L’8 di luglio 1978, Sandro Pertini divenne Presedente della Repubblica. Fu un convinto esponente della lotta contro l’Antifascismo e da subito si inserì nella schiera dei Socialisti. Dopo l’assassinio Matteotti nel 10 giugno 1924, si iscrisse al Partito Socialista Unitario di Turati. Sandro Pertini, visse in prima persona tutti gli episodi che portarono alla nascita della Repubblica Italiana, e non tradì mai i suoi ideali di sinistra. Quando divenne Capo dello Stato era un periodo molto teso e buio per la politica italiana. Ripercorriamo gli episodi più salienti che portarono Pertini a diventare il settimo Capo della Repubblica.
Alessandro Pertini, la lotta contro il Fascismo
Sandro Pertini, all’anagrafe Alessandro Pertini, nasce a Stella San Giovanni, in Liguria nel 1896. Non fu solamente un politico, anche un giornalista e un partigiano italiano. Pertini combatte durante la Prima Guerra Mondiale, sull’Isonzo, e nel primo dopo guerra si unì al Partito Socialista Unitario di Filippo Turati. Durante tutto il fascismo e anche dopo la caduta del regime, fu un degno oppositore, tanto che venne condannato al carcere e all’esilio. Come tanti giovani socialisti Italiani, la meta più ambita per continuare a sostenere la propria ideologia era la Francia.
Con la caduta di Mussolini nel 1943, in piena Seconda Guerra, si mise a disposizione dei Partigiani per combattere contro l’occupazione tedesca. A Roma, per questo motivo, venne catturato dai nazisti e condannato a morte. Miracolosamente riuscì a salvarsi, evadendo dal carcere di Regina Coeli. Fu anche grazie al suo coraggio, insieme a quello di migliaia di Partigiani che nel 1945 riuscirono a liberare l’Italia settentrionale dai tedeschi.
Fino al dicembre del ’45 fu segretario del Partito Socialista Italiano e direttore dell’Avanti! fino al ’51. Fu deputato alla Costituente, l’assemblea che aveva il compito di redigere la Costituzione, e successivamente senatore e deputato dal 1953.
Pertini, Presidente della Repubblica
Laureato in Giurisprudenza all’università Modena e in Scienze Politiche all’università di Firenze, divenne Presidente della Repubblica l’8 luglio 1978. A differenza dei predecessori, Pertini improntò la sua azione a un notevole dinamismo, dando un’interpretazione attiva della carica e delle funzioni di Presidente della Repubblica.
Purtroppo la sua elezione fu molto travagliata, in quanto l’Italia era percorsa da Nord a Sud da scandali. Ricordiamo che appena due mesi prima, fu trovato morto Aldo Moro. Inoltre fine gli anni fra la fine del ’70 e inizio del ’80, erano costellati da attacchi terroristici da parte delle Brigate Rosse e dai movimenti Neofascisti.
In questo periodo burrascoso, Pertini, viene ricordato come uno dei presidenti più amato dagli Italiani. Rimase in carica fino al 1985. Nel 1990, si spense all’età di 93 anni.
Federica Tocco
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