Dopo il viaggio a Pechino, la presidente Von der Leyen è intervenuta nel corso della sessione plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo sul dibattito sulla strategia per le relazioni Ue-Cina, sottolineando come sia fondamentale cercare di eliminare i rischi che caratterizzano le relazioni la Cina

Von der Leyen: quali sono le motivazioni del suo viaggio a Pechino

Dopo il viaggio a Pechino dello scorso 6 aprile, organizzato insieme al presidente francese Macron, la presidente della Commissione Europea Von der Leyen è intervenuta nel corso della sessione plenaria del Parlamento Ue a Strasburgo relativamente al dibattito sulla strategia per le relazioni Ue-Cina, ribadendo ancora una volta che il viaggio fatto a Pechino insieme al presidente Macron “è stato necessario perché è stata una possibilità per parlare con il presidente cinese e presentare le sfide che ci attendono tutti nelle relazioni commerciali bilaterali o a livello globale, come la cancellazione del debito, il cambiamento climatico o la non proliferazione del nucleare”. Obiettivo dell’incontro tra Cina ed Europa era infatti quello di eliminare le interferenze e concentrarsi sulla cooperazione tra Pechino e Bruxelles di fronte alla “turbolenta” situazione internazionale.

Secondo Ursula Von der Leyen, “girare le spalle alla Cina non è opportuno e non è nell’interesse dell’Ue”. Intervenendo all’Europarlamento, la presidente della Commissione Ue ha sottolineato che “il rapporto tra l’Ue e la Cina è uno dei più intricati e importanti al mondo. E il modo in cui lo gestiamo sarà determinante per la nostra futura prosperità economica e per la sicurezza nazionale”. “In meno di 50 anni, prosegue la presidente, la Cina è passata dalla povertà diffusa e dall’isolamento economico ad essere la seconda economia più grande del mondo, leader in molte tecnologie d’avanguardia. Dal 1978, la crescita della Cina è stata in media superiore al 9% all’anno e oltre 800 milioni di persone sono uscite dalla povertà. Questo è uno dei più grandi successi dell’ultimo mezzo secolo” di storia, sottolinea.

Inoltre, la Cina, visto lo stretto legame con Mosca, può avere un ruolo determinante anche sulla questione della guerra in Ucraina “come membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dice Von der Leyen, la Cina ha la responsabilità di salvaguardare i principi e i valori che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite. E la Cina ha la responsabilità di svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere una pace giusta. Ma quella pace, avverte, può essere giusta solo se si basa sul mantenimento della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina“.

Roberta Maria Di Giovangiulio

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