Anora, il film premiato con la Palma d’Oro alla 77 edizione del Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane dal 7 novembre. L’opera di Sean Baker, è l’ultima ad aggiudicarsi l’ambito premio della kermesse francese. E dato che il numero 7 ricorre talmente spesso in così poche righe, abbiamo deciso di stilare una classifica degli ultimi 7 film vincitori della Palma d’Oro, dal peggiore (si fa per dire) al migliore.

7 – Titane

Gli ultimi 7 film vincitori della Palma d'oro
I vincitori delle ultime 7 edizioni del Festival di Cannes

Opera vincitrice nel 2021. La regista francese, Julia Ducoornau, è stata la prima donna a vincere tale riconoscimento 28 anni dopo l’ultima volta (Jane Campion nel 1993 con “Lezioni di piano”). Un film potente e divisivo, che non lascia spazio alle mezze misure, ai giudizi sospesi. Uno stile che incrocia il body horror di Cronenberg e le atrocità di Miike. Un inno all’amore incondizionato, privo di qualsiasi rappresentazione di genere o costrutto sociale, bagliore in una mostruosa oscurità.

6 – The Square

Lungometraggio del regista svedese Ruben Ostlund, trionfante nel 2017. Elogiato da Pedro Almodovar, presidente di giuria, per la sua “rappresentazione della dittatura del politicamente corretto”. Una black comedy che spiazzò tutti alla kermesse. Ritratto satirico della società contemporanea, una demolizione spietata della decadenza del mondo dell’arte contemporanea, critica sprezzante e feroce di un’arte che, non riuscendo forse a comunicare, ha bisogno di esagerare, sconvolgere, per poter essere ascoltata e osservata.  

5 – Io, Daniel Blake

Nel 2016 trionfa Ken Loach, aggiudicandosi la seconda Palma d’Oro dieci anni dopo l’ultima volta. Il regista britannico è noto per la sua capacità di dipingere un quadro realistico e toccante della realtà sociale, in particolare della condizione di coloro che si trovano ai margini della società. La giuria, presieduta da George Miller, ha infatti sottolineato e apprezzato il messaggio sociale del film e la sua capacità di far riflettere sulle ingiustizie. Con uno stile diretto e asciutto, spesso definito quasi “documentaristico”, Ken Loach riesce a suscitare grande empatia nei confronti dei protagonisti, creature fragili la cui dignità rimane intatta nonostante le avversità.

4 – Un affare di famiglia

L’opera del maestro Hirokazu Kore’eda si aggiudica la Palma d’Oro alla 71 edizione del Festival di Cannes. L’allora presidente di giuria, Cate Blanchett, ha motivato così la sua decisione: “Siamo rimasti completamente sbalorditi da Shoplifters (“Un affare di famiglia”, ndr). Per l’intreccio vincente tra le interpretazioni e la visione registica”. Il regista giapponese ci ha abituati a narrazioni dolci e delicate in cui il dramma familiare, toccante e doloroso, emerge quasi sempre come elemento fondante della sua filmografia. È stato il primo film giapponese ad aggiudicarsi la Palma d’Oro ventuno anni dopo “L’anguilla” di Shohei Imamura.

3 – Anatomia di una caduta

Sul gradino più basso del podio degli ultimi 7 film vincitori della Palma d’Oro troviamo “Anatomia di una caduta” di Justine Triet, che si aggiudica non solo l’edizione di Cannes 2023, ma anche l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale (premio condiviso con il compagno Arthur Harari). Il quarto lungometraggio dell’autrice francese vede protagonista una sensazionale e magnetica Sandra Huller, coinvolta in una drammatica vicenda familiare dai risvolti giudiziari, in cui la miscela tra flashback, interrogatori in aula e sospetti mantiene alta la tensione per tutta la durata del film.

2 – Triangle of sadness

Ancora lui, Ruben Ostlund, che bissa il successo di cinque anni prima alla 72 edizione del Festival di Cannes. Solo altri cinque registi, prima di lui, erano riusciti ad aggiudicarsi, nel giro di cinque anni, due volte la Palma d’Oro. Triangle of Sadness ha sconvolto la giuria e il pubblico di Cannes ancor più di quanto fece The Square (il film ha ricevuto una standing ovation di otto minuti). Un’opera violenta e dirompente. Una freccia nera, satirica e umoristica scagliata contro le classi più ricche della società. Un film che ha la capacità di essere esilarante e, al tempo stesso, di lasciare ampi spunti di riflessione.

1 – Parasite

Infine, il film che ha stravolto non solo Cannes ma l’intero panorama cinematografico internazionale. Una pellicola destinata ad assurgere un ruolo di protagonista all’interno dei prossimi manuali di storia del cinema. Primo film coreano a vincere la Palma d’Oro (senza menzionare gli altri numerosissimi riconoscimenti ottenuti). Un Bong Joon-Ho in pieno controllo della sua arte, capace di catturare e poi restituire attraverso la macchina da presa un ritratto crudo, incantevole e brillante della stratificazione sociale, in cui la presa di coscienza collettiva sfocia in lotta di classe. Un must assoluto.

Sette da titoli assolutamente da non perdere, da vedere o rivedere.

Sebastiano Pistritto

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