Putin: dichiarata la legge marziale, cosa cambia?

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Di Mariapaola Trombetta

Putin ha imposto nuove norme di guerra nelle quattro regioni ucraine che la Russia ha annesso illegalmente: quelle di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e di Kherson. Il decreto firmato oggi specifica che la legge marziale potrà essere estesa a qualsiasi parte del territorio della Federazione “se sarà necessario”, anche per tutta la Russia. Tra le misure che potrebbero essere applicate: limitazioni agli spostamenti, coprifuochi e confische di beni. Dopo la mobilitazione militare, la legge marziale. Il presidente americano Joe Biden ha commentato: “Putin si trova in una situazione incredibilmente difficile e il suo unico strumento è brutalizzare i cittadini ucraini”.

L’istituzione di un Consiglio di guerra, che dovrà riferirgli passo passo gli sviluppi dell’offensiva. Questo quello che ha ordinato lo zar. Putin, al Consiglio di sicurezza riunito per discutere della preparazione del’applicazione di nuove misure, ha spiegato: “La legge marziale era in vigore in questi territori prima che entrassero a far parte della Russia. Ora dobbiamo legalizzare la situazione in conformità con la legislazione russa”.

Le restrizioni e le esplosioni nella capitale ucraina

Le esplosioni a Kiev -Photo Credits: rsi.ch
Le esplosioni a Kiev -Photo Credits: rsi.ch

Le restrizioni saranno massime, con un ampio potere nelle mani dei proconsoli dello zar, nelle oblasti orientali di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, e in quelle meridionali di Kherson e Zaporizhzhia. Otto territori frontalieri, da Krasnodar a Belgorod alla Crimea già annessa nel 2014, sono stati posti in stato d’allerta, e verranno introdotte restrizioni su ingressi e uscite. Come assicura il Cremlino, non si tratta di una chiusura dei confini. Le limitazioni, dalla libertà di movimento alla proprietà privata, riguardano potenzialmente l’intera Federazione.

Nel sud dell’Ucraina le autorità filo-Mosca che occupano la regione, hanno avviato una mega operazione per l’evacuazione di decine di migliaia di residenti. “L’esercito russo combatterà fino alla morte a Kherson”. È la sfida lanciata nel sud dell’Ucraina, in risposta a una massiccia offensiva delle forze ucraine, cui promettono strenua resistenza. Una “deportazione“. Così Kiev ha denunciato questa mossa, un’azione di pura propaganda, smentendo poi “le false notizie” diffuse dai russi sull’imminente assalto a Kherson. Intanto la capitale ucraina è tornata nel mirino di Putin. Ancora esplosioni. “La difesa aerea funziona nella regione. Abbiamo abbattuto oggetti nemici, compresi i droni Shahed-136 di produzione iraniana”, ha scritto su Telegram Oleksiy Kuleba, il governatore della regione di Kiev. A seguito della contraerea entrata in funzione contro i droni kamikaze iraniani, che già nei giorni scorsi si sono abbattuti sulla città.

Putin, “Kiev respinge ogni proposta di negoziato”

Putin, che confonde i negoziati con la resa incondizionata dell’Ucraina, in occasione della riunione del Consiglio di sicurezza russo, ha detto:

Kiev continua a respingere ogni proposta di negoziato. Sono entrate in vigore le leggi costituzionali sull’ammissione di quattro nuove regioni nella Federazione russa. Il regime di Kiev, come sapete, ha rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta delle persone, respinge ogni proposta negoziale. Al contrario, continua i bombardamenti. Persone innocenti stanno morendo”.

Il leader del Cremlino con queste parole ha rivendicato la legittimità delle annessioni.

La legge marziale nelle regioni annesse, i cambiamenti

Cosa vuol dire introdurre la legge marziale in un paese o in una regione? La legge marziale è l’insieme di norme che si applicano ad un paese in caso di guerra, colpo di stato o di calamità. Quando si presentano esigenze eccezionali di ordine pubblico. Per motivi di ordine pubblico e di sicurezza nazionale, la sua applicazione tende a ridurre alcuni diritti normalmente garantiti ai cittadini in tempo di pace.

Le norme previste dalla legge marziale comportano generalmente la sospensione della libera circolazione, prevedono sanzioni più severe rispetto alla legge ordinaria e riducono la durata dei processi. Le norme variano da paese a paese. L’amministrazione della giustizia ordinaria passa ai tribunali militari. Questi ultimi perdono il controllo.

La legge marziale potrà essere applicata anche in Russia. Nel momento in cui viene applicata la legge marziale, i cittadini non potranno più lasciare il Paese mentre saranno evacuate le strutture economiche, sociali e culturali e i civili reinsediati in aree sicure. Ad essere introdotte saranno la censura militare e il controllo delle conversazioni telefoniche. Come si legge nel decreto: “Quando sarà necessario, altre misure definite dalla legge federale sulla legge marziale potranno essere applicare nella Federazione russa nel periodo della legge marziale”. Putin ha emesso un decreto che limita i movimenti all’interno e all’esterno di otto regioni adiacenti all’Ucraina: Crimea, Krasnodar, Belgorod, Briansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli.

“Per rispondere alle necessità che emergono durante l’operazione militare speciale”, Putin ha dato istruzioni al governo di preparare un disegno di legge, per creare un nuovo Consiglio di coordinamento che risponda al Consiglio dei ministri. In un decreto a parte, il presidente russo, ha stabilito il versamento dell’equivalente di 3mila euro al mese a chi viene reclutato.

Mariapaola Trombetta

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