Questa sera su Cine34 va in onda la commedia italiana ”Amici come noi” diretta da Enrico Lando e uscito nelle sale nel 2014 interpretata dalla coppia satirica Pio e Amedeo.
Questa sera su Cine 34, Amici come noi: tra gag e commedia italiana
Questa sera su Cine 34, Amici come noi. Pio e Amedeo sono due amici e soci in affari di trent’anni. I due conducono vite diverse. Da una parte c’è Pio che sta per sposarsi con Rosa e dall’altra c’è Amedeo, uno scapolo che si dedica ancora alle varie scappatelle. Quando inizia a circolare un video hot sulla futura sposa Rosa, Pio decide di lasciarla. I due giovani vivono in una piccola città e le voci circolano. Nel tentativo di ricominciare una nuova vita i due decidono di andare via e di aprire un agenzia di onoranze funebri.
Per riuscirci però hanno bisogno di farsi prestare del denaro da uno zio. Quest’ultimo però decide di non prestare denaro ai due. Pio e Amedeo a quel punto decidono di rapire il pappagallo dello zio. L’intenzione è quella di chiedere il riscatto del pappagallo. Accadono però una serie di sfortunati eventi che portano il piano fuori dai binari prestabiliti.
Il film è stato distribuito dalla Medusa film e vede fra i protagonisti, oltre Pio e Amedeo, anche Alessandra Mastronardi, Massimo Popolizio, Maria Di Biase e Alessandra Sarno. Il film è stato girato fra le località Monte Celio, Monte Sant’Angelo, Foggia, Milano, Roma e Amsterdam. L’incasso complessivo è di circa 2.270.000 euro.
La commedia del duo non convince la critica
Nonostante il discreto successo raccolto fra il pubblico la critica non è stata con questo film altrettanto accondiscendente. La comicità di Pio e Amedeo sembra non convincere a pieno i palati più fini, forse troppo sopra le righe per entrare nelle sale cinematografiche. Per molti critici il film sembra essere una mescolanza di diversi film del comico Zalone ma con una recitazione molto più approssimativa.
La coppia Pio e Amedeo sembra non convincere molto eppure i comici sono entrati a far parte del mondo del cabaret e dei villaggi turistici. Al pubblico sovrano non resta che l’ardua sentenza.
Miryam Saturno
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