalla vita quotidiana fino ad arrivare in vecchiaia a prediligere invece temi più tradizionali, come per esempio, i ritratti. Ma il soggetto preferito di Renoir, e costantemente presente nelle sue opere, è quello della femminilità. Espressa in diversi modi, la ritroviamo nei nudi, nei ritratti e nelle immagini di attività quotidiana.

La sua pittura è un’arte della “joie de vivre”, ovvero della gioia di vivere. Questa accezione è data dalla sua attitudine positiva nei confronti della vita che riversa anche nei suoi quadri dove illustra tutta la bellezza e la dolcezza del mondo e della vita. Questa positività è trasmessa nei dipinti anche grazie all’uso che fa dei colori, utilizzando tonalità vivaci e brillanti. Soprattutto nel primo periodo, infatti, i suoi quadri sono caratterizzati dall’estrema lucentezza e dall’utilizzo di colori vivaci.

Renoir e le sue opere più famose

Ballo al Moulin de la Galette, 1876, Parigi, Musée d’Orsay
Ballo al Moulin de la Galette, 1876, Parigi, Musée d’Orsay

Tra le sue opere principali troviamo: La Grenouillère, dipinta nel 1869, Ballo al moulin de la Galette del 1876, La colazione dei canottieri realizzata nel 1880-1882, Sulla terrazza e Gli ombrelli dipinti tra il 1881 e il 1886 e Le grandi bagnanti datate tra il 1884 e il 1887. Dipingendo all’aria aperta, le vere protagoniste delle sue opere sono la luce e la sensazione dell’attimo. Per Renoir dipingere significava gioia di vivere, ricerca del bello e stupore davanti alla natura. Così, quando il maestro Gleyre criticò questo aspetto, lui rispose: “Se non mi divertissi, non dipingerei affatto!”.

Pierre-Auguste Renoir, Gli ombrelli  Londra, National Gallery
Pierre-Auguste Renoir, Gli ombrelli Londra, National Gallery

Ilaria Festa

Seguici su:
Instagram
Facebook
Metropolitan