Carmen Consoli, “cantantessa” dall’eco siciliano

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Di Redazione Metropolitan

Carmen Consoli - ph: Andrea Grignani
Carmen Consoli – ph: Andrea Grignani

Voce delicata dall’animo rock. Carmen Consoli è la “cantantessa” che da 25 anni accompagna i suoi fan verso melodie oniriche ma con testi decisamente più terreni, fatti di sentimenti e raccontati con grande delicatezza e forza d’animo. All’interno dei suoi dischi ritroviamo tutta la sua essenza. Dal rapporto con la madre, alla voglia di riscatto data da un amore travagliato e malato. Una grande, proficua carriera e ancora tanta voglia di raccontare pezzi di vita con il solito tocco magico e la leggerezza della sua voce.

Gli inizi di Carmen Consoli: il fuoco e il mare siciliani, fonti di grande ispirazione

Carmen Consoli nasce a Catania il 4 settembre 1974. La naturale commistione tra la natura vulcanica e il mare della città sono parti integranti della sua carriera. Lungo tutto il percorso artistico, grande rilevanza avrà la sua “sicilianità” all’interno di testi e melodie. Sin da bambina si appassiona alla black music e al blues e, con l’aiuto del padre, inizia a studiare chitarra a partire dagli anni della scuola. Dopo un periodo passato a cantare all’interno di cover band, in cui reinterpretava brani del repertorio dei R.E.M, Tina Turner e Jimi Hendrix, Carmen decide di trasferirsi a Roma e tentare la strada del successo.

A metà anni ’90 decide, insieme al produttore Francesco Virlinzi, creatore della Cyclope Records catanese, di presentarsi a Sanremo Giovani con il brano Quello che sento. Questo le permetterà di farsi conoscere dal grande pubblico e di vedere la pubblicazione del suo primo album nel 1996, Due parole. Quello stesso anno, la cantantessa approda nuovamente sul palco dell’Ariston, nella sezione Campioni, con il brano Amore di plastica, scritto in coppia con il collega siciliano Mario Venuti.

Carmen Consoli – Amore di plastica (Videoclip ufficiale 1996)

Confusa e Felice, passando per Mediamente Isterica: l’anima rock di Carmen Consoli

L’intensità della voce, insieme alla particolare potenza espressiva, le permettono di bucare lo schermo e farsi apprezzare da pubblico e critica. L’anno successivo mette a segno un altro successo: torna a Sanremo con Confusa e Felice, titolo anche del secondo album. Una leggera ballad in cui l’artista catanese mette insieme gli aspetti aggressivi e malinconici della sua personalità. Il brano non otterrà il successo sperato all’interno della kermesse, ma nonostante l’eliminazione, verrà approvato dagli ascoltatori. L’album, infatti, si aggiudicherà prima il disco di platino, poi la nomination all’interno dei 100 migliori album italiani secondo Rolling Stone.

Dopo il fortunato Confusa e Felice tour, nel 1998 esce con Mediamente Isterica. All’interno del terzo album ritroviamo numerose pietre miliari della carriera dell’artista: da Quattordici Luglio passando per Eco di sirene. Il disco debutterà alla quarta posizione nella classifica degli album più venduti e riuscirà a raggiungere le oltre 80 mila copie vendute. Successivamente, la cantautrice decide di dedicarsi al tour e alla scrittura dei nuovi pezzi che la porteranno a una nuova partecipazione al Festival di Sanremo nel 2000.

Carmen Consoli – ©Andrea Stevoli

Gli anni 2000 e il ritorno alle sonorità folk

Il nuovo millennio si apre con In bianco e nero presentata sul palco dell’Ariston e il successivo album Stato di necessità. All’interno del nuovo lavoro discografico troviamo una Consoli più quieta: le sonorità sono più rilassate e i temi più leggeri. L’amore è la tematiche attorno alla quale girano i 12 brani del disco: da Parole di burro a L’ultimo bacio, singolo scelto poi come colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino. Dopo qualche anno di pausa, l’artista torna nel 2002 con L’eccezione.

All’interno dell’album ritroviamo molti riferimenti allo stile brasiliano ed elettronico. I singoli di maggior successo saranno L’eccezione e Fiori d’arancio. Fino a giungere al 2006, anno di Eva contro Eva. Qui la cantantessa decide di tornare alle origini mediterranee e di dedicarsi alle sonorità più rock. Le sonorità rese celebri dagli evidenti rimandi al mondo folk, le permettono di ottenere un poderoso successo, raggiungendo anche il disco di Platino grazie ai singoli Signor Tentenna e Tutto su Eva.

Carmen Consoli – Parole di burro (Videoclip ufficiale 2000)

La seconda metà del duemila e i 25 anni di carriera

Nel 2009 pubblica Elettra, nome attraverso cui possiamo identificare una nuova Carmen, più matura e vicina alle sue radici. L’album, che vincerà anche una prestigiosa Targa Tenco, è un perfetto connubio tra il racconto delle vicende personali, come quelle legate al padre con Mandaci una cartolina, e la narrazione più incalzante, cantata interamente in siculo, ‘A finestra. Dopo una pausa lunga sei anni, Carmen Consoli pubblica nel 2015 L’abitudine di tornare all’interno del quale troviamo un’artista rinnovata, sia dal punto di vista artistico che umano. Dopo la nascita del figlio, Carmen si dedica al racconto introspettivo ed empatico della società che la circonda.

Narra di un’amore sofferto tra due donne in Ottobre, di una relazione al capolinea in Sintonia imperfetta. Il 2017 è l’anno del successo dato dal duetto con Tiziano Ferro ne Il conforto che verrà premiato con tre dischi di platino. Nello stesso anno, la Consoli torna in tour con Eco di Sirene in cui percorre tutta la sua carriera e da cui verrà estratto un nuovo album live. Più di recente, dopo aver collaborato con Levante in Lo stretto necessario e con Colapesce e Dimartino in Luna Araba, ha annunciato i festeggiamenti dei 25 anni di carriera che si svolgeranno il 25 agosto 2021 nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona, insieme a numerosi amici e colleghi.

A cura di Maria Zanghì

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