

Benvenuti nell’universo narrativo di StoryLine. Con l’avvicinarsi del World Pasta Day abbiamo deciso di dedicare il nostro racconto di oggi a questo squisito alimento della dieta mediterranea. Ci siamo ispirati anche ad una famosa leggenda riportata nel libro “Leggende napoletane” di Matilde Serao sulla nascita dei gustosi maccheroni al ragù.
Pasta, l’inzio
Era in punto di morte ma ancor non capiva come fosse possibile tutto questo. Giovanna Di Canzio aveva pensato che con la ricchezza si poteva comprare tutto pure l’immortalità ma era davvero ricca? O era rimasta più povera di prima?. Queste due domande incominciavano ad angustiarla mentre la mente iniziava a riempirsi con ricordi del suo vecchio ristorante. Pian piano poi la mente di Giovanna tornò indietro fino ad una piccola osteria, ad un profumo di pasta al ragù , il vociare della strada ed un amato sorriso. Credeva di averlo dimenticato, di averlo ucciso per sempre, eppure ora era come se fosse stato sempre li ad aspettarla. Forse, in fondo, proprio Chicco Auriemma aveva chiesto che lei morisse e finalmente lo raggiungesse.
Lo rivedeva li accanto a lei e al suo letto in attesa. A Giovanna sembrava ancora forte come allora ma con mani delicate ed uno sguardo colorato da due occhi castani che ispirava tenerezza. Chicco sorrideva nonostante quello che gli avesse fatto era terribile. Quel segreto però la aveva accecato con soldi e guadagni facili rivelandosi poi la sua stessa distruzione. Ora Giovanna aveva voglia solo di chiedergli scusa e di abbracciarlo forte e di sentire la dolcezza delle sue parole nelle sue orecchie mentre il suo respiro iniziava ad affievolirsi. Anzi pensava che presto sarebbe tra le braccia del suo Chicco per sempre li dove non se ne sarebbe mai dovuta andare.

La prima volta
Giovanna si rigirava e rigirava nel letto mentre pensava a quel giorno in cui era entrata nella piccola Osteria Del Mago e aveva incontrato Chicco. Pian piano nel naso nella bocca e nelle orecchie riapparivano la dolcezza delle parole di Chicco, quei profumi e quei colori che fecero innamorare Giovanna della sua cucina e poi dell’uomo. “Io te siamo come la pasta e il pomodoro” diceva Chicco accarezzandole delicatamente una mano, “non ci lasceremo mai”. Eppure qualcosa cominciò lentamente a rompere quell‘idilliaco legame. Un tarlo infatti rodeva sempre di più la testa di Giovanna e lentamente la consumava.
Giovanna aveva cominciato a pensare quella cucina che loro condividevano sarebbe stata troppo piccola per due ma che invece divulgando i loro segreti sarebbero potuti diventare ricchi e proprietari di un grande ristorante in breve tempo. Un piatto avrebbe potuto spiccare su tutti per i suoi aromi e per il suo gusto in tempo. Si trattava di una pasta al ragù che a dire di Giovanna avrebbe potuto conquistare il mondo e non solo. Eppure a Chicco non interessava perchè, come aveva più volte spiegato, il suo fine non era arricchirsi ma semplicemente regalare un sorriso ai suoi modesti e poveri clienti.

Il segreto
Forse avrebbe dovuto ascoltare l’amato ma Giovanna si ricordò che il profumo dei soldi ben presto coprì tutti gli altri. Piano piano incominciò a rubare tutti segreti di Chicco fino addirittura a farlo internare in ospedale psichiatrico quando il suo caro amato scoprì tutto. A Giovanna bastò semplicemente sfruttare le voci di alcuni delatori che dicevano come Chicco preparasse intingoli magici per avvelenare i suoi clienti. Nel frattempo i soldi si mangiarono quel poco che restava del loro legame per poi procedere con lei stessa. Forse il segreto di Chicco non era nelle sue ricette in qualcos’altro che la brama di potere non riuscì a farle comprendere.
Giovanna ci pensava e ci pensava ancora mentre la vita la stava abbandonando. Poi vide un ultima volta il suo Chicco e gli sembrò che l’avesse perdonata e che le stesse dicendo, “Giovanna stai tranquilla, io ti aspetto”. Pensò per un attimo di non meritarselo e che Chicco dall’aldilà avesse chiesto la sua morte. Già perchè il povero chef, distrutto da un’umanità malvagia che non si meritava, aveva deciso di togliersi la vita. In quegli ultimi attimi che le restavano Giovanna aveva capito semplicemente il perchè. Il vero segreto di Chicco non erano le sue ricette ma semplicemente l’amore.