Barbra Streisand, “Non più lacrime” solo luce

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Di Redazione Metropolitan

Barbra Streisand, una “Dea dell’Olimpo” dello spettacolo, fuori dai canoni, ma dotata di grande talento, fascino, carisma. Un talento versatile che si sviluppa nel canto, nel teatro, nel cinema e nella regia. Un’infanzia e un’adolescenza vissute senza la presenza di un padre, morto troppo precocemente e vissute all’insegna del difficile rapporto col compagno della madre. Momenti critici che forgiarono l’anima artistica di Barbra e misero “Le ali” alla sua splendida voce. Mentre il mondo seguiva in massa l’ondata rock e i Beatles,  Barbra Streisand fu in grado di imporsi in campo musicale grazie alla sua unicità.

Nonostante la famiglia che le remava contro e le difficoltà economiche, Barbra Straisand fece tanta gavetta nei locali notturni e perfezionò lo studio. Nel 1962 incise il suo primo album con la Columbia records The Barbra Straisand Album e nel 1963 vinse due Grammy Award. Il suo talento la portò anche in teatro con il musical The funny girl nel 1964 e ottenne una nomination al Tony Award come migliore attrice protagonista. Nel 1968 prese parte alla versione cinematografica di Funny Girl  per il quale vinse l’Oscar come migliore attrice, condiviso con Katharine Hepburn. Tra gli altri successi cinematografici ricordiamo Il gufo e la gattina, Hello Dolly, Ma papà ti manda sola? (1972) di Peter Bogdanovich, e accanto a Robert Redford in Come eravamo (1973) di Sydney Pollack.

Barbra Streisand: i successi discografici e la regia cinematografica

Mentre negli anni Sessanta il suo repertorio musicale richiama lo stile del repertorio dei night club e dei teatri, negli anni Settanta la Streisand, che pubblica sempre con la Columbia records, si orienta verso un repertorio pop. Appartengono a questo periodo No more tears con Donna Summer, A woman in love, contenuta nell’album Guilty, The way we were, colonna sonora del film Come eravamo, Evergreen, tema d’amore del film A star is born del quale è stato fatto un remake nel 2018 con Lady Gaga. Quest’ultima vinse un Oscar come migliore canzone scritta per un film.

Nel 1983 debutta alla regia cinematografica dirigendo Yent un film che parla di una donna ebrea costretta a travestirsi da uomo per accedere ad una scuola di studi religiosi. Nel 1985 pubblica The Broadway album per il quale vinse quattro dischi di platino. Nel 1987 pubblica One Voice, un album live registrato durante il concerto nel giardino della sua casa a Malibù il 6 settembre 1986 per la raccolta di fondi per i candidati democratici prima delle elezioni. One Voice ha raccolto più di 7 milioni di dollari che la Fondazione Streisand ha devoluto per attività antinucleari, per preservare l’ambiente, per le libertà civili e i diritti umani.

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Gli anni Novanta e Duemila tra cinema, concerti e riconoscimenti

Nel 1993 produce, dirige e interpreta Il principe delle maree (1993), per il quale ottiene numerose nomination all’Oscar. Riceve il Grammy Awards alla carriera nel 1995 e nel 1997 vende più di sei milioni di copie con l’album Higher Ground. Nel 2002 pubblicò la sua prima raccolta di duetti nell’album Duets. Tra questi ricordiamo quello con un’altra splendida voce: Celine Dion con la quale canta Tell him. Nel 2009 pubblica Love is the answer che raggiunge la vetta delle classifiche.  Nell’agosto 2011 esce What matters most: Barbra Streisand sings the lyrics of Alan and Marilyn Bergman.

Barbra Streisand vinse due Oscar, sei Emmy Award, undici Golden Globe, dieci Grammy Award, un Tony Award, due Cable Ace award, l‘American Film Institute’s Lifetime Achievement Award, due David di Donatello (come migliore attrice straniera), ha inoltre una stella nella Hollywood Walk of Fame, al 6925 di Hollywood Boulevard.

Le onorificenze

Nel giugno 2007, durante il suo tour europeo, è stata insignita a Parigi del titolo di Ufficiale della Legion d’onore dal Presidente della Repubblica francese, all’epoca in carica, Nicolas Sarkozy. A Berlino le è stato concesso l’onore di firmare direttamente alla Waldbühne, lo stadio dove ha tenuto un concerto, il prestigioso Libro degli Ospiti, per la prima volta nella storia portato al di fuori del Municipio.

Molto attiva sui suoi profili social Facebook e Instagram, da sempre attenta alle tematiche sociali, politiche e ambientali e all’attuale emergenza Covid19, ha postato la canzone One Day che dedicò trenta anni fa alla prima Giornata della Terra. Una donna unica e un talento vero e vivace.