Quando si tratta di Gilmore Girls (in italiano Una Mamma per Amica), il pensiero va immediatamente a Lorelai, quasi sempre con una tazza di caffè fumante tra le mani, e a sua figlia Rory, costantemente accompagnata da un libro. Seduta sotto un albero, appoggiata al tronco, oppure accucciata sul suo letto; o ancora in strada, sull’autobus, durante le famose cene da Richard ed Emily. Non ce ne vogliano Lane Kim o Paris Geller, ma l’amica più fedele della ragazza dagli occhioni azzurri è la letteratura.

Creata da Amy Sherman-Palladino e interpretata da Lauren Graham (Lorelai Gilmore) e Alexis Bledel (Rory Gilmore), GG è un cult in tutto il mondo, e fa parte di quella schiera di “comfort series” che ogni tanto si ha il desiderio di rivedere. L’amena e fiabesca Stars Hollow, con i suoi pittoreschi abitanti, dal sindaco Taylor alla svampita Babette, è un rifugio accogliente in cui rintanarsi per sfuggire, almeno per un’ora o due, dalle brutture della quotidianità. Lo show è celebre per i dialoghi, studiati al dettaglio e colmi di citazioni e riferimenti alla pop culture, e per la caratterizzazione maniacale dei protagonisti, talmente ben studiati da diventare, in qualche modo, persone reali, con abitudini e gusti specifici.

Rory Gilmore, una bookworm che ce l’ha fatta

rory gilmore
Lorelai “Rory” Gilmore, interpretata da Alexis Bledel

Non fa eccezione la giovane Lorelai “Rory” Gilmore, che conosciamo come epitome della studentessa modello ma che, nel corso delle sette stagioni, crescerà e commetterà diversi errori, proprio come qualsiasi adolescente che si affaccia all’età adulta. La primogenita di Lorelai (sì, le due si chiamano allo stesso modo) e di Christopher Hayden, è nata quando i genitori erano appena sedicenni. La differenza minima di età ha fatto sì che, più che un classico rapporto madre-figlia, tra le due si sviluppasse una vera e propria amicizia. Le due condividono la passione per i film, la musica, il junk food e molto altro. Più riflessiva della mamma, Rory si getta anima e corpo nello studio, riuscendo prima ad accedere alla prestigiosa Chilton, e poi, nonostante l’iniziale inclinazione per Harvard, ad iscriversi a Yale, dove diventerà giornalista.

Lungo tutto il suo percorso accademico e personale, i libri sono sempre lì per lei. I romanzi sono l’universo parallelo e immaginario di Rory, da cui trarre ispirazione e conforto, e hanno contribuito a formare la sua personalità. Spesso, infatti, la si sente citare Virginia Woolf, Sylvia Plath o Ernest Hemingway, sua ossessione. La cultura letteraria è parte dell’identità di Rory, come lei stessa ribadisce con fierezza durante il discorso tenuto il giorno del diploma:

«Io abito in due mondi. Uno è quello dei libri. Sono vissuta nel Faulkner Yoknapatawpha country, ho dato la caccia alla balena bianca sul Pequod, ho combattuto con Napoleone, ho navigato in zattera con Huck e Jim, ho commesso cose assurde con Ignatius J. Reilly, ho viaggiato in treno con Anna Karenina, sono stata nella strada di Swann.»

Tutti i libri letti da Rory

Ma quanti e quali sono tutti questi libri, così spesso tirati in ballo dalla ragazza e dai personaggi che le gravitano intorno? La lista più esaustiva è stata compilata da Patrick Lenton, uno scrittore australiano, che ha trasformato la sua ricerca in una vera e propria sfida, chiamata The Rory Gilmore Reading Challenge. L’elenco redatto dall’autore è stato pubblicato sul sito web d’informazione statunitense buzzfeed.com. I titoli citati sono ben 339, un numero di tutto rispetto, ma che, con ogni probabilità, lei riterrebbe insufficiente per una buona cultura di base. Non stiamo qui a riportarli tutti, ma sono vari ed eterogenei, e riflettono, in qualche modo, la crescita della bookworm per eccellenza. Si spazia dalle liriche di Emily Dickinson a La ragazza interrotta di Susanna Kaysen, da Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer a La casa degli spiriti di Isabel Allende.

Ce n’è per tutti i gusti e molti, in particolare sulla piattaforma Goodreads, si dedicano a “spuntare” le caselle della lista, sfidandosi a colpi di conoscenza. Dopotutto, la piccola Rory Gilmore, con la sua uniforme collegiale e il naso sempre immerso tra le pagine di qualcosa, è suo malgrado diventata il simbolo di tutte quelle ragazze (ma anche ragazzi) che amano leggere e che, nonostante a volte questa inclinazione sia motivo di sfottò da parte dei coetanei, non rinunciano alla loro passione. Una scelta sensata, dato che, con tenacia e determinazione, la studentessa di Yale finirà per diventare reporter politica durante la campagna elettorale di Barack Obama. In un promo di qualche anno fa, la si vede addirittura consigliare la saga de L’amica geniale all’ex first lady Michelle Obama. Non male, per un topolino di biblioteca venuto da Stars Hollow.

Federica Checchia

Seguici su Google News