Lucio Battisti, dal 3 novembre in edicola “Una donna per amico”

"Una Donna Per Amico" di Lucio Battisti - Per gentile concessione di Daniele Mignardi Promopressagency
“Una Donna Per Amico” di Lucio Battisti – Per gentile concessione di Daniele Mignardi Promopressagency

1978: negli studi di registrazione The Manor, in una sontuosa villa vittoriana nell’Oxfordshire, a sud di Londra, prende vita “Una donna per amico”, uno dei più grandi successi discografici non solo di Lucio Battisti, ma della storia della musica italiana. L’album uscirà nell’ottobre di quell’anno, conquistando il primo posto della classifica italiana dei dischi più venduti, rimanendovi per 14 settimane consecutive e registrando vendite peroltre 700 mila copie. Il singolo “Una donna per amico/Nessun dolore” avrebbe così spodestato “Wuthering Heights” di Kate Bush, rimanendo in vetta alla classifica fino al 13 Gennaio del ‘79, quando sarebbe stato a sua volta scalzato da “Meteor man” di Dee Dee Jackson.

A quarantadue anni esatti dall’uscita, il capolavoro di Battisti, tuttora al 3° posto nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di Rolling Stone Italia, arriva in edicola a partire dal 3 novembre, riscoprendo una nuova giovinezza come seconda uscita della collana I GRANDI ALBUM ITALIANI, curata da Paolo Maiorino, responsabile del catalogo Sony Music. Sarà possibile riscoprire così, nell’ultima versione rimasterizzata e arricchita da un apposito fascicolo dicontenuti inediti, la forza trainante del singolo che dà il titolo all’album, ma anche di brani indimenticabili come Prendila così”, “Donna selvaggia donna”, “Aver paura di innamorarsi troppo”, “Perché no”, “Nessun dolore”, “Maledetto gatto” e “Al cinema”.

“Una Donna Per Amico” di Lucio Battisti, uno dei dischi italiani più belli secondo Rolling Stone

Non a caso il disco sarebbe stato il quarto album più venduto in Italia nel 1978, nonostante fosse uscito quasi alla fine dell’anno e alle spalle di due colonne sonore mostruose come “Saturday Night Fever” e “Grease” e di “Sotto il segno dei pesci” di Antonello Venditti. Un’opera iconica, solido punto di riferimento per la scena musicale italiana, che avrebbe visto numerose interpretazioni succedersi nel corso degli anni, come “Prendila così” rivisitata da Anna Oxa e l’indimenticabile versione di “Nessun dolore” interpretata da Giorgia nel ’94.

Ogni settimana, a partire dal 27 ottobre, il progetto I GRANDI ALBUM ITALIANI porta in edicola album da collezione per ripercorrere trent’anni di storia della musica italiana attraverso le voci dei suoi protagonisti e dei dischi che hanno scalato le classifiche di quegli anni. All’interno del booklet che accompagna ciascuna uscita, speciali approfondimenti incentrati sul singolo disco e sulla carriera di ogni artista si aggiungono a note di colore sui principali avvenimenti culturali in Italia e nel mondo che hanno caratterizzato l’anno di uscita di ogni album della collana. Tutte le sezioni sono documentate con foto e immagini d’archivio di difficile reperibilità. 

LA COLLANA

Dopo “Lucio Dalla” e “Una donna per amico”, arriveranno in edicola (in ordine di uscita): “La voce del padrone” (Franco Battiato); “Concerto per Margherita” (Riccardo Cocciante); “Sotto il segno dei pesci” (Antonello Venditti); “Burattino senza fili” (Edoardo Bennato); “Mio fratello è figlio unico” (Rino Gaetano); “Laura” (Laura Pausini); “Via Paolo Fabbri 43” (Francesco Guccini); “Siamo solo noi” (Vasco Rossi); “Crêuza de mä” (Fabrizio De André); “Mina” (Mina); “Buon compleanno Elvis” (Luciano Ligabue); “Il giorno dopo” (Mia Martini); “Tutto il resto è noia” (Franco Califano); “Profumo” (Gianna Nannini); “Nero a metà” (Pino Daniele); “Pazza idea” (Patty Pravo); “Samarcanda” (Roberto Vecchioni); “Paris milonga” (Paolo Conte); “Dove c’è musica” (Eros Ramazzotti); “La vita è adesso” (Claudio Baglioni); “Alla fiera dell’est” (Angelo Branduardi); “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” (883); “Mangio troppa cioccolata” (Giorgia); “Zerolandia” (Renato Zero); “Mi fai stare bene” (Biagio Antonacci); “Parsifal” (Pooh); “T’innamorerai” (Marco Masini); “Carboni” (Luca Carboni).

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